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Il viaggio è lungo... lei insonnolita si gira verso di lui e non lo trova , si sveglia e lo chiama ...
R: ehi ...( si strofina gli occhi)
Lui non si accorge di niente e continua a discutere con Adriano... Betty incuriosita ,ogni tanto guarda verso di lei , appena si accorge che si è svegliata , comincia a sbracciarsi per far segno a lui che appena se ne accorge corre subito al suo posto facendo finta di niente .
A: dormito bene ?
R: mamma mia , ho dormito profondamente.
A: me ne sono accorto .
R: ma tu dov’eri ?
A: io ... in bagno.
Deve trovare subito una scusa per alzarsi ...
A: aspetta qua , che devo andare a dire una cosa a Betty .
R: ok ok (sbadiglia)
Mentre lui si alza , lei finalmente si accorge del pacchetto sul sedile.
Lui fa finta di niente .
Lei lo guarda , cerca di sentire cosa c’è dentro , ma non lo apre . Non immagina minimamente che è per lei .
Quando lui torna , ci rimane persino male per la reazione che non ha avuto ... si siede e con calma cerca di capire , solo una manciata di secondi dopo capisce che non ha aperto il pacchetto .
Così lo prende in mano , si slaccia la cintura e lo consegna direttamente lui .
Mentre lo fa dice queste testuali parole:
Visto che considerato che quando vuoi sai essere tonta , te lo di direttamente io in mano ... questo è un regalo per te . Lei è molto sorpresa , si guarda intorno e con tono deciso dice: è per me ?
A: secondo te , le ho provate tutte per fartelo notare (ride)
R: oddio ... giuro che tutto pensavo tranne che fosse mio .
A: stavolta non mi è riuscita ma sorpresa , comunque aprilo ...
R: a cosa devo l’onore ?
A: niente di che , avevo voglia di farti un regalo .
R: umh ... chissà cosa c’è dentro .
A: speriamo che ho azzeccato .
R: noooo ... allora non sei andato in bagno in aereo porto ?
A: non proprio ... allora ti piace ?
R: è bellissima... grazie . ( lo bacia)
A: frena l’entusiasmo ...
R: no... scusa , ma sono un po’ stonata dal sonno .
A: ho capito non ti piace .
R: nooo è bellissima , anche se ...
A: cosa ?
R: è tutta un’idea tua ?
A: diciamo di sì... vabbè sono stato aiutato un po’ .
R: fammi indovinare , ti ha aiutato Betty ?
A: si . Comunque se non ti piace quando torniamo la cambi .
R: non ci penso nemmeno .
A: betty vieni qua ..
B: arrivo ...
R: bhe ... devo dire grazie anche a te .
B: io ho solo consigliato .
R: dici niente ...
A: Betty non gli piace , si è capito .
R: ma sei scemo o cosa ... è bellissima .
B: guarda dentro quando sei sola...
A: in che senso , guarda dentro ?
B: roba nostra .
R: ok ...
A: cioè ?
B: niente di che , tranquillo .
R: non centri tu e una cosa tra me e lei da quanto ho capito .
A: ma il regalo l’ho fatto io ... come fa ad esserci dentro una cosa “vostra” ?
R: eh...
A: ahhh , mi ha fegato quando ha impacchettato .
R: cosa ?
A: niente ... poi ti spiego , vabbè non mi resta che lasciarti sola , visto che io non posso vedere sta cosa che c’è dentro .
R: noo resta qua con me un po’ , abbracciami ....
A: ma...
R : può aspettare ...
A: che ti prende ora ?
R: abbracciami .
A: che c’è ?( mentre la stringe a se)
R: niente ... prima stavo sognando , quando l’aereo ha fatto un piccolo vuoto d’aria e mi sono svegliata , non ti ho visto qui di fianco a me ...
A: quindi ?
R: ho avuto una sensazione strana.
A: in che senso ?
R: non lo so spiegare .
A: ti sei tranquillizzata ora ?
R: abbastanza.
A: resto qui con te , oppure sei troppo curiosa e vuoi sapere che c’è dentro la borsa ?
R: vedo dopo ... magari whisky atterriamo .
A: ok ... conoscendo la tua curiosità ,hai avuto tanta paura ... altrimenti avresti già guardato .
R: non è paura ... la sensazione non mi è piaciuta ...
A: vabbè , sono qua ora .
R: ti ricordi quando mi dicevi che avevo la testa tra le nuvole ?
A: si (ride) ogni volta in aereo , guardavi fuori dal finestrino con lo sguardo assente . Per questo lo dicevo ...
R: ora per un istante ero assente , ma senza guardare dal finestrino ...
A: capita ...
R: grazie del regalo ... sono felice .
A: ti piace ?
R: un sacco , e poi mi serviva .
A: forse non è proprio il tuo gusto preferito .
R: Lo diventa da oggi ... l’hai scelta tu , è questo che conta .
A: lo sai che non sono capace su certe cose .
R: ma stai tranquillo... è bellissima .
A: naturalmente appena troviamo il famoso negozio compri quella che piace un sacco a te .
R: no. Tengo questa ...
A: chissà quanti gradi ci saranno ...
R: io ho il cuore caldo .
A: immagina io (ride)
R: scemo .
A: ti amo .
R: umh ... tu che di punto in bianco dici una cosa del genere ... cosa ti devi far perdonare ?
A: avevo voglia di dirtelo , tutto qua .
R: Dimmelo più spesso ...
A: te lo dico a vita.
R: ti amo .
A: dimmelo ancora .
R: tiii aaaammmmoooo
A: senti ... ho bisogno di riposare .
R: quindi ?
A: quindi mi stendo , unisci le gambe ..
R: ti spacchi la schiena così .
A: schhh ... fammi chiudere gli occhi 10 minuti ...
R: mettiti qua ... ( fa segno , sul suo petto)
A: non posso , qua mi distraggo (ride)
R: scemo ...
A: ma solo due minuti ... mi devo rilassare .
R: e rilassati .
A: ma tu non sei curiosa di sapere cosa c’è dentro la borsa ?
R: no. A dire la verità sta storia mi mette ansia .
A: perché ?
R: non so cosa c’è dentro .
A: allora apriamo (ride)
R: ok , apri tu.
A: no ... ha detto che lo devi fare da sola .
R: per me non ci sono problemi .
A: non è giusto . Apri da sola , poi se hai voglia mi racconti ...
R: allora apro quando siamo in albergo .
A: come vuoi .. io ora dormo .
Lei chiude gli occhi ed inizia a pensare ,mentre accarezza dolcemente lui sul capo , che dopo tre secondi già si  è addormentato .
Continua

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora