Sconosciuto

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Entrai in camera di Martina, stava dormendo come una bambina, mi sedetti di fianco a lei, le accarezzai il viso.
"Non posso tenerti il broncio sei la mia ragione di vita"
Lei era la mia forza, c era sempre stata, mi difendeva sempre e riusciva a strapparmi un sorriso in qualsiasi momento.
"Sapevo che non ci saresti riuscita" aprii un occhio e mi saltò in braccio. Cademmo all'indietro e scoppiamo a ridere come due pazze. Sentii dei passi veloci sulle scale e vidi Fabio e Cosimo entrare "state bene?" Chiese preoccupato Fabio.
"Tutto ok" dissi tirandomi si ma Martina mi fermò e mi tirò a lei. "Vaffanculo mi sono spaventato per nulla" incrociò le braccia Cosimo.
Ci alzammo e Martina prese per un braccio Fabio e lo portò sul letto, iniziò a baciarlo "ok ok meglio che andiamo noi"disse Cosimo prendendomi come un sacco di patate e chiudendo la porta. Ci accovacciamo sul divano a guardare un film. Mi addormentai tra le sue braccia.

-ore 7-
Mi svegliai e notai di essere da sola sul divano, mi tirai su e trovai Cosimo e Fabio a fare colazione, Martina era uscita a comprare le sigarette.
Mi andai a lavare, il getto e acqua era rilassante.
Il viso di Emi continuava ad apparire nei miei pensieri. Scrollai la testa e dopo essermi lavata uscii. Mi vestii velocemente e uscii dal bagno.
Avevo un po' di ansia per quello che poteva dirmi il dottore.
Mi vestii aspettai Martina e andammo in ospedale.
Arrivata la sala d attesa era vuota, c'era solo un ragazzo che avrà avuto la mia età con i genitori. Mi sedetti e iniziai a muovere la gamba nervosamente. "Stai calma che andrà tutto bene " mi sussurò Cosimo. Lo ignorai e continuai a muovere la gamba. Il ragazzo si alzò e venne incontro a me "Ale " disse con un sorriso a 32 denti. "Mattia" mi alzai. "Quando dicevi che avevi problemi più gravi non pensavo a questo " alzai le spalle "te che ci fai qua?" Chiesi cercando di deviare il discorso sulla mia situazione "mio fratello, beh gli hanno trovato la leucemia un anno fa, oggi aveva l ultima visita c'è l ha fatta" disse sorridendo vittorioso.
Si aprii la porta e vidi un bambino di 6 anni uscire "beh se vuoi sfogarti sai dove trovarmi, sono sempre li" disse dandomi un bacio sulla guancia "allora sta sera passo" dissi con un mezzo sorriso. Lui ricambiò "vado ci vediamo stasera " lo salutai e aspettai il dottore che mi chiamasse.
Mi fece sdraiare su un lettino. Iniziai a tremare e il dottore mi sorrise "andrà tutto bene" cercava di convincermi "perderò tutti i capelli dottore?"
"Si Alessia ma ne va per il tuo bene" era così calmo
"E se muoio? C'è sonk ancora giovane non voglio morire" l ansia prese il sopra vento e iniziai a piangere. Mi abbracciò come se mi conoscesse bene "te lo giuro non morirai " disse asciugandomi le guance, annui e continuo a visitarmi.
"Allora devi venire domani mattina, iniziamo la chemio, dovrai fare 3 cicli da 6 sedute per eliminare il tumore al seno, alla fine di questi cicli ti sottoporremo a un intervento finale dove asporteremo il seno destro, c'è la farai si vede che sei forte " avrei perso tutto quello che mi rendeva donna dai capelli al seno. Ero distrutta il mondo mi era caduto addosso. Salutai il dottore e uscii dalla stanza, Martina era più agitata di me, invece Fabio era al telefono "si si ti aggiorno dopo ciao Emi" taglio corto Marra, lasciai perdere e andai ad abbracciare la mia migliore amica, le raccontai cos era successo.
Avevo paura e anche molta

EMIS' POV
Oggi Alessia aveva la visita dal dottore, Fabio non si era fatto paranoie per avvisarmi.
Non lo facevo capire ma ero preoccupato, agiato e avevo tanta paura.
Sono stato un codardo ad abbandonarla ma non avrei sopportato vederla stare male in un ospedale per colpa di una malattia, proprio no, definiremo come volete: senZa palle, opportunista, puttaniere e me lo merito anche di peggio.
Mi alzai dal letto ormai era mezzo giorno, oggi avrei avuto una giornata lunga e pesante, avevo un interstore a Varese ma sicuramente sta sera per rilassarmi mi sarei chiuso in qualche bar a bere.

Alessia' POV
Passai il pomeriggio con Martina come i vecchi tempi.
Avevo deciso di andare al bar di Mattia per lasciare la serata libera ai due piccioncini.
Andai al bar e come Mattia mi vide mi fece un sorrisone.
"Gio prendo una pausa" disse all altro ragazzo, non tanto alto con la cresta e i capelli scuri.
"Allora mia lady vuoi qualcosa?" Disse prendendomi sotto braccio "no grazie" ci sedemmo a un tavolino del bar e iniziamo a parlare, mi sfogai raccontando gli tutto senza specificare che i due ragazzi erano Stephan El Shaarawy e Emis Killa.
Parlammo per ore e ore andando a finire che mi riportò a casa in moto, ero felice di averlo conosciuto, non pensavo che un estraneo entrasse così velocemente nella mia vita in un momento così difficile, riusciva a farmi ridere ed era importante.

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