La mattina dopo, la porta sbatté violentemente sul muro riuscendo anche a scheggiarlo. Ginny si svegliò di soprassalto e io, ancora accoccolato al suo petto, spostai il viso fino ad affondarlo nel cuscino sperando che il rumore che avevo sentito si attutisse improvvisamente ma non fu così.
«Harry!» tuonò la voce e io mugolai «Harry, alzati!» alzò il tono e io sbuffai pesantemente infastidito da quella situazione.
«Dopo» borbottai e girandomi fino a dargli le spalle.
«No, adesso!» mi prese da un braccio per farmi girare e io aprii gli occhi pian piano davanti quel gesto.
«Che cazzo, Draco!» sbottai alzandomi fino a mettermi seduto «Potresti anche essere più delicato!»
Lui serrò la mascella e mi lanciò una bustina di plastica - una di quella per gli alimenti - con dentro un preservativo interamente sporco di sangue. Presi la bustina per osservarlo meglio e anche Ginny lo fece, che diavolo doveva significare?
«È dell'uomo che ti ha scopato ieri» disse duramente.
«Quale dei tre?» alzai un sopracciglio.
«L'ultimo» specificò e improvvisamente mi ritornò in mente la scena di lui che si affrettava ad uscire da quella stanza ancora nudo e senza vestiti. A quel punto capii «Che è successo?»
«Non lo so, non è roba mia» feci per restituirgli la busta ma le sue pupille si restrinsero dalla rabbia e si avvicinò con il viso a me.
«È roba tua» ringhiò.
«No, non lo è» insistetti.
«E allora di chi mai dovrebbe essere? Vi ho visti entrare in stanza ieri, so che è stato con te» sputò e io mi zittii improvvisamente, avevo le mani legate.
«E anche se fosse?» gli chiesi «Tanto non ti importa, no?»
«È roba tua?» mi chiese di nuovo imperterrito e io sospirai annuendo piano mentre abbassavo lo sguardo. Lui si alzò e mi tolse dalle mani la busta che mi aveva dato «È aumentato?»
«Un po'» soffiai.
«Ti avevo detto che non avresti dovuto mentirmi» mi ricordò.
«E tu lo sapevi che sarebbe successo prima o poi, conoscevi le condizioni» gli ricordai anche io.
«Non erano così gravi» cercò di difendersi e io decisi di non mandare avanti quella conversazione, avrebbe trovato qualsiasi scusa pur di difendersi.
«Non gli farai niente, vero?» cercai conferma in quello che lui sapeva bene, il mio punto debole, quello che aveva usato per minacciarmi.
«Non dovevi mentirmi e mi hai mentito, dovevi smetterla di rispondermi in questo modo e continui a farlo. La situazione non sta migliorando» mi fece notare e i miei occhi divennero improvvisamente lucidi, il pensiero che potesse fargli del male mi tormentava e non me lo sarei mai perdonato se gli fosse successo qualcosa a causa mia «Ma dovresti iniziare a non preoccupartene più, pensa come starebbe bene con un'altra famiglia. Con una madre viva e un padre presente. Potrebbe crescere meglio e quelle persone potrebbero dargli tutto quello che ha sempre voluto» si avvicinò di nuovo a me e io alzai la testa di scatto per guardarlo negli occhi, stavolta fu il mio turno di serrare la mascella.
«Non ci provare» ringhiai «Non lo manderai in adozione anche perché io non firmerò niente che lo permetta, scordatelo»
«Non ho bisogno della tua firma» scosse la testa «Momentaneamente il tutore legale di tuo figlio è tua madre e indovina? È d'accordo con me» sorrise fiero e il mio respiro si bloccò per un attimo.
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Sex Brothel - Drarry
Fanfiction⚠️AVVERTENZE: in questa storia sono presenti scene di sesso 𝒆𝒔𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒐, contiene 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 (sessuale, fisica e psicologica) e non è assolutamente consigliato leggere a un pubblico sensibile. Puoi allontanare ciò che ti fa paura anche...