Harry's pov
Dovrebbero essere le quattro del mattino, ma non sono nelle condizioni per prendere l'orologio e guardarci.
Io e Luke ci siamo appena nutriti. L'ho obbligato a farlo. Non è sicuro farlo avvicinare ad Alex se ha sete. Lei è un'umana, e mi sarei anche fatto staccare la testa pur di proteggerla.
Devo cercare di allontanarmi da lei, cazzo. So che la perderò prima o poi. Per un'incidente d'auto, la vecchiaia. E se questo succede, non immagino il mio stato d'animo. Non posso sopportare questi pensieri.
Io e Luke correvamo l'uno affianco all'altro verso la casa. Speravo mentalmente che la ragazza stesse ancora dormendo.
Appena fuori dalla porta fermo il biondo con una mano.
"Ti giuro che se le fai del male io ..."
"Harry calmati. Non potrei mai fare del male a mia sorella" detto questo, apro la porta senza far rumore.
Allungo l'udito per sentire se sta ancora dormendo, e il suo respiro regolare proveniente dal piano superiore, me lo conferma.
"Luke attento a non svegliarla" dico allarmato. Annuisce e mi segue mentre gli faccio strada fino alla sua camera.
"Non sono pronto" mi informa Luke fermandosi di scatto sulla soglia con la porta chiusa.
"Mi hai fatto due palle così per fartela vedere e adesso dici che non sei pronto?!" che cazzo. Adesso mi fa veramente incazzare.
"È da quattordici anni che non ce l'ho così vicina" me lo aveva raccontato. Mi aveva detto che l'ha tenuta solo poche volte tra le braccia quando Alex aveva due anni, e lei lo aveva guardato con quegli occhi azzurri.
Abbasso la maniglia, e spingo la porta aprendola.
L'espressione di Luke era illeggibile, non si capiva quello che provava. Ma io lo conoscevo da troppo tempo e sapevo che aveva una tempesta all'interno del suo cuore.
"È l-lei?" chiede incredulo.
Con cautela, fa dei passi verso il suo corpo addormentato.
Era rannicchiata sul fianco, la bocca socchiusa, e la sua mano era premuta nel cuscino in cui c'ero io qualche ora prima.
Rimango fermo, in piedi vicino alla porta, mentre guardo suo fratello sedersi affianco a lei.
Si poteva capire della fratellanza, solo dagli occhi azzurri. Erano due paia di occhi identici. Del resto non si assomigliavano, anzi erano il contrario. Lei aveva i capelli castani e ondulati, lui aveva i capelli biondi e lisci. Lei era bassa e minuta, lui era alto.
Sento le lacrime pungermi gli occhi, anche io vorrei incontrare ancora una volta mia sorella Gemma. Ma non ne ho il coraggio. Sono un fottuto codardo.
"Sei bellissima Alex" lo sento sussurrare mentre le accarezza la guancia. Lei farfuglia qualcosa nel sonno e si muove leggermente, facendo fermare i movimenti di Luke.
Ho la sensazione che lei lo abbia sentito, percepito, capito che un pezzo del suo cuore era proprio vicino a lei.
Alex's pov
Un'immagine sfocata.
Un'immagine troppo lontana per vederla.
Una voce maschile.
Bassa e dolce.
"Sei bellissima Alex" sussurra.
I miei occhi sono persi nei suoi.
Lontanissimi, ma quelli li distinguo.
Degli occhi azzurri, come i miei.
Un tocco.
Una carezza che mi fa rabbrividire.
Un profumo famigliare e buonissimo che mi inebria le narici.
Un canto.
Un bellissimo canto.
'But if I kiss you
will your mouth read this truth,
Darling how I miss you,
strawberries taste how lips do,
And its not complete yet,
mustn't get our feet wet,
Cause that leads to regret,
diving in too soon,
And I'll owe it all to you, oh,
my little bird.
My little bird'
Ne sono sicura.
Quella voce l'ho gia sentita.
Poi l'immagine si avvicina.
Un ragazzo biondo tiene tra le braccia una bambina dagli occhi azzurrissimi.
Lui ha gli stessi occhi.
Una donna si avvicina ai due e abbraccia il ragazzo da dietro.
Mamma.
Un uomo scatta una foto producendo un flash.
Nathan. Papá.
STAI LEGGENDO
The Dark In The Light | |H.S.| |
FanfictionE mentre lei festeggiava il suo compleanno e cresceva, io rimanevo sempre uguale. Stesso corpo, stesso aspetto esteriore, stessa voce, ma invecchiando nell'anima. -Harry Styles