cena

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La cena gastronomica li ha soddisfatti ma anche appesantiti . Non è tanto consigliato andare a letto dopo aver mangiato la quantità di cibo che di solito si mangia in due giorni , quindi decidono di fare una passeggiata per digerire .
R: dove andiamo ?
A: a fare due passi .
R: questo lo avevo capito pure io , ma dove ?
T: ponte milvio.
A: bravo …
R: ma è lontano da qui .
A: dove sta il problema… per caso sei stanca ?
R: io no , però domani la giornata è carica , voi siete sicuri di farcela ?
A: cosa hanno appena sentito le mie orecchie ..
T: siamo al corrente che abbiamo un’età , ma non ti sembra di esagerare ?
R: era per dire .
A: andiamo dai … ( non si da per vinto e la provoca ancora di più )
Non hai ancora capito che quando torniamo in camera non si dorme .
R: ma sei scemo…
Si avvicina all’orecchio … non si dormeeee
R: ancora …
T: ohh , siamo carichi da quanto vedo .
A: io sempre , tua sorella un po’ meno sappilo .
R: non ascoltarlo …
Prende a braccetto il fratello …
A: se sono di troppo posso anche tornare a casa .
R: ecco qua … sempre a sbandare  con le solite battute da quattro soldi . Comunque devo ammettere una cosa , mi trovo meglio a camminare a braccetto con lui , è quasi alla mia altezza . (Ride)
A: poi sono io che faccio battute da quattro soldi .
R: questa è bella come battuta (ride)
A: ti ricordo che stai ridendo solo tu .
R: perché lui non l’ha capita .
T: in che senso io non ho capito…
R: perché non ridi ?
T: perché è scontata come battuta …
A: oh , pure tu ti ci metti … in che senso è scontata come battuta , cioè quando una persona mi vede secondo te è normale faccia sta battuta ?
T: no , assolutamente …volevo dire che come battuta non è proprio un granché .
A: ah ecco .
Mentre battibeccano squilla il telefono di lui . Chi è chiede prontamente lei …
Lui fa cenno con la testa e rimane un ok più indietro di loro che senza battere ciglio continuano a camminare.
R: scommettiamo che quando chiude al telefono, cambia umore .
T: sua sai già chi è vero ?
R: chi può essere a quest’ora .
T: vabbè è comprensibile , magari serve qualcosa .
R: c’è da sapere che a lei serve sempre qualcosa , a me non frega niente , mi da solo fastidio il fatto che dopo lui è intrattabile .
T: stasera è tranquillo non credo che si farà rovinare la serata da una telefonata .
R: la maggior parte delle volte non è colpa sua … anzi non è mai colpa sua .
A: eccomi , scusatemi … ma dovevo proprio rispondere .
R: è successo qualcosa ?
A: no , tutto bene .
T: meglio così .
R: allora che voleva ?
A: lo vuoi proprio sapere ?
R: se è un segreto di stato no .
A: nessun segreto di stato .
T: vabbè l’importante non sia successo nulla di grave …
R: vabbè , abbiamo capito … non si può dire .
A: ok ok , te lo dico … gli manco .
Lei si gira di scatto e gli da quasi un punito nello stomaco .
T: ohhh … ma sei matta ?
A: tu sei testimone . Ma che ti prende ?
R: niente , io sono tranquillissima .
T: (stringe le spalle)
A: (occhiolino d’intesa) tu sei matta .
R: io sto benissimo .
A: che ho detto di male ?
R: niente niente …
T: un’altra sfuriata così e lo ammazzi.
R: non Lo ammazzo , non ti preoccupare .
A: lei è gelosissima .
R: non è vero .
A: si che è vero , diventa una belva .
T: ho visto .
R: non è vero , non sono gelosa …
A: allora spiegaci quella razione di prima .
R: mi è venuta spontanea (ride)
T: pure .
Lui la guarda profondamente , la tira a se , prima la bacia poi gli dice : era nostra figlia al telefono scema .
R: chi era ?
A: nostra figlia.
T: ah ah ah … questa è bella .
A: sul serio , guarda ( mostra il telefono con l’ultima chiamata ricevuta )
R: Che voleva ?
A: tra un po’ e Pasqua, vuole riunirci tutti … se non ci sono imprevisti sono loro a raggiungerci in Puglia . Così la passeremo tutti insieme .
R: nooo , davvero ?
A: si … io ti do questa bella notizia e tu per poco non mi ammazzavi .
R: è stato un caso… poteva essere chiunque al telefono .
T: ma sei cocciuta , non chiedi nemmeno scusa .
R: no… Lo rifarei .
A: mah . Comunque io mi sono stancato , torniamo in camera ?
T: si , ormai si è fatto tardi e domani mattina dobbiamo alzarci presto … anzi a che ora ?
R: verso le 7 partiamo .
A: a che ora ? Allora conviene non andare a dormire proprio .
R: si , così domani sembriamo zombie alla riscossa.
T: dobbiamo riposare un paio d’ore non abbiamo più l’età .
R: Lo avete capito finalmente .
Rientrano in camera e si buttano sul letto …
Lui si gira da un lato e comincia a sonnecchiare , lei legge un libro …. Poi si infila sotto le coperte e lo cerca un pó con il braccio .. senza ottenere nessun risultato .
Ci pensa un po’ su … forse si è veramente offeso per quello che è successo prima, lui era in buonafede ed io ho reagito male si ripete dentro di lei .
Prova ad avvicinarsi un po’…. Ma niente , lui non si muove .
R: ehi .
A: che c’è ?
R: dormi ?
A: no, penso .
R: a cosa ?
A: a niente , buonanotte .
R: sei incazzato con me ?
A: no, ormai non mi incazzo più ci ho fatto l’abitudine .
R: Lo ammetto , ho sbagliato …
A: tu sbagli sempre nei momenti meno opportuni . Cioè ma come ti è venuto in mente … (si gira finalmente e lei si mette con il capo sul suo petto )
R: ho reagito d’istinto .
A: ti devi controllare .
R: Lo so , ho sbagliato . Come posso farmi perdonare ?
A: un metodo ci sarebbe …
R: quale ?
A: prova un po’ ad indovinare …
R: umh , vediamo un po’ … (lo bacia sul collo)
A: non ti ho ancora perdonata .
R: ora ?
A: non credo che ti perdonerò mai , devi continuare così all’infinito .
R: mi perdoni …
A: forse … vedremo .
Passano gran parte della notte a giocare con coccole e tanto altro .
Per poi addormentarsi la mattina ,quando è il momento di alzarsi .
A quel punto è il fratello a bussare alla porta quando non li vede arrivare a colazione .
Lui si sveglia di colpo , cerca di non svegliare lei e va ad aprire la porta .
A: oh , sei tu … ma che ora sono ?
T: le 7.30 e menomale che dovevamo partire per le 7. Guardati stai ancora dormendo .
A: eh che abbiamo fatto tardi , ci siamo addormentati . Dacci 10 minuti e siamo pronti .
T: sbrigatevi c’è un taxi sotto che dice di aspettare noi . Non so manco cos’ha organizzato.
A: prendi tempo , arriviamo .
Corre sul letto e cerca di svegliare lei .
A: oh , svegliati … sono quasi le otto siamo in ritradissimo , tuo fratello ci aspetta giù .
R: oddio … mi sono addormentata .
A: ci siamo addormentati .
Salta giù dal letto .
R: due minuti e sono pronta. Che figura..
A: calma calma , è tuo fratello quale figura … capirà.
R: chi se ne frega di mio fratello … io sto parlando dei signori che ci aspettano.
A: ah … vabbè capiranno anche loro .
R: certo che si , però abbiamo già perso troppo tempo . Chissà se il taxi è arrivato .
A: sta già sotto , sei pronta .
R: eccomi .
Arrivano di corsa , non hanno il tempo di fare colazione .
T: finalmente , almeno prendere il caffè .
R: non c’è tempo .
Si infilano nel taxi .
T: ma guardatevi , che cosa avete combinato stanotte ?
A: non abbiamo chiuso occhio tutta la notte , alla fine ci siamo addormentati in mattinata quando dovevamo alzarci .
R: non è andata proprio così , comunque .
A: come no, devo raccontare i dettagli ?
T: nooo , tranquilli non voglio saperli … va bene così .
A: chissà che cosa hai capito … comunque non è come pensi.
T: ma io non penso , io osservo .
R: la prossima volta dormo con te … così non corriamo il rischio di essere in ritardo .
T: buona idea , almeno con me dormi .
A: pure con me dorme .
T: non mi pare .
A: ti dico solo una cosa e poi cambiamo argomento , stavolta è colpa sua.
R: stronzo .
T: non iniziare come ieri sera (ride)
R: comunque siete pronti per la nuova avventura che ci attende , io non vedo l’ora. 
A: mha , noi siamo un po’ preoccupati ma restiamo ottimisti .
R: vi conosco bene entrambi , di conseguenza ho preparato qualcosa che piacerà ad entrambi .
T: speriamo .
R: ma siete proprio stronzi lisciatevelo dire .
T: stiamo scherzando .
A: ma lei ultimamente non capta subito gli scherzi .
R: ah ah ah spiritoso .
R: comunque zitti che devo fare una telefonata .
A: a chi ?
R: Raz degan in una pubblicità sai che diceva ?
A: sono solo fatti i miei . Ma io non sono Raz .
R: purtroppo .
A: poi dice che sono io … chiama va
In attesa della destinazione continuano a battibeccare in taxi .

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora