Ho paura

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-ore 14-
Emi: amore sveglia sono le 2 ti ho portato i cornetti-
Aprii un occhio poi lo richiusi e gli saltai in braccio ancora mezza addormentata.
Emi: buongiorno principessa-
Disse sorridendo. Lo baciai.
Io: buongiorno mio principe- in quel momento mi ritornò alla mente cos era successo quella notte.
Io: sta notte è successa una cosa, stai calmo ascoltami e non arrabbiarti-
Lui annuii stringendomi più forte.
Io: non riuscivo a dormire così sono andata in balcone a fumare, ero lì e mi ha scritto Stephan dicendo che era nel campo, l'ho visto e sono scesa a parlare, ha iniziato a inventarsi scuse e l'ho mandato a fanculo e sono tornata a casa-
Emi non disse nulla, stette zitto, stringeva i pugni.
Vidi i suoi occhi diventare rossi dalla rabbia, si alzò e tirò un pugno al muro, quando faceva così mi faceva paura.
Uscì in balcone a fumarsi una sigaretta e io lo seguii.
" lo so non dovevo scendere" dissi sentendomi in colpa.
"Tranquilla, non è colpa tua ma quel ragazzo mi ha rotto i coglioni, doveva essere la NOSTRA serata e l'ha rovinata" disse sottolineando il nostra.
"Possiamo rifarci oggi" dissi prendendo il suo viso tra le mani. Mi sorrise, oh quanto amavo quel sorriso. Lui si avvicinò a me e mi baciò con passione.
Entrai e mi andai a cambiare, indossavo dei pantaloncini di jeans con sopra una maglia con disegnata la bandiera del Brasile.
Uscimmo e ci diressimo verso un parco enorme, emis aveva sempre con sè una coperta. La prese e la mise atterra, dopo di che mi prese per i fianchi e mi butto su di lui. Eravamo sdraiati a guardarci negli occhi, continuavamo a baciarci. Stavo veramente bene.
Si fecero le 8, iniziò a diventare scuro, non riuscivo a staccarmi da lui.
"Emi non possiamo stare qua per tutta la notte domani ho scuola" dissi tirandomi su.
"Ti porto però prima in un posto" disse dandomi un bacio e mettendosi in piedi.
Prendemmo la coperta, salimmo in macchina e partimmo verso una destinazione ignota. Dopo 20 minuti arrivammo davanti a dei cancelli enormi, dietro c erano delle cisterne enormi vuote. Emi aveva uno zaino.
Iniziò a salire sopra il cancello.
"Dai vieni" mi incitò con un sorriso malizioso. Scavalcai e iniziammo a correre. Soffermò il suo sguardo su una cisterna enorme e gialla.
"Questa è perfetta" disse prendendo una bomboletta. Iniziò a disegnare. Quasi a fine lavoro sentimmo dei rumori e vidimo una luce.
Aveva disegnato il mio enorme in gigante con un ti amo. Era la cosa più bella che avessi mai ricevuto. Meglio di collane e diamanti. Iniziammo a correre come due pazzi per fuggire dal guardiano. Mi sentivo libera, avevo adrenalina nel sangue, Scavalcammo il cancello, entrammo in macchina e iniziai a ridere. Emi mi guardava divertito.
"Sto vivendo" dissi incredula guardando fuori dal finestrino.
Emi sorrise, lui mi stava facendo ridere. Entrammo in casa e andammo a buttarci sul letto.
Lui stette lì a guardarmi. Accarezzò il mio braccio.
"Ale ..." Disse con un filo di voce
"Si" dissi incitandolo a parlare.
Lui si avvicinò alla mia bocca, mi stringeva i fianchi.
"Dio non mi è mai successo, ho paura a dirlo" disse tutto rosso.
Lo guardai stranito.
"Ti amo" mi sussurò prima di baciarmi.
"Anch io" sussurrai sorridendo tra un bacio e l'altro. Era incredibile cosa mi faceva provare quel ragazzo. Si staccò e mi guardò i fianchi divertito. Lo guardai male.
"Ops" disse ridendo e indicando la mia maglia.
Rimasero le impronte delle due mani sulla maglia, le aveva sporche di vernice.
"Giambelli sei morto! La mia maglia preferita" dissi alzando mi nervosa.
Lui sembrava divertito.
"Se vuoi te la tolgo e poi te la lavo" disse iniziandomi a baciare sfilandomi la maglia.
Lo fermai, ebbene si sono ancora vergine, non che me ne vergogni ma vedevo loro sempre a parlare di ripe che si sono scopate mi metteva un po' di imbarazzo.
"Emi ho paura" dissi abbassando lo sguardo, lui continuava a baciarmi il collo "tranquilla, ci sono io, giuro non ti faccio male" .
Iniziammo a baciarci con più foga, entrammo nel bagno che avevo in camera, accesi l'acqua e ci finimmo sotto, lo fecimo.
Non so come spiegarlo ma è stato magnifico, mi teneva la mano mentre lo facevamo mi dava sicurezza.
Ci addormentammo abbracciati.

-SPAZIO SCRITTRICE-

Ciao belle, spero vi piaccia, scusate per lo schifo di foto ma è mia e ci tengo molto.
Spero vi piaccia, aspetto con ansia dei commenti.
Baci
Alessia

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