Capitolo 25

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5 Gennaio 1831


Adélaïde era posata sul letto e guardava con gran soddisfazione il suo ritratto, rischiarato dai raggi del sole nel mezzodì.
Aveva passato la gran parte delle precedenti giornate nella contemplazione di quell'opera, custodita gelosamente, ed il pensiero che a breve avrebbe rivisto l'amato le bastò per rallegrarsi. Si preparò in fretta, per essere puntuale al consueto pranzo e, prima che potesse aprir la porta, notò una lettera adagiata sul pavimento. La prese e, alla vista della sua provenienza, provò una sorta di eccitazione e la lesse con medesimo fermento.


Algojola, Corsica - 1° Gennaio 1831


Carissima Adélaïde,
mai avrei pensato di conoscerti, se così possiamo dire, in circostanze tanto tragiche. Sono stato incaricato di scrivere questa lettera per darti il triste annuncio della morte di tuo padre e di tuo fratello avvenuta due giorni fa, a seguito del naufragio del mercantile che li trasportava.
La sorte non ci ha lasciato nemmeno un sopravvissuto e i corpi dei tuoi cari sono alcuni dei pochi che sono riusciti a recuperare.
Sarebbe inutile provare a consolarti con la distanza che ci separa, ma ci tengo a ringraziarti perché mai riuscii a farlo con tuo padre. Mi ha accolto nella vostra filiale qui, in Corsica, e mi ha accudito come se fosse stato il genitore che mai ho avuto.
Mi sento in colpa a dover menzionare il lavoro dopo le righe inerenti alla loro tragica scomparsa e ti chiedo perdono per questo.
Ti giungano le mie più sentite condoglianze.


James Clark


Dopo aver letto quelle righe mise una mano davanti alla bocca, per soffocare un urlo e, con la flebile ragione che le rimaneva, aprì furiosa la porta e fuggì, diretta verso la sua unica meta.

FaustusWhere stories live. Discover now