Non me ne accorsi subito, stava giocando con una scatoletta rossa con un fiocco bianco. Mi avvicinai lentamente.
Io: possiamo andare!-
Stephan mi guardò lentamente, sorrise, rimasi incantata, era ... Era un angelo.
Stephan: sei stupenda!-
Diventai rossa e voltai il volto per non farmi notare, lui allungo la mano con la scatoletta.
Stephan: sono mesi che ce l'ho e te lo volevo dare, era il mio regalo di compleanno per te, c era anche un peluche e un mazzo di rose, le rose sono morte e il peluche è finito male!-
Io: cosa gli è successo?-
Dissi in una mezza risata mentre prendevo la scatoletta.
Stephan: beh EMI ha un cane molto affettuoso verso i peluche, l'ha sbranato!- disse trattenendo le risate.
Io iniziai a ridere e lui mi fissava, ero rossa.
Stephan: dai aprilo!-
Lo aprii e ci trovai un ciondolo con sopra un acchiappa sogni. Avevo gli occhi emozionati e lui lo notò.
Stephan : so quanto li ami-
Io: G grazie, non dovevi, dio è stupendo-
Lui sorrideva, io non resistevo, l'ho abbracciato come non mai. Lui nascose la sua testa Tra i miei capelli e mi strinse di più a sè. Non avrei mai voluto staccarmi, sarei stata lì le ore. Lasciai la presa e pian piano mi distanziai, lui mi prese la mano.
Stephan: allora mia lady dove vuole andare?-
Io feci una smorfia. Io: non saprei, non c'è un gran che qua attorno, c'è solo il campo da calcio...-
Lui annui. Stephan: andiamo lì.
Ci sedemmo in macchina e andammo al campo. Io scesi prima di lui e mi sedetti sulla mia panchina di corsa. È più di una casa questo posto, lui mi raggiunse e si sedette di fianco a me, avevamo lo sguardo fisso sul campo. Stephan: sei mai stata qua così con un ragazzo?- scossi la testa, quando ero in compagnia qua giocavo a calcio e basta, ci venivo molte volte da sola ma mai in compagnia. Io: sei il primo ragazzo con cui ho questo rapporto.- ho avuto storielle ma da 2 settimane massimo.
Stephan: sei la prima ragazza per cui ho perso così la testa - disse guardandomi. Si avvicinò e si sedette sullo schienale come me. Io: sai quella volta che mi hai visto qua con le mani fasciate?- lui annui
io: non ci parlavamo già più, la mattina precedente Incontrai uno dei ragazzi che mi tormentava alle medie, iniziò a indicarmi mentre parlava al suo amico e rideva, mi venne da piangere ma non potevo farlo davanti a lui, non volevo farlo vincere, mi avvicinai e gli chiedi cos'aveva da ridere, lui mi rispose con un "semplice fai ridere te" lo iniziai a riempire di pugni, mi rovinai tutte le mani e rovinai anche lui"
Lui mi ascoltò con attenzione, avevo paura che dopo questo scappasse ma non fu così, mi abbracciò. Senza accorgermene persi lacrime.
Stephan: sei così fragile, fai Tanto la dura ma io ho paura di romperti in un abbraccio, sei un misto di emozioni, sei un uragano e da un momento all'altro diventa un mare piatto pieno di sfumature. Sei bella a modo tuo, hai un sorriso che fa invidia al mondo, sei bella mente ridi, talmente bella che me ne innamorerei di quella risata. -
Non poteva succedere veramente a me, non avevo parole, mi aveva sbalordito, non riuscivo nemmeno io a capire come mi sentivo, era strano, era una sensazione mai sentita prima, mi sembrava di essere sempre appartenuta a lui, mi sembrava di essere a casa, ero riuscita a confessargli una cosa così grande dopo poco.
Mi alzai lo presi per una mano e lo feci scendere. Lui mi prese per i fianchi e iniziammo a fare gli stupidi, mi prese in braccio e a farmi girare come una bambola. A un certo punto mi abbraccio da dietro, si fermò tutto, si avvicinò a me
Stephan: c'è una canzone che dice "ma lei é forte, lo so che ce la farà. Pure se a volte le sembrerá di scoppiare, lei è più forte" è fatto apposta per te, sei la mia piccola grande guerriera e io sono il tuo cavaliere sempre al tuo fianco-
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10 leoni e una leonessa
FanfictionÈ una storia d'amore all'inverosimile tra una ragazza come altre e il suo idolo. La musica e il calcio si uniranno e per la povera ragazza sarà una combinazione micidiale