Quella notte mi addormentai presto e mi risvegliai solo la mattina dopo alle dieci. Ero stanco, lo ero fisicamente e mentalmente e solo respirare l'aria che circolava dentro quel posto mi faceva ricordare quanto fosse stata sbagliata la decisione che avevo preso mesi prima.
Mi tirai su a forza e notai che Pansy e Hermione erano in camera ancora impegnate in un sonno profondo. Io feci per alzarmi e andare in bagno ma la porta si aprì lentamente rivelando la figura di Draco già stretto nel suo completo nero.
Che ci faceva lì? Di solito mi faceva sempre chiamare, lui non era solito entrare nei nostri dormitori.
«Buongiorno» mi salutò «È strano che io sia qui lo so ma volevo chiamarti personalmente» mi disse.
«È successo qualcosa?» gli chiesi.
«No» scosse la testa «È presto e ancora dormono tutti, mi segui in ufficio?»
Era incredibile come quel ragazzo fosse in grado di eccitarsi anche da appena sveglio.
«E visto che ci siamo, potresti restituirmi la mia camicia? L'ho pagata una fortuna» si poggiò allo stipite della porta e io annuii.
Mi alzai in silenzio e aprii l'armadio tirando fuori la camicia del biondo piegata perfettamente senza una sola piega. Glie la restituii.
«Grazie» sorrise «Ti aspetto di là» e sparì dietro la parete.
Io sospirai e senza nemmeno degnarmi di sistemarmi, uscii dal dormitorio chiudendomi la porta alle spalle.
Percorsi la stessa strada che aveva fatto lui pochi istanti prima fino a raggiungerlo in ufficio dove lo trovai seduto dietro la scrivania intento a scrivere qualcosa su un foglio.
Entrai e chiusi la porta segnalandogli la mia presenza, lui alzò lo sguardo, posò la penna e venne verso di me.
«Ieri sera mi sei mancato» mi disse sperando di scatenare qualche reazione positiva in me ma l'unica cosa che riuscii a fare fu guardarlo senza proferire una sola parola «Potresti anche aprire quella bocca e dirmi qualcosa» mi rimproverò poi.
«Scusa» fu l'unica cosa che riuscii a farmi uscire dalla bocca.
Draco sbuffò pesantemente «Mi dici cosa cazzo ti succede?» sbottò.
«Mi sono appena svegliato Draco, che cazzo» sbottai anche io «Scusa se non tutti sono eccitati come te alle dieci di mattina» sputai e lui sgranò gli occhi. Forse avevo esagerato un po' troppo.
«Abbassa la voce, Harry» serrò la mascella «Ancora non sei nelle condizioni per rispondermi in quel modo, capito?» e io sospirai «E adesso, se non ti dispiace, ho una fottuta erezione da soddisfare perché sei tremendamente eccitante quando alzi la voce»
Quello non sarebbe dovuto accadere. Avevo sperato fino alla fine che urlandogli contro potesse in qualche modo fargli capire che non era ancora il momento di scopare e invece lo avevo solo fatto eccitare.
Mi posizionò le mani sui fianchi e lentamente scese fino alle natiche, io non dissi nulla e semplicemente lo lasciai fare nonostante i brividi che mi stavano percorrendo lungo tutto il corpo. Volevo fermarlo, dirgli di non toccarmi e supplicarlo di mandarmi via da lì ma non lo feci, sopportai e basta.
Mi fece sdraiare sul letto e io stavo sperando con tutto il mio cuore che quel materasso mi risucchiasse facendomi scomparire ma non accadde: le sue mani pallide scivolarono sotto la mia maglia entrando in contatto con la mi pelle e un debole respiro uscì dalle mia labbra. Quando me la tolse un brivido di freddo si scontrò con il mio corpo e immediatamente scese fino ai pantaloni.
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Sex Brothel - Drarry
Fanfiction⚠️AVVERTENZE: in questa storia sono presenti scene di sesso 𝒆𝒔𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒐, contiene 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 (sessuale, fisica e psicologica) e non è assolutamente consigliato leggere a un pubblico sensibile. Puoi allontanare ciò che ti fa paura anche...