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È arrivato il giorno del concerto ... il ginocchio purtroppo non è migliorato , lei rimane in camera a riposo , lui si occupa di tutto ... ogni tanto si precipita in camera per vedere come sta . Poi ritorna sul palco, modifica la scaletta, riguarda i tempi ... ma non è tranquillo, lo notano pure i ragazzi del gruppo ... cammina avanti e indietro pensieroso . Gli consigliano senza mettergli pressione di andare a riposare un po’ , perché altrimenti arriva sfinito al concerto ... lui non fa che pensare a lei ed al suo ginocchio , non gli frega tanto del concerto , quello è lavoro , prima di tutto viene lei e la sua salute.  Riescono a convincerlo , prende la scaletta in mano e sale in camera da lei .
R: Che ci fai di nuovo qui ?
A: ho portato la scaletta va bene per te ?
R: c’era bisogno di portarla qua ... va benissimo per me , ti sei sempre occupato tu di questo .
A: vabbè che c’entra ...
R: Bella scusa comunque quella della scaletta devo ammetterlo .
A: ancora con sta storia , io pensavo di fare una cosa carina rendendoti partecipe pure a te , tu invece non fai altro che accusarmi di trovare scuse per venire in camera ... ti ricordo che questa è anche la mia di camera , quindi non devo chiedere di certo il permesso per venire .
R: mo perché ti sei” scaldato”? Cosa è successo ?
A: non è successo niente .
Capisce subito che lui è molto nervoso ...
R: non è vero. Dimmi cosa è successo ...
A: ti ho detto che non è successo niente . Anzi sai che ti dico , visto che non ti interessa  a te la scaletta torno giù, a dopo .
R: vieni qua ... dove vai ?
Niente tentativo  fallito ... prova a chiamarlo al telefono , ma non risponde o forse non lo sente suonare visto che sta sul palco a provare . L’unica soluzione per cercare di calmarlo è vestirsi e raggiungerlo .
Un po’ zoppicante armata di tanta pazienza senza dire niente a nessuno va alle prove , appena la vedono arrivare i ragazzi del loro gruppo subito gli chiedono come sta , lei è tranquilla a tutti risponde con il suo immancabile sorriso ... lui sta provando la canzone “È la mia vita”non si è reso conto della sua presenza , il fonico che sta difronte a lei gli fa l’occhiolino , ma lei fa segno con il braccio di continuare ... lui è concentrato , spara acuti come se non ci fosse un domani . Lei seduto sullo sgabello vicino al piano forte se lo gode ..
Finita la canzone anche lui va verso il pianoforte ... appena la vede , lì seduta  i suoi occhi iniziano a brillare ...
R: certo che la canti sempre meglio questa canzone .
A: che ci fai qua ? ( sorride)
R: non ci sono le prove ?
A: si...
R: ecco ... allora proviamo !
Si alza e va verso il centro ... lui sorride, scuote la testa e la segue , arrivati sulla stella al centro del palco , lui si avvicina e a bassa voce gli dice: sei sicura , guarda che stasera devi stare in piedi per più di due ore , non è meglio che ti riposi .
R: no. Voglio cantare ...
A: non hai mai avuto tutta sta voglia di cantare , ora che ti fa male il ginocchio hai questa necessità ?
R: il ginocchio va molto meglio , noi invece dobbiamo provare, altrimenti stasera facciamo qualche figura ...
A: ma guarda che le canzoni sono sempre quelle ...
R: Lo so ...
A: ok , proviamo ...
Cantano le canzoni insieme , poi tocca a lui da solista lei torna sullo sgabello . Non ha nessuna intenzione di tornare in camera . Finite le prove lui è convinto di tornare in camera , ma non è così lei va con le coriste a prendere qualcosa da bene al bar dell’hotel . A lui non resta che seguirle ...
R: perché mi guardi così ?
A: così come ?
R: con sta faccia preoccupata ....
A: il giocchioooo ...
R: per ora va bene ... poi se inizia a farmi male da non poter resistere torno in camera .
A: speriamo bene ...
R: ti segnalo che non sto morendo  ...  mi fa solo male ,
A: lo so ... ma zoppichi però ...
R: perché ho paura io ecco perché zoppico .
A: paura di cadere?
R : si perché ogni tanto mi capita che mi cede la gamba ... ma capita raramente per fortuna .
A: ma quando , io non me ne sono mai accorto .
R: non te ne sei ami accorto perché dura una secondo il cedimento e non sono mai caduta .
A: ci mancava questo mo ...
R: guarda che è normale , nessuna tragedia in atto .
A: tanto normale non è ...
Prendono tutti insieme il tè ...

Sono le 20 ... tra 1 ora e mezza circa inizia il concerto , la gente comincia a riempire il teatro , tutto esaurito .. non c’è nemmeno un posto disponibile .
R:l’anno scorso eri solo qui .
A: si infatti mi mancava l’altra metà della mela ...
R: ti mancavo eh ?
A: tu mi manchi sempre quando non ci sei .
R: sei pronto ?
A: sono emozionato .
R: sul serio, non è da te ...
A: si ... qua la gente è molto calorosa , sono tutti italiani che hanno lasciato la propria terra per cercare fortuna ... hanno un approccio molto caloroso verso di me , in questo caso verso di noi ... vedrai .
R: dici che si ricordano di me ?
A: non ti rispondo nemmeno... entra sul palco e vedrai .
Tocca a lui per primo ... come in tutti i concerti , lei si avvicina gli da un bacio per augurargli in bocca al lupo e va a rifarsi il trucco ...
lui entra, viene accolto con un applauso lungo e caloroso .  A voce sta molto bene , mentre canta stupisce tutti , poi tocca a lei ... si avverte la sua entrata perché il pubblico senza conoscere la scaletta inizia a rumoreggiare ... c’è chi grida il suo nome, chi guarda a destra chi a sinistra ... c’è un atmosfera bella diciamo ... tutti aspettano lei , compreso lui ...
eccola ... grida con molto entusiasmo  lui , la guarda dalla testa ai piedi , quasi ad imbarazzarla . Lei a testa alta con eleganza saluta ... poi fanno quello che gli riesce meglio , cantano .... il pubblico fa da “coro” le sanno proprio tutte a memoria le canzoni ... più di loro . Tra una canzone e l’altra non mancano i soliti siparietti improvvisati tra di loro ...
il pubblico apprezza molto , ridono di gusto e anche loro si divertono a prendersi in giro ...
mentre ballano lui sul più bello interrompe e la spiazza chiedendo: eri più leggera anni fa ...
R: anche tu .
A: sei incinta (ride) ?
R: forse tu (accarezza la pancia ) l’unico caso di uomo incinto ... 
A: giuro  che gli ho dichiaro guerra non la sopporto più , tutto mi viene più difficile . Prima io correvo come tu ben sai altro che maratone .
Tutti ridono lei compresa ... ma non si da per vinta e incalza : mangiati un’altro piatto di pasta ...
Lui la guarda , lei continua a ridere a crepapelle ... si gira verso il pubblico e cerca di giustificarsi dicendo: non mangio neanche più la pasta ...
R: (ride) come si è gonfiata allora questa allora  (accarezza nuovamente la pancia)
A: io non voglio trovare scuse però tutte ste cacchio di medicine che mi hanno dato... ( si rivolge al dottore presente al concerto , seduto in prima fila) che anche lei conosce e precedentemente ha pure ringraziato per avergli curato il ginocchio .
Dottò mi hanno dato un sacco di medicine dice lui seriamente .
R: mo da la colpa pure alle medicine per la pancia .
A: è la verità ...io non mangio molto , la vedo io la differenza quando mi siedo difronte a te ...
Lei lo guarda incredula e ride ... sa benissimo che lui è capace di dire qualsiasi cosa ...
lui continua tra le risate del pubblico ... tu non mangi, tu strafoghi, io mangiucchio...
R: e lo dici così , davanti a tutti ?
Continuano a ridere con tanta complicità e intesa ... poi riprendono a ballare e tutto diventa romantico .
Be continued

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora