Aprì lo sportello e mi prese per mano per aiutarmi a scendere dall'auto. La chiuse e piano ci dirigemmo verso l'entrata dove la porta si aprì solo grazie all'inserimento di un pin che mi sembrò contenesse solo quattro cifre.
Appena dentro, si chiuse la porta alle spalle e ci avvicinammo alle scale dove - purtroppo per lui - non riuscivo nemmeno ad immaginare come fossero posizionate. Quando capì, sospirò e si decise a fare l'ultima cosa che mi sarei mai aspettato.
Mi prese in braccio facendomi avvolgere le gambe intorno alla sua vita e io allacciai le braccia intorno al suo collo dove ci poggiai la testa.
In pochi istanti, il mio corpo si poggiò con una superficie morbida e lasciai che il biondo mi togliesse scarpe e pantaloni per farmi stare più comodo.
Mi sistemai mettendomi sotto le coperte e poco dopo sentii l'altro lato del letto abbassarsi segno che si era sdraiato anche lui e quando lo sentii vicino al mio corpo, la mia bocca si aprii senza che potessi controllarla.
«Promettimi che non mi toccherai» soffiai «Non ti approfitterai» sussurrai.
«Cosa?» sussurrò «Ma che dici, Harry?»
«Solo..non voglio che ricapiti» blaterai.
«Io..non capisco» soffiò.
Io scossi la testa piano e chiusi gli occhi.
«Promettimi solo che non lo farai»
«Non lo farò» soffiò «Posso..posso sapere se è successo al bordello?» e io scossi la testa di nuovo.
«A una festa scolastica, avevo forse sedici anni» ebbi la forza di dire, non capivo nulla in quel momento ma le sue domande erano chiare e stavo facendo di tutto per dargli delle risposte simili «Era la prima volta» aggiunsi pochi secondi dopo.
«Mi dispiace» sussurrò passandomi una mano fra i capelli per accarezzarmi la testa.
Il silenzio calò per un attimo nel quale si sentivano solo i nostri respiri regolari. E poi parlai. Di nuovo.
«Draco» lo chiamai.
«Mh?»
«Ti ricordi quella conversazione sull'amore che abbiamo fatto?» mugolai.
Lui sospirò «Sì» confermò.
«Sarebbe bello essere quella persona» soffiai «Quella di cui ti innamoreresti»
Lui si zittì ma in compenso si avvicinò fino a circondarmi la vita con il braccio libero mentre la mano precedentemente ferma fra i miei capelli si spostò fino alla mia mano: me la prese facendo intrecciare le nostre dita e in quel momento mi addormentai.
Stretto fra le sue braccia e il suo calore ad avvolgermi. Non avrei voluto di più.
*
I raggi del sole filtravano dalla finestra battendo insistentemente sulle mie palpebre chiuse, un braccio mi circondava la vita mentre una mano mi teneva la mia come a non volerla far fuggire.
Lentamente aprii gli occhi e un dolore lancinante alla testa mi colpii facendomi dipingere sul volto un'espressione dolorante, mugolai.
«Buongiorno» mi sussurrò una voce dietro di me che io collegai come quella di Draco. Lentamente mi girai facendo incrociare i nostri occhi.
«Buongiorno» borbottai ancora per metà confuso.
«Ti fa male la testa?» mi chiese ed io annuii «Ci sei andato giù pesante ieri sera» e io aprii bocca facendo per rispondere ma un conato di vomito mi colpii all'istante obbligandomi ad alzarmi per dirigermi verso il bagno che fortunatamente trovai subito.
STAI LEGGENDO
Sex Brothel - Drarry
Fanfiction⚠️AVVERTENZE: in questa storia sono presenti scene di sesso 𝒆𝒔𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒐, contiene 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 (sessuale, fisica e psicologica) e non è assolutamente consigliato leggere a un pubblico sensibile. Puoi allontanare ciò che ti fa paura anche...