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Legge la lettera in solitaria... non nasconde l'emozione. Lei non se la sente di salire , è molto ansiosa . Lui però sente un rumore provenire dalle scale che conducono in soffitta
e la chiama... lei risponde ma trova subito una scusa per non salire subito. Prontamente  inventa: ho versato accidentalmente il caffè,pulisco un attimo e arrivo... aspettami e non guardare le foto senza di me .
Lui che la conosce meglio  di tutti, si mette a ridere ... poi la tranquillizza e dice: puoi salire che ho finito di leggere la lettera, se è questo che ti preoccupa. Lei un pò imbarazzata perchè
è stata scoperta ,sale di fretta... ma sbadatamente dimentica il caffè in cucina.
A: ma come, sei andata a prendere il caffè e sali sopra con in mano una tazza vuota?
R: scusa, mi sono confusa ... ho lasciato giù il caffè ed ho portato con me la tazza che mi era cascata , sto perdendo la testa . Per fortuna che non si è rotta ... la tazza.
A: si dice culo al tempo d'oggi ...non si usa più il termine fortuna.
R: aspetta che vado a prenderti il caffè.
A:no, vado io ... cosi mi sgranchisco un pò le gambe, si sta scomodi qua in soffitta .
R: ok,come vuoi.
A: senza che ti metti a cercare perché la lettera la porto con me...
R: vabbè ma io non  sono curiosa ...
A: no... tu non lo sei mai stata. Però è molto strano che non ti ricordi cosa c'è scritto nella lettera.
R: stiamo parlando di una lettera di 50 anni fa , come faccio a ricordare .
A: vabbè non me ne hai scritte chissa quante, qualcosa dovresti pure ricordare.
R: te ne ho scritte più di quante te ne ho date( dice lei con la voce bassa)..
A: eh,cosa che non ho capito?
R: vai a prenderti il caffè che te lo spiego dopo ...
finito il momento molto imbarazzante per lei ... continua la ricerca nei ricordi.
stavolta però è lui a dire: aspettami non continuare senza di me. sia mai c'è qualche alta lettera indirizzata a me...
R: puoi stare tranquillo che le altre sono nascoste bene,quasi introvabili.
A: interessante.
R: sto scherzando scemo, dai muoviti che ti aspetto.
A:tanto non te lo dico cosa ci stava scritto nella lettera...
R: ma perchè ?
A: perchè è una cosa mia personale.
R: non è giusto però..
A: ti faccio leggere la lettera ad una sola condizione.
R: vale a dire ?
A: devi dirmi dove stanno le altre lettere .
R: io non mi ricordo cosa c'è scritto in questa lettera che ti ho dato , secondo te mi ricordo dove ho nascosto le altre?
A: allora non se ne fa niente...
R: ma sei stronzo... perchè devi fare così.
A: ma io voglio sapere perchè tutta questa curiosità ,quando sei stata tu a chiedermi di leggerla in tua assenza .
R: si ma io l'ho detto perchè mi imbarazzavo ...
A: e mo che vuoi ?
R:  voglio sapere che c'è scritto nella lettera.(ride)
A: ancora con sta storia (ride)
R: facciamo così ... tu mi dai la lettera e mentre io la leggo tu vai giù , così a me non sale l’ansia .
A: ok ok ... io ho capito che tu non mi lasci in pace fin quando io non ti faccio leggere la lettera ... quindi dobbiamo trovare un compromesso .
R: che compromesso ?
A: ho un’idea. Ecco qua , tieni la lettera ... leggi.
Lei prende la lettera in mano , guarda lui intensamente ...
R: bhe che fai qui ?
A: aspetto che leggi .
R: ma...
A: leggi e muoviti.
R: vabbè ... preferisco non sapere cosa c’è scritto .
A: addirittura... siamo a queste condizioni ?
R: che ci posso fare, è più forte di me .
A: facciamo così ... io fino a mo ho giocato , ma non riesco a vederti così ansiosa ... siediti qua che te la leggo io la lettera .
R: davvero lo faresti ?
A: si ... dammi qua. Sei pronta , inizio...
R: vai ...
A: allora la lettera dice...
Sai cosa sei? Sei una di quelle persone che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo. Tu sei il mio regalo. Il più bello di tutti . Il più prezioso di tutti. Il più importante di tutti .
Lei ascolta attentamente con la testa abbassata. Lui si ferma un attimo , la guarda e con tono scherzoso dice : poi continua con una piccola bugia (ride)
R: cioè ?
A: ascolta che continuo ...
E, per questo non ti lascerò mai mai mai mai . Non voglio dirti “non vivo senza te” perché non è vero ... ma se ci penso mi chiedo: come vivevo prima di conoscerti , cosa facevo ? Una sola risposta sono riuscita a darmi a queste mie domande. Io prima di conoscerti c’ero , ma non vivevo. Adesso si, ed è solo grazie a te . E se tu mi abbandoni io non so cosa fare . Perché io mi sono abituata a te , alla tua presenza nella mia vita . Mi sono abituata alle tue gelosie non dimostrate, perché io lo vedo quando sei geloso marcio, non mi parli , fai il vago , quando io ti guardo tu rispondi : che c’è ? Ed io per orgoglio faccio finta di niente , però confesso che ci sto male quando fai così, perché sono consapevole che stai così per me . Non sono brava a dirti le cose in faccia , per questo motivo ho deciso di scriverti questa lettera . Concludo dicendoti che tu sei tutta la mia vita, e che ti amo da morire .
Lui mentre la legge a lei si emoziona un po’ ...
R: bhe ... non so che dire.
A: non devi dire niente ... ora ti faccio solo una domanda , se tu vuoi puoi rispondere altrimenti per me non cambia niente .
R: dimmi ...
A: le pensi ancora queste cose ?
R: si!
A: ok ...
R: non c’è una sola bugia in quella lettera ...
A: una forse si ma ti è sfuggita .
R: ti ho lasciato fisicamente ma mai con la testa e con il cuore . Quindi quella non è una bugia . Ora per favore sempre se non chiedo molto , posso avere un bacio ?
Lui la guarda... prende tempo , poi si siede accanto a lei , prima di baciarla gli prende il viso tra le mani e con la voce spezzata dall’emozione gli dice: io ti amo più della mia stessa vita. Ti prometto che non ti lascerò mai , cascasse il mondo .
Poi la stringe a se. Lo fa con tutta la sua forza ... lei si lascia andare ad un pianto liberatorio , non lo molla più... dopo tutte queste emozioni aveva proprio bisogno di un abbraccio così.
R: chiudi gli occhi e dammi la mano .
A: che fai ?
R: mentre tu stavi giù io non sono stata con le mani in mano ... ho cercato in quella scatola ed ho trovato queste ...
A: i nostri primi anelli , quelli che abbiamo usato per il matrimonio nella grotta ?
R: vanno ancora bene ...
A: quanto è passato ...
R: tanto ... ma l’importante è che siamo ancora qua .
A: proprio come fa la canzone di Vasco ...
R: eh già ... eh Col cuore che batte più forte.
A: molto più forte ...
R: si amore ...
Si baciano appassionatamente.
Be continued

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora