6:30

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Sono le 6:30 del mattino... lui si sveglia scende in cucina, prepara il caffè e sale in camera a portarglielo.
A:oh , sei sveglia ?
Le si rigira nel letto...
R: Che ora sono?
A:saranno le 7.
R: tu dove vai ?
A: devo andare a comprare delle cose per l’azienda , perché ?
R: vieni con me ?
A: si .. ma dove ?
R: in centro a Lecce hanno aperto un nuovo negozio che vende articoli per
bambini .
A: ah ok ... vuoi andare a comprare qualcosa ?
R: si...solo se tu vieni con me .
A: ma certo ... facciamo così alle 10 massimo 10:30  torno ,tu fatti trovare pronta ...
R:ok ... a dopo .
Mentre lui è in giro ... lei a casa si annoia , quindi sale in soffitta ed inizia ad aprire dei vecchi scatoloni ... si siede sulla panca  e guarda tutto uno per uno ... nello scatolone ci sono tanti vestitini fatti a mano da lei quando era giovanissima . La colpiscono molto alcuni cappellini Rossi fatti a maglia . Li mette da parte per farli vedere anche a lui ... poi si imbatte negli album fotografici , in quella scatola ci sono migliaia di foto , articoli da giornale ritagliati . In poche parole c’è tutta la loro vita raffigurata in immagini .
Il tempo passa ma lei è totalmente immersa nei ricordi , non si rende conto dell’ora ... lui arriva , aspetta un po’ in macchina , ma lei non arriva , un po’ preoccupato entra in casa e la chiama , ma lei sta su in soffitta quindi non sente ... preoccupato sale in camera e continua a chiamarla , poi vede la porta del soffitto aperta , sale anche lui ...
Finalmente l’ha trovata .
La prima cosa che gli dice quando la vede é un vaffanculo che gli esce dal profondo del cuore .
R: ehi , tu sei qua ...
A: vaffanculo( lo ripete)
R: ma se tu sei qua significa che sono già ... (guarda l’ora sul telefono ) oh cazzo , scusa non mi sono resa conto del tempo .
Lui la guarda , ha ancora il fiatone sia perché ha fatto le scale, sia per lo spavento che si è preso quando non l’ha trovata in casa e non rispondeva .
R: perché mi guardi così ?
A: perché ti guardo così .... mi sono preso un spavento che manco puoi immaginare , ho aspettato in macchina , poi sono entrato , ti ho chiamato 100 volte e non hai risposto  . Vedi un po’ tu...
R: hai ragione scusa , vieni qua  .. guarda cosa ho trovato ...
Lui dolcemente prende in mano il cappellino rosso ... lo accarezza con la mano , guarda lei negli occhi , non dice niente ...si siede accanto a lei .
R: ti va di fare una cosa con me ?
A : cosa ?
R: Che ne dici se rimandiamo a domani lo shopping, ed invece di uscire rimaniamo qua e guardiamo questi scatoloni insieme ?
A: sei sicura ? Qua dentro c’è tutta la nostra vita ... tutti i ricordi , belli e brutti ...
R: dici che è meglio lasciar perdere ?
A: no ... dico solo che dobbiamo essere sicuri .
R: ti va a te ?
A: solo se vuoi tu ... ti dico la verità io qua su ci sono venuto l’ultima volta con te prima del divorzio a portare gli scatoloni .
R: non ci sei più salito ?
A: no. E sinceramente parlando , mi fa strano pure ora .
R: se non ti va andiamo via ...
A: cosa c’è nell’armadio ?
R: ci saranno i miei vecchi vestiti ...
A: apriamo ?
R: ora non mi entrano nemmeno al braccio ...
A: qui dentro ci sta la vera moda , no le cose di adesso .
R: apri dai ...
Lui apre ed inizia a prenderne qualcuno ... mentre lo mostra a lei cerca di ricordare quando e dove lo ha indossato ...
R: questo non ricordo ...
A: Spagna 78 ....
R: mizzica Che memoria ...
A: eri bellissima , chiudi la porta e provalo.
R: si così si rompe ... guarda che ero magrissima prima ..
A: io sono sicuro che ti entra anche ora .
R: ti dico di no ..
A: c’è un solo modo per vedere chi ha ragione .
R: provarlo ?
A: si .. dai che ti costa .
R: ok ok ...
lui l’aiuta a chiudere la cerniera ... e orgogliosamente dice : visto che ti entra e ti sta pure bene .
R: nooo non ci credo ...
A: sei bellissima ... più di 30 anni fa .
R: ma smettila ... tu fai lo splendido ma lì dentro ci stanno pure i tuoi di vestiti .
A:seee e lì restano , a parte che mi vestivo in modo orribile .
R: perché invece ora ..(ride)
A: ora sono pure sexy me lo dicono tutte .
R: ma stai zitto .
A: poi che mi critichi se sei tu che mi consigli come vestirmi la maggior parte delle volte ?
R: e menomale ..
A: prova un po’ questo ...
Lei è di spalle perché sta sistemando quello che ha appena indossato .
R: di quando è questo ?
A: del giorno piu bello della mia vita.
Lei non capisce si gira di scatto e vede lui con in mano il suo abito da sposa .
R: è ancora intatto nonostante gli anni .
A: lo provi ?
R: no .
A: perché ?
R: perché se si sciupa questo ci rimango male sul serio , degli altri poco mi frega .
A: fallo per me .
R: ok ok... se me lo chiedi con quella faccia  come faccio a dirti di no .
A: ti aiuto io ...
R: no. Lo sposo non deve mai vedere la sposa prima , girati ...
Lui scoppia a ridere ... ma daii
R: girati.
A: ok ok .
R: sei pronto ?
A: si ...
R: mi è andata bene perché quando ci siamo sposati stavo incinta di 5 mesi quindi il vestito è qualche taglia in più .
A: posso girarmi ?
R: si!
Lui si gira , la guarda dalla testa ai piedi ... sospira profondamente , una lacrima scende sul sul viso per l’emozione ... poi si avvicina a lei, china la testa , gli prende le mani, le avvicina alle sue labbra e dolcemente le bacia ... poi alza la testa la guarda dritta negli occhi e dice con voce tremante: Si lo voglio .
Lei osserva senza dire niente , quando lo vede commosso in quel modo , con la mano gli asciuga la lacrima, lo accarezza sul viso e risponde..
R: si lo voglio .
A: (ridendo) siamo marito e moglie . Normalmente da protocollo ora devo baciare la sposa .
R: e cosa aspetti ?
Si baciano appassionatamente ...
R: aiutami a levarlo ..
A: no aspetta ...
R: Che vuoi fare ?
A: ti faccio una foto .
R: eh perché ?
A: perché sei bellissima .
R : daii muoviti però che voglio guardare le foto insieme a te prima di pranzo .
A: perché tutta sta fretta ? Abbiamo tutto il tempo ... io non ho niente da fare .
R: quindi ?
A: quindi possiamo scendere a pranzo e poi risalire nel pomeriggio se ti va ?
R : si facciamo così .
A: che cos’è quella ?
R: no niente .
A: fammi vedere un po’ ..
R: è una lettera .
A: datata ?
R: 20 maggio 1980 .
A: 20 maggio, il mio compleanno ... strano non mi ricordo di questa lettera .
R: credo di non avertela mai data ..
A: dammela ora .
R: non ricordo manco cosa c’è scritto, lascia perdere .
A: non ci penso proprio , sai che sono curioso . Dammi qua ...
R: ok ... però ti chiedo solo una cosa. Puoi leggerla quando sei solo . Perché io mi imbarazzo .
A: ok .
La prende e la mette nella tasca della giacca .
Continuano ad aprire tutti gli scatoloni ... sono tante le cose da vedere e fino ad ora sono felici , niente malinconia .
Continua....

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora