magici momenti.

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Continuarono a non trovare la forza di guardarsi, e allora chiusero gli occhi, perché prima dovevano dirsi ciò che non si erano confessati in quei due giorni...

Io che amo solo te.

Avevano di nuovo vent'anni. Non esistevano più i chili di troppo, le capsule in bocca, i muscoli meno tonici, le prime macchie sulla pelle.

Albano prese il viso di Romina  con le mani e lo avvicinò al suo e la iniziò a baciare ... nessuno dei due sembrava avere fretta.

Ad Albano stava salendo l'eccitazione, ma non voleva che quella magia finisse.

Allora provava a tergiversare, cercando di non fare scivolare le mani più giù del viso.

Ma l'istinto ebbe il sopravvento e le mani non riuscirono più a stare ferme.

Scesero lentamente sul collo, e provarono a intrufolarsi sotto il vestito.
Ma Romina  lo fermò.

R: Non vorrai mica fare queste cose in macchina, albá? Ma pi ci m'è pegghiet?

Provò ad aggredirlo solo perché si sentiva completamente persa, ma restò attaccata al sedile.

A: Scusami  è che credevo...>>>

R: Siamo qui per chiarirci, no?

A: SL...

R: E allora continua a chiarirmi..

Fu il "la" che le sarebbe stato fatale. 

Albano le prese il vestito, lo abbassò e la cosparse di baci come se non avessero fine.

Ma Romina per quanto avesse dimenticato molte cose, non lo aveva ancora perdonato del tutto.

Per cui lo fermò

spalancò la portiera e scese a fare quattro passi in mezzo a quella terra che li aveva divisi anni fa ...

Lui rimase un po' spiazzato ma non si fece prendere dalla paura.

Era li e non gli sarebbe scappata.

Romina si allontanava solo per essere inseguita.

Lui le andò dietro fino al loro ulivo preferito.

Visti da lontano, sembravano due sposi che mimano le scene per un filmino prematrimoniale.

Ma quello non era un film. Era la vita.

Albano la prese e la baciò...
Per un po' restarono così, appoggiati a quel grande albero, a vedere all'orizzonte che ne sarebbe stato di loro.

Non  riuscivavamo staccarsi...

R: non credi che un po' il nostro tempo sia finito?

A: io credo che ancora di tempo ne abbiamo da vendere ...

Fu in quel momento che Romina non ebbe più dubbi e si lasciò  andare alla sua felicità .

R: Vieni qui, amore mio gli disse

avvicinandolo a sé.

Ma Albano non poteva lasciare che fosse Lei a  condurre le danze.

Si stacco da lei per prendere la rincorsa prima dell'assalto finale...

E Romina  fu sua, incondizionatamente.

Il suo sesso già duro non aveva più nessuna fretta.
Stava li ad aspettare il paradiso e intanto si godeva l'attesa con quella che era sempre stata l'arma segreta di Albano a letto: la generosità.

Quando lo faceva, dava tutto, come se fosse l'ultima volta che faceva l'amore.

E finalmente fu dentro di lei.

Continuo romanzo Albano e Romina 20 anni dopo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora