Chapter 37 - Fist Time

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«Io..non so se potrò mai innamorarmi di te» soffiai, gli occhi mi erano diventati improvvisamente lucidi «Tutto quello che mi hai fatto e continui a farmi..» scossi la testa piano distogliendo lo sguardo «..è troppo per me, capisci?»

Lui annuì distogliendo lo sguardo e puntandolo fuori dal finestrino.

«Non pretendo tu lo faccia, io ancora non l'ho fatto quindi..va bene così»

«Se dovessi farlo me lo dirai?» gli domandai ricevendo solo un rapido sguardo che mi fece ben intendere la risposta. Non lo avrebbe fatto.

Il silenzio calò ancora, il mio sguardo puntato sulle mie mani e il suo fuori dal finestrino. Poi parlai di nuovo.

«Posso guidare io?» chiesi piano alzando lo sguardo verso di lui che dopo qualche secondo di esitazione annuì scendendo dall'auto.

Io feci un mezzo sorriso vittorioso e scesi anche io andando dalla parte del guidatore, entrai sedendomi. Chiudemmo entrambi gli sportelli.

«Non ci credo te lo abbia lasciato fare davvero» ridacchiò il biondo e lo feci anche io. Risi.

«Non provare a scaricare la colpa a me stavolta» gli dissi e lui scosse la testa ridendo.

Uscii da quel campo e mi rimisi in strada per dirigermi verso il bordello, era quasi ora di pranzo e io stavo morendo dalla fame.

«Potrei chiederti di fermarci a mangiare qualcosa ma mi voglio tenere stretto l'opportunità per domani» sembrò leggermi nel pensiero quando disse questo ma aggrottai la fronte. Che giorno sarebbe dovuto essere domani?

«Che giorno è domani?» chiesi e lui mi guardò.

«È il tuo compleanno e voglio assolutamente portarti a pranzo o cena fuori» mi disse e io sgranai gli occhi.

«Ma domani è domenica, il bordello sarà pieno» gli dissi.

«Ho pensato anche a quello, non preoccuparti» rispose «Voglio sia una bella giornata per te»

«E a cosa devo questo pensiero così nobile?» lo preso in giro e lui si morse il labbro.

«Prendilo come un modo per ringraziarti per tutte le belle scopate che mi fai fare» sussurrò provocandomi e facendomi mordere il labbro inferiore.

«Forse dovrei fartele fare più spesso» gli lanciai uno sguardo e lui fece un mezzo sorriso provocatorio.

Parcheggiai quando fui davanti il bordello e spensi la macchina.

«Come vedi sei vivo ed è viva anche la tua macchina» decretai «Non sono così male come pensi»

«Oh, ma non l'ho mai pensato» ridacchiò allungandosi verso di me, mi prese il mento con due dita.

Non dissi nulla, semplicemente mi avvicinai facendo combaciare le nostre labbra. Fummo però costretti a staccarci quasi subito, eravamo fuori il bordello e avrebbe potuto vederci chiunque.

«Se ti sbrighi a scendere, potrei baciarti meglio di così» sussurrò e io non me lo feci ripetere.

Scesi dall'auto e scese anche lui. Uno affianco all'altro entrammo e cazzo, forse non avremmo dovuto farlo.

Trovammo Ginny che dava le spalle al bancone puntando non una ma ben due pistole a Ryan e Adam che stavano facendo lo stesso.

«Che cazzo sta succedendo qui?!» urlò Draco lasciandosi chiudere la porta alle spalle.

«Questa ragazzina insolente non ci ascolta» ringhiò Adam non distogliendo lo sguardo dalla ragazza.

«Ginny» soffiai spostandomi di lato per farmi vedere «Posala e vieni qui»

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora