Vedo l'amore nei vostri occhi

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- ore 6-
Suona la sveglia.
"Spegni quella cosa o finisce giù dal balcone" dissi urlando mettendo la testa sotto il cuscino.
Martina la spense e mi buttò giù dal letto.
"Muoviti che abbiamo un esame"
Come faceva a essere così arzilla? Come faceva a essere così calma. Ci cambiammo e uscimmo di casa, per le 8 eravamo a scuola.
C'erano Fabio, Cosimo, francesco e Federico, erano venuti ad ascoltare i nostri orali. Mi misero agitazione, avevo la nausea. Guardai il cellulare e vidi che l'ultima connessione di Emiliano fu alle 4:30, sicuramente non sarebbe venuto.
Spensi il cellulare e iniziai a ripassare con Martina .
"Dai ragazze siete delle secchione ce la farete" disse Fabio mentre rideva.
"Sappiate che qualunque cosa succeda ci siamo" disse Federico abbracciando mi.
Uscì da una classe una nostra prof. "prego Martina Entra"
Entrò lei e tutti noi dietro, sapeva nascondere il nervosismo bene, iniziò a parlare, rispondeva tutto giusto.
Finì e ci fecero uscire. Chiamarono quello prima di me e iniziai a tremare.
Avevo bisogno di Emiliano, di un suo abbraccio ma nel corridoio non si vedeva la sua ombra.
Martina e Fabio cercarono di tranquillizzarmi ma era tutto tempo perso.
Si aprì la porta. Uscì il ragazzo prima di me. Iniziai a tremare, i ragazzi cercavano di tranquillizzarmi in tutti i modi ma niente volevo solo Emi, mi chiamarono, tremavo, guardai per un ultima volta il corridoio ma niente. Entrai e mi sedetti davanti alla commissione, dietro di me le sedie erano piene, c'era gente in piedi, Martina era seduta in braccio a Fabio. Era pieno ma la persone più importante non c'era.
Ia prof di italiano stava per chiedere la porta ma sentii una voce urlare "aspetti" era la sua quella di Emi.
Lo vidi entrare con un ragazzo. Lui mi sorrise e io mi calmai un po' poi guardai l'altro ragazzo che mi sorrideva, non poteva essere, cosa ci faceva qua, non poteva essere. Tutti lo guardarono male. Il mio prof di Motoria guardò dietro di me è sorrise. Mi adorava perché seguivo il calcio e come lui ero milanista.
"Conosci El Shaarawy e non mi dici nulla" mi sussurrò mentre la prof si sedeva. Ebbene sì c'era Stephan seduto di fianco a Emiliano, perché c'era lui?
Di fronte a me c'era seduto il commissario: una donna sulla 50 che continuava a sorridermi.
Iniziai a esporre la mia tesina, i prof mi fecero domande e per mia fortuna risposi a tutte. I prof dissero che per loro era a posto, mancava la conferma da parte del commissario e avrei finito tutto.
Mi guardava poi guardava dietro, votai la testa e vidi Emi emozionato sorridermi.
"Una volta avevo un alunno in una scuola in cui lavoravo" disse la presidentessa richiamando la mia attenzione.
"Gli chiesi cosa fosse per lui l'amore, era una testa calda che non faceva che disubbidire e cambiare ragazza, odiava la scuola, odiava avere regole.
Beh lui mi rispose con un -non ho mai amato però sono sicuro che la ragazza che amerò sará quella che mi farà venire a scuola con il sorriso anche se non ho lezione- allora aveva 15 anni ora ne ha 26- disse guardandomi dritta negli occhi, non capivo che voleva dire, corrugai la fronte e lei sorrise.
"Giambelli ti ricordi?" Disse guardando Emi, ora era più chiaro era un suo ex alunno.
Lui si alzò e sorrise "Salve prof."
"Giambelli non hai mai fatto un mio compito ma per favore questo fallo, non deluderla" disse sorridendoci.
"Vedo l'amore nei vostri occhi" continuò la donna.
"Non potrei mai farle del male " disse Emi guardandomi .
"Su dai corri da lui e goditi questi anni" mi disse la donna incitandomi ad alzarmi. Le sorrisi e le sussurrai un grazie e corsi da loro, abbracciai Emi come non mai è uscimmo dalla stanza.
Martina mi guardò, mi prese la mano e iniziammo a correre come due pazze fuori dall'edificio.
"A mai più" urlò Martina chiudendosi la porta dietro di lei.
I ragazzi ci seguirono e appena fummo tutti fuori vennero a farci i complimenti, io e Martina ci tolsimo le divise in mezzo alla strada rimanendo in pantaloncini e canotta.
Era finito tutto era la nostra estate finalmente.
Rimasi abbracciata a Emi per tipo 10 minuti fino a quando Stephan non ci interruppe.
Cosa voleva? Cosa ci faceva qua?

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