Chapter 31 - Finally Happy

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È tutto nella testa. Il sesso dico. È tutto lì.

Sin da giovani ci hanno insegnato che il sesso è alla base di una relazione stabile, che non si può stare con una persona senza praticarlo perché ritenuto impossibile. L'uomo è nato per soddisfare i suoi bisogni sessuali e sarebbe assurdo pensare il contrario.

Ne sono tutti ossessionati e quasi tutti ne hanno dei buoni motivi per lamentarsene. Il sesso condiziona le vite di molte coppie e spesso rovina i rapporti perché non si riesce mai a trovare un equilibrio: c'è chi ne vorrà troppo e chi troppo poco, chi non riesce a farne a meno e chi può vivere anche senza. Il sesso cambia le relazioni, o le migliora o le peggiora, non c'è via di scampo. Spesso è l'unico motivo che spinge due persone a conoscersi, a incontrarsi, l'unica cosa che crea un po' di movimento nella nostra vita noiosa.

Oggi si creano intere relazioni che girano intorno al sesso, spesso non c'è nemmeno bisogno ci sia amore perché bastano le sensazioni che quell'unione di corpi ti da' anche solo esistendo. Nella nostra mente si inscenano mille e mille scenari ogni giorno, miriade di sogni erotici si fanno spazio nella nostra immaginazione e il nostro corpo non vuole altro che realizzarli prima possibile perché ne ha bisogno. Amore e violenza devono equilibrarsi, sono due poli opposti ma che se uniti creano la combo perfetta. L'amore, quando si è dentro una relazione, ci deve essere sempre indipendentemente da tutto e tutti e quando si fa sesso la dolcezza deve essere posta in prima linea.

Ma poi si litiga. Una relazione è fatta anche di questo. Litigio. E in quell'occasione non si fa l'amore, si scopa. È una valvola di sfogo suprema, assoluta, immensa. E questo facevamo io e Draco.
Scopavamo. Scopavamo forte e non c'era niente di più bello.

Le sue mani vagavano per il mio corpo completamente esposto a lui facendomi sussultare ogni volta che si fermavano sulle natiche per stringerle: la sua presa era ferrea, decisa e probabilmente mi aveva lasciato i segni delle dita ma me ne fregai. Andava bene così.

Quella volta impiegò meno del solito a venire, sarà stata la forte eccitazione o il pompino che gli avevo fatto prima di iniziare che però interruppe sul più bello, probabilmente non sarebbe voluto venire in quel modo e mi aveva fatto staccare prima che fosse troppo tardi.

Uscì da me e lasciai che la mia testa affondasse nel cuscino per cercare di riprendere un minimo di fiato.
Piano si avvicinò a me e si stese su un fianco per guardarmi meglio, spostai lo sguardo verso di lui.

«Ho fatto come hai detto, l'ho fatto lasciare lì» mi informò, io distolsi lo sguardo ed annuii quasi impercettibilmente.

«Grazie» soffiai appena facendo in modo e in maniera di trattenere le lacrime.

«Perché hai cambiato idea?» mi chiese poi.

«È meglio così» risposi «Starà meglio»

«Non l'hai nemmeno salutato» mi fece notare e fu lì che quasi scoppiai.

«Smettila Draco, ti prego» soffiai con la voce rotta «Peggiori la situazione»

«Come pretendi di mandarlo in adozione se stai così? Capisci che fare una cosa del genere ti procurerà solo dolore?»

«E quanto dolore procurerò io a lui tenendolo con me?» feci incrociare di nuovo i nostri occhi «Io non ti capisco, un minuto prima mi dici che è la cosa migliore perché non potrò mai crescerlo come dovrei e quello dopo ti metti a qua a cercare di farmi cambiare idea. Hai ottenuto quello che volevi, che cazzo vuoi ancora?!» sbottai.

«Perché Scorpius piange e si lamenta da quando l'hanno portato via, Harry» mi disse, per un momento mi chiesi chi fosse Scorpius ma poi collegai e capii fosse suo figlio, il bambino biondo che avevo visto a casa di Draco piangeva perché James non era più con lui e io mi sentii tremendamente in colpa, non stavo uccidendo solo me con quella decisione ma anche un bambino di appena sette anni «Io non pensavo si sarebbe affezionato ma evidentemente ha più cuore di quello che posso avere io e l'ha fatto. So che potresti fregartene, non hai nessun interesse ad accontentare i capricci di un bambino che non è il tuo ma a casa mia con lui starebbe bene» si alzò dal letto infilandosi i boxer e la camicia «Potresti vederlo ogni volta che vorrai e stare al suo fianco come hai sempre voluto» finì di allacciarsela e si abbassò per recuperare i miei boxer e la mia maglia che mi lanciò invitandomi a mettermela, si infilò i pantaloni con la cinta «Potrà sembrare un atto egoista ma lo faccio per mio figlio, voglio solo che stia bene e cresca meglio di come sono cresciuto io quindi..» si mise la cravatta «..pensaci» si strinse il nodo e io mi infilai la maglia con i boxer come mi aveva indirettamente chiesto, sospirai pesantemente e feci per alzarmi e raggiungerlo ma lui uscì prima che potessi fare qualsiasi cosa.

Sex Brothel - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora