Capitolo 36

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Firenze – 15 Settembre 1851


La stanza nella quale gli artisti pranzavano era arieggiata dalle finestre spalancate, oltre le quali Faustus riusciva a scorgere gli immortali tratti del Duomo. Si perse nei colori bruni della cupola e fu destato dalla voce di uno dei suoi compagni.
"Soddisfatti del pranzo miei cari amici?" chiese uno degli artisti ai propri ospiti.
"Come sempre Francesco...sai, quasi aspetto ogni anno il giorno del tuo compleanno, per poter gustare tutte queste prelibatezze."
"Rifletti su questo aspetto...ricordi ogni anno come se ciascuno d'essi fosse un secondo. Ohh miei cari, sento ormai di esser troppo vecchio e di dover abbandonare le mie voglie giovanili." proferì il festeggiato "L'unico che sembra essere il nemico del tempo inesorabile è Faustus, miei cari. Ci starà forse nascondendo qualche oscuro patto stretto col diavolo, come nelle grandi leggende?" chiese, con evidente intenzione di provocarlo.
Tutti risero e Faustus intuì che quello era il primo momento in cui i dubbi circa la sua natura iniziavano a manifestarsi nelle loro menti.
"Non essere sciocco Francesco, sai bene che io sono il diavolo." e tutti risero a quella battuta.
"Mettendo da parte le risate...noto realmente che non sei cambiato affatto" continuò Francesco "sei tale e quale al primo giorno in cui ti sei presentato nell'accademia." e parve perplesso, come se stesse iniziando a fare qualche collegamento azzardato.
Gli amici guardarono Faustus con più attenzione ed egli parve terribilmente agitato.
"Avanti smettila, cosa vai a pensare," e si alzò "ora perdonatemi ma devo andare...ho una faccenda urgente da sbrigare...ricordate mia sorella? Oggi è arrivata in città ed è da tempo che non ci vediamo. Questa mattina le ho promesso che ci saremmo incontrati a quest'ora."
Dopo quella scusa andò via e, straziato, capì che avrebbe dovuto inseguire una nuova via, mentre i suoi amici, ancora dubbiosi, rammentavano che, nel presentarsi il primo giorno, Faustus disse d'avere solo un fratello e bevvero, per allontanare le conclusioni che si manifestavano.

FaustusWhere stories live. Discover now