Chapter 36 - The Only Person..

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«Torno presto piccolino, te lo prometto» mugolai abbassandomi alla sua altezza per accoglierlo fra le mie braccia. Mi abbracciò dolcemente poggiando la testa sulla mia spalla e io ne approfittai per passare una mano fra i suoi capelli.

Quando mi staccai, gli lasciai un bacio sulla guancia prima di alzarmi e dedicare un mezzo sorriso a Scorpius che lo ricambiò dolcemente.
Uscii da lì seguito da Draco che si chiuse il portone alle spalle.

Salimmo in macchina e appena il biondo partì, si affrettò a poggiarmi una mano sulla coscia. Lo faceva ogni volta, era come un gesto automatico che non riusciva a controllare.

Lo lasciai fare e poggiai la testa al finestrino chiudendo gli occhi per un attimo: non mi ricordavo molto della serata precedente eppure sapevo mi mancasse un pezzo. La testa ancora mi faceva male e mi sentivo abbastanza stordito, forse mi sarebbe servita qualche ora in più per riprendermi.

Quando aprii gli occhi, notai che la strada che aveva preso non era quella diretta al bordello ma aveva svoltato per una stradina stretta e sterrata. Mi guardai intorno e non vidi nulla se non verde e terra.

«Che cazzo Draco, se volevi uccidermi bastava dirlo e ci avrei pensato da solo» ironizzai guardandolo e lui ridacchiò prima di scendere dalla macchina e invitandomi a fare lo stesso.

Scesi e mi affiancai a lui per vedere cosa avesse in mente e non ci mettemmo molto prima di raggiungere il centro di un bosco dove erano posti una serie di bersagli colorati di celeste, rosso e giallo.

«Ma che..», mi fece bloccare appena mi mise davanti la sua pistola, me la porse e io aggrottai la fronte confuso.

«Voglio vedere quanto sei fortunato» mi disse e io roteai gli occhi al cielo scocciato. Afferrai l'arma e la caricai sparando e colpendo la parte più esterna dal bersaglio.

«Vedi? Era fortuna» risposi porgendogliela ma lui non la prese, si avvicinò a me.

«Non fare il testa di cazzo, concentrati e spara» mi spronò e io sospirai.

Caricai di nuovo l'arma e cercai di prendere la mira sparando di nuovo. Nulla. Fuori.

Lui sospirò e guardò prima il bersaglio, poi la pistola e infine me.

«Riprova» mi incitò e io ci riprovai ma fallendo di nuovo.

«Smettila Draco, è stata solo fortuna» gli dissi di nuovo ma lui serrò la mascella imperterrito.

«Non può essere stata fortuna» scosse la testa «Anche non volendo, quella telecamera non l'avresti mai centrata» continuò.

«E sentiamo, cosa hai intenzione di fare?» alzai un sopracciglio e lui sembrò pensarci per un attimo prima di rispondere.

Si avvicinò a me e poggiò le labbra vicino al mio orecchio.

«Sai, pensavo..» sussurrò «..quanto sarebbe delusa tua madre se sapesse quello che hai fatto?» iniziò e io mi raggelai improvvisamente «Di quello che stai facendo passare a tuo figlio, di aver messo incinta una ragazza di cui non ti stai minimamente preoccupando e di aver preferito un posto come il bordello a casa tua?» il tono era freddo, duro e io stavo iniziando ad arrabbiarmi; strinsi la presa sull'arma «Quando crescerà, come reagirà tuo figlio appena scoprirà cosa facevi? Come ti difenderai? Ti odierà a morte e tu non potrai fare nulla per riprendertelo, si costruirà una vita senza di te e renderà tutti i sacrifici vani perché non vorrà più vederti e-..», sparai.

Uno sparo secco e deciso riempì il silenzio di quel bosco. Stavolta avevo fatto centro.

Draco si tolse da dietro di me e fece un mezzo sorriso soddisfatto.

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora