Chapter 8 - Leak

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«..stagli lontano, non guardarlo nemmeno» sentii solo questo uscire dalla bocca del biondo e poi «Con questi siamo apposto» e gli porse una mazzetta di soldi, non sapevo nemmeno immaginare quanti fossero ma erano troppi. Veramente troppi.

«Grazie Draco e scusa ma non ci ho visto più, avrei dovuto avvertirti» parlò l'uomo.

«Sei fortunato solo perché siamo amici da tanto, un altro stava già sotto terra» gli rispose duramente Draco.

«Lui non ti ha detto nulla?» svagò.

«No» scosse la testa «È strano, distaccato e la sera dopo che è successo mi ha supplicato di lasciarlo stare perché non aveva voglia di fare nulla. Ieri mattina ha provato anche a licenziarsi» raccontò e solo in quel momento capii di chi stessero parlando.

Mi tolsi da davanti la porta indietreggiando leggermente come se stesse per entrare una creatura spaventosa; gli occhi erano colmi di lacrime e il respiro mi stava diventando irregolare.
Quei soldi erano per me, ci aveva pagato il silenzio di quell'uomo e ci aveva infangato tutto quello che era successo.

Mi poggiai alla scrivania e cercai di riprendere un minimo coscienza, non volevo che entrasse da lì e mi vedesse in quelle condizioni. Non volevo dargli la soddisfazione di vedermi stare male per qualcosa che lui aveva deciso di coprire.

Mi asciugai le lacrime e tirai su con il naso prima di vederlo entrare e chiudersi la porta alle spalle.

«Scusami, dovevo finire una cosa» mi disse e io annuii impercettibilmente.

Feci di tutto per trattenermi ma non ce la feci. Una lacrima mi rigò il viso senza che potessi controllarlo e alzai il viso verso di lui.

«Ti odio così tanto» sussurrai «Ti odio da morire» continuai «Quando è successo non ho detto niente a nessuno per evitare che si scatenasse qualche casino, Pansy e Hermione erano preoccupate ma ugualmente non dissi nulla inventandomi una scusa per nascondere l'evidenza. E poi tu, avrei voluto dirtelo ma ho pensato che sarebbe stato meglio stare zitto. Non volevo ti arrabbiassi e non volevo uccidessi qualcuno, avrei solo resistito perché tanto mi sarebbe passato. Non mi faccio un sonno tranquillo da tre giorni, me lo sento continuamente addosso e ho la sensazione che il mondo mi stia schiacciando pian piano e tu, piuttosto di fare qualcosa, lo paghi per farlo stare zitto infangando tutto» ebbi il coraggio di dire, il viso era colmo di lacrime e le guance si erano arrossate «Sei fortunato in questo sai? Il tuo lavoro qui è solo prenderti i soldi che ti facciamo guadagnare noi ma tu non ti sporchi mai le mani, lo fai sempre fare agli altri al posto tuo» continuai «Ma sai qual è la cosa che mi fa più ribrezzo? Tu sapevi tutto, l'hai saputo dal primo giorno ma non hai fatto niente per farmi superare la cosa. Mi hai scopato sapendo ciò che stavo passando e come mi sentivo, mi hai chiesto così tante volte cosa avessi che per un momento ho pensato davvero ti importasse e invece volevi solo sentirti dire quello che già sapevi e oggi hai tirato fuori non so quanti soldi per non far trapelare la voce» mi scese un'altra lacrima «Quando entri qui dentro devi essere disposto a perdere tutto, compresa la tua dignità. E io l'ho fatto tenendomi però stretto quel poco che mi rimaneva. Tre giorni fa l'ho persa del tutto e mi sento perso, vuoto, impotente. Ma a te non importa, tanto non è la tua e va bene così» conclusi staccandomi dalla scrivania.

«Mi dispiace» fu l'unica cosa che uscì dalla sua bocca «Ma siamo cresciuti insieme e-..»

Lo interruppi «Non mi importa» scossi la testa «Non potevo aspettarmi altro da te» sputai.

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora