Prima parte - Capitolo 1

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Saorge, Francia - 15 Giugno 1821


La notte era mite e silenziosa; le foglie cadute si muovevano appena e tutto pareva avvolto dalla medesima quiete.

In questo silenzio, che non pareva esser vero, due amanti percorrevano a cavallo un sentiero e ridevano dolcemente, senza saperne il motivo. Lui la accompagnava a casa e la ragazza stanca era posata sulla sua spalla.

Non appena furono arrivati ella si sforzò d'aprire del tutto gli occhi, poiché si era quasi assopita. L'amato scese per primo, porgendole la mano e quando furono davanti alla porta della dimora si baciarono, rendendo flebili i timori della notte.

"Erano anni che non mi divertivo così, dovremmo partecipare più spesso a questo genere di eventi, non trovi?" e la guardò teneramente.

"Come darti torto. Rido ancora adesso per Gordon...con un calice di vino in mano si trasforma in pochi attimi in un giullare." e con la mano coprì la bocca ridente.

"Gordon...è veramente un eccentrico quel ragazzo. La sua dote innata credo sia quella di riuscire a condurre discorsi così impegnativi in quello stato, lo invidio quasi." egli disse e la ragazza continuò a ridere, annuendo.

"Ricordi che ha iniziato a criticare i costumi dei nobili? È stato uno scenario paradossale perché lui parlava con gli abiti pregiati addosso ed era circondato dai nostri ricchi mercanti."

Claire rise con più contegno e, dopo aver rimembrato con piacere i lieti episodi della serata, capì a malincuore che era ormai giunta l'ora di separarsi.

Faustus non ne aveva alcuna intenzione e continuava a menzionare eventi, enfatizzando alcuni aspetti di poco rilievo per vederla ancora ridere e starle vicino ma dopo pochi attimi, in cui il povero amante cercava disperatamente nella sua memoria altri avvenimenti da narrare, fu interrotto con garbo.

"Buonanotte Faustus, non dimenticare di passare a prendermi domattina. Cerchiamo di essere puntuali alla Messa, almeno una volta...voglio evitare i loro dannati sguardi curiosi, non ne posso più." lo ammonì la ragazza, sorridendo allo stesso tempo.

"Non temere i loro sguardi Claire, domandano solamente e non hanno mai le risposte che cercano." rispose, soddisfatto più del dovuto delle proprie riflessioni.

"Dimenticavo...avete notizie di Jérôme?" e pareva turbato in volto.

"Jérôme...talvolta quasi dimentico di avere un fratello" gli disse affranta, prendendo una pausa, per poi riprendere nuovamente "...è andato via ancora una volta e non ho neanche idea di dove sia. Io credo ormai d'essermi abituata a questo suo atteggiamento ma i nostri genitori sono in pena per lui; è straziante vederli ogni giorno pendere dalle labbra di chiunque possa avere sue notizie...che sciocco, come fa a vivere con questo peso?" e chinò il capo, con un velo di rabbia offuscata dalla tristezza, mentre l'eco della sua domanda s'insinuava tra gli alberi, che come confidenti silenziosi custodiscono i dubbi di ogni uomo.

Faustus la guardava solamente senza parlare e i due si baciarono un'ultima volta come se quell'atto fosse la fuga dalle loro perplessità e furono vane pure le parole.

FaustusWhere stories live. Discover now