Lasciarono dopo qualche ora la locanda e Faustus la accompagnò a casa; la guardò quasi senza sbattere gli occhi durante tutto il tragitto e quando furono arrivati capì che nessun destino gli avrebbe permesso di vederla ancora se fosse rimasto inerte.
"Adélaïde questa sera è come se lei mi avesse salvato. Sarebbe un onore per me poterla ancora incontrare." e lei parve sbigottita, come se non fosse abituata a ricevere complimenti di tale galanteria.
"Un onore dice? Non credo di aver fatto molto in realtà, ho solo ascoltato quasi per tutto il tempo."
Faustus rise per qualche attimo e proseguì: "Adélaïde nessuno più mi ascolta, nemmeno Benjamin, che ha avuto modo di conoscere suppongo. Io ho solo bisogno di essere ascoltato e lei mi ha offerto questo grande dono."
La ragazza capì che sarebbe stato inutile sminuire le proprie gesta e accettò l'invito, augurandogli una buona notte.
Quando Faustus la vide chiudere la porta già iniziava a sentirne la mancanza, come un ramo privato delle proprie foglie in una calda estate e, mentre continuava a camminare, sentì che la ragione aveva incontrato dopo anni l'amore ed avvertì nel suo animo l'equilibrio a lungo desiderato.
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Faustus
HorrorFrancia, 1821. Il dottor Tanato trova il modo per recidere per sempre il filo che lega l'uomo, sin dal principio, alla sua più grande paura, la Morte.