La mattina dopo mi svegliai consapevole del fatto che Draco si fosse già alzato per raggiungere il suo ufficio e infatti così fu. La serranda era stata aperta e la porta chiusa a chiave come la prima volta.
Mi infilai una felpa a causa della bassa temperatura che c'era lì dentro e mi infilai un paio di pantaloni più pesanti di quelli che indossavo solitamente. Ero di nuovo solo e senza nulla che potesse aiutarmi a passare tutto quel tempo.
Mi stesi di nuovo sul letto e posai il mio sguardo fuori da quella finestra, la pioggia aveva cominciato a scendere lenta e io pensai non ci potesse essere nulla di più rilassante del rumore della pioggia che batteva insistente sui vetri e sull'asfalto.
Quella quiete però venne interrotta dall'apertura della porta che rivelò immediatamente la figura di Draco con un vassoio fra le mani che poggiò sulla scrivania. Accostò la porta e venne verso di me che non mi mossi dalla mia posizione.
«Non pensavo di trovarti sveglio» ammise «Sono le nove»
«E io non pensavo saresti venuto a portarmi la colazione» risposi decidendomi finalmente ad alzarmi per mettermi seduto.
«Non porto io le colazioni in giro per le stanze» disse «Lo faccio solo con te»
Ero tentato dal rispondergli con qualcosa che lo attaccasse ma non lo feci, decisi di serrare la bocca e tenere a bada la lingua. Distolsi lo sguardo non rispondendo alla sua affermazione per evitare di creare qualche casino.
«Hai già due clienti per stasera» mi annunciò poi.
«Non vedevo l'ora» ironizzai nervoso non riuscendo a trattenermi quella volta; che maledetto brutto vizio che avevo.
«Hai sentito dolore ieri?» mi chiese decidendo non fosse il caso di rispondermi e io mi affrettai a scuotere la testa in segno di negazione mentendo spudoratamente «Sicuro?»
«Va tutto bene» soffiai guardandolo «Non mi fa male» mentii ancora e lui sospirò arreso, sapeva non gli avrei detto la verità. Calò per qualche secondo il silenzio e ne approfittai per posare lo sguardo sul vassoio dove c'erano due spremute, due cornetti, due mele e due bottigliette d'acqua. Aggrottai la fronte e riposai lo sguardo su di lui «Perché ci sono due cose di tutto?» mi alzai dal letto per avvicinarmi alla scrivania ma la mia attenzione venne catturata da un secondo letto posto vicino al muro, ma quando diavolo l'avevano messo? «E il letto?» chiesi ancora «Draco, che sta succedendo?» mi girai verso di lui.
«Oh che sbadato, mi sono dimenticato di questa piccola cosa» si alzò anche lui dal letto per raggiungermi «Da oggi avrai compagnia» sorrise ampiamente.
Io sgranai gli occhi incredulo «Scusami?!» credevo di aver sentito male.
«È come te» disse «È sfacciata e non rispetta le regole, vi farà bene stare insieme» io alzai un sopracciglio non convinto di quello che stesse dicendo e in quel momento la porta si aprì rivelando la ragazza rossa conosciuta pochi giorni prima: Ginny con uno spacco sul labbro e uno zigomo livido.
I nostri occhi si incrociarono e fui così felice della scelta che Draco aveva fatto.
«Che le hai fatto?» azzardai a chiedergli ma lui non rispose, mi dedicò un mezzo sorriso e si avvicinò alla porta pronto ad uscire.
«Divertitevi» disse e uscì sbattendola e chiudendola successivamente a chiave.
Velocemente mi avvicinai a lei e notai che gli occhi chiari erano lucidi e le mani legate in un paio di manette di metallo. Come diavolo glie l'avrei tolte?
«Mio dio» sussurrai «Io non..non so come aprirle» ammisi.
«Serve qualcosa di fino e appuntito, tipo una forcina» mi disse e io alzai lo sguardo verso di lei.
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Sex Brothel - Drarry
Fanfiction⚠️AVVERTENZE: in questa storia sono presenti scene di sesso 𝒆𝒔𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒐, contiene 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 (sessuale, fisica e psicologica) e non è assolutamente consigliato leggere a un pubblico sensibile. Puoi allontanare ciò che ti fa paura anche...