insieme

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È arrivato il fatidico giorno ... la tensione è tanta. Ma loro sono sempre infallibili , sopratutto quando sono insieme...Ci sono tutti finalmente! si prova ...
tutti insieme, non succedeva da troppo tempo .
R: sono emozionata .
A: non dirlo a me .
C: papà,mamma ma voi siete sicuri che devo condurre io ?
A: si .
R: si . Dai stai tranquilla oggi siamo solo noi e qualche musicista con gli ospiti si prova domani .
A: come la facciamo l’entrata .
C: papà a te ti presento io , e poi introduciamo mamma in qualche modo .
U: posso dire la mia ?
A: spara ...
U: voi lo sapete che questa cosa rimarrà nei camei Rai . Quindi va fatta bene ...
A: noi facciamo tutto bene .
C: ha ragione ..
R: avete Idee per la mia entrata in scena ?
A: io si .
R: tuuuu?
A: io ...La smettete di fare le vaghe , volete saperla o no ?
R: e dilla è mezz’ora che ci giri intorno .
A: tu entri , ed io ti aspetto seduto al tavolo .
Tutti i presenti in studio scoppiano a ridere , lui ci resta un po’ male , ma li conosce bene quindi sa che deve spiegarsi meglio per farli smettere ... li guarda tutti scocciato , riprende la parola e dice : se la smettete di ridere vi spiego meglio .
R: (ride) dai da... allora dove mi aspetti tu, seduto ad un tavolo ?
A: si .
C:ok ci può pure stare , ma poi mamma entra e che fa ?
Y: si siede al tavolo con lui (ride)
Di nuovo tutti a ridere ...
A: oh ma che avete oggi ? Tu non parli mai proprio ora devi farlo , rivolto al figlio che continua a ridere cercando di non farsi vedere ..
R: daiii qua non si quaglia stasera ... come la facciamo questa entrata ?
A: vedete voi ...
R: senza che fai così ... spiegati meglio facci capire anche a noi ...
y: scusate ... prendi quel tavolo per favore ed avvicinalo qua ... Ecco facci vedere ...
Allora lui si siede e chiede alla moglie di far finta di entrare in studio ... per una volta lo ascolta e lo fa .
Entra si avvicina al tavolo... lui la guarda , sorride ... si lancia sul tavolo , la prende dal collo la tira a se e la bacia appassionatamente ...
lo studio sembra uno stadio ... si sente un boato , i ragazzi sono senza parole ...
R: tu sei pazzo , per poco non mi strangolavi ...
A: vi piace l’entrata così ?
C:io sono senza parole (ride)
U: papà sei tutto matto .
Y: a me piace ..
A: tu si che mi capisci (gli da il cinque )
C: daii dobbiamo trovare un’entrata prima che faccia giorno ...
A: sei stanca?
C: vedi un po’ tu...
R: ah ma lei ...tieni siediti qua .
A: comunque a parte gli scherzi ... Naturalmente stavo scherzando prima , in realtà non è vero , avevo solo voglia di baciarla (chiosa)
C: vabbè abbiamo finito gli “accoppiamenti “ come la facciamo l’entrata di mamma .
R: posso dire la mia ?
A: qualsiasi cosa io sono d’accordo con te .
R: facciamo così , non la proviamo la scena dell’entrata mia . Domani andiamo a schiaffo , se viene bene resta altrimenti si rifà , le cose naturali sono sempre le più belle .
A: ha ragione , facciamo così .
R: tu vai in camera , facciamo noi qua .
A: si vai tu ( la bacia in fronte )
Y: io devo restare ?
A: no puoi andare ..
U: ed io ?
A: tu pure , prepara i mini video però , che già stai in ritardo .
Rimangono loro ed i musicisti ...
lui si allontana un attimo, mentre lei parla con i figli .. e chiede al maestro di suonargli un lento con il piano ... poi si rivolge hai ragazzi che si occupano delle luci e chiede di posizionare lo studio a luci soffuse ... Loro lo fanno e vanno al bar a bere qualcosa , al quel punto si ritrovano loro due da soli più il maestro al piano ...
R: cosa proviamo ora ?
A: vieni qua...
R: cosa c’è ?
A: schhh.
La tira a se ... vai maestro .
Parte un lento ... lei si guarda un po’ intorno imbarazzata , poi si abbandona completamente a lui .
R: fa strano ...
A: goditi il momento .
R: stringimi ...
A: ma tu non hai paura ?
R: no ... quando ci sei tu mai .
A: io si .
R: di cosa ?
A: di sbagliare ..Ho paura di sbagliare ...
R: andrà tutto bene .
A: si , andrà tutto bene ...
R: però devi rilassarti . Così sei troppo teso ...
A: passerà ...
R: e siamo solo alle prove ...
mentre discutono così , continuano a ballare per tutto lo studio .
A: in realtà sono emozionato .
R: questo anch’io .
A: per la canzone ?
R: si ... non faccio altro che pensarci .
A: a chi lo dici .. però se deve farci questo effetto , forse è meglio non cantarla .
R: dobbiamo superare questa cosa prima o poi ... è l’occasione giusta .
A: lo spero ...
R: la nostra fortuna è il fatto che registriamo ... così se qualcosa non va , viene tagliata .
A: infatti si . Menomale ...
R: hai intenzione di continuare a ballare ?
A: ho male hai piedi ...
R: ecco appunto ... maestro stop, per stasera basta così .
A: chiudi tu? Noi andiamo a letto ... domani chissà cosa ci aspetta .
Il maestro in modo positivo risponde : ci aspetta un qualcosa di meraviglioso .
R: diglielo maestro ...
sotto braccio escono dallo studio , con l’area un po’ malinconica ...
il maestro li guarda uscire , spegne le ultime luci rimaste accese e si avvia anche lui in camera . Arrivati in hotel , prima di andare a dormire passano nelle camere dei ragazzi , a dare la buonanotte , proprio come facevamo un tempo , quando erano bambini .
Tutti dormono ... loro senza fare troppo rumore , li osservano ... poi baciano il nipotino che dorme beato nelle braccia della madre .. e si dirigono in camera loro , dove ad attenderli c’è una bella doccia calda .
R: sono sfinita ( si butta sul letto)
A: vado a fare una doccia ...
Quando esce la trova addormentata , abbracciata al cuscino .. gli accarezza un po’ il viso , la copre per bene spegne la luce  e si stende accanto a lei . Tutti e due dormono profondamente , ma ad un tratto iniziano a rigirarsi nel letto . Sono agitati ... si tengono per mano , provando a dormire , ma niente , tutto inutile .. lui si alza va sul balcone a prendere un po’ d’aria , torna a letto , si avvinghia a lei ... tenta di dormire , ma niente ennesimo tentativo fallito .
R: cos’hai ... vieni qua , stringiti a me e stai tranquillo .
A: non lo so ... ma c’è qualcosa che mi far stare male .
R: se ti può rassicurare ti dico che sono nelle tue stesse condizioni .
A: purtroppo in momenti come questi , dove siamo tutti insieme , è inevitabile non pensarci .
R: si , è inevitabile . Ma se stiamo male noi di conseguenza staranno male i ragazzi , dobbiamo essere forti .
A: forse per questo ci stiamo sfogando ora che siamo soli .
R: senza nemmeno renderci conto ... è proprio vero che c’è qualcuno che si occupa di noi senza farcene accorgere .
A: ti amo .
R: ti amo anch’io , ora dormiamo .
A: almeno dobbiamo provarci . Altrimenti domani zombie ...
R: dai ... facciamolo per i ragazzi che sono tanto entusiasti di noi .., li hai visti, sono felicissimi .
A: si , dobbiamo farlo principalmente per loro .
R: notte amore .
A: notte ( la bacia )
Finalmente si addormentano .

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora