Ore 18
Ero sul letto con Emis ad Ascoltare della musica, il giorno dopo sarebbe stato il giorno del matrimonio, stavo di merda, sembrava uno straccio.
"Non sono pronto a domani" disse Emi "sarai un testimone stupendo" lo abbracciai.
Squillò il telefono "Ei Ste" risposi "vi sto per venire a prendere, ho bisogno di stare con voi questa notte, forse sará l ultima nottata insieme" disse con quasi il magone "va bene, ci prepariamo" chiusi la chiamata, Emi mi guardava male "sta arrivando Ste, dobbiamo andare con lui, dobbiamo diciamo stare "insieme" per l ultima volta" lui si alzò e mi aiutò a preparare la borsa "che dici li portiamo i vestiti per domani" disse aprendo l armadio "conoscendoci faremo la mattina ma si prendili" risposi.Eravamo in viaggio da più di mezz ora nessuno parlava, Stephan era triste e io sembravo uno straccio.
Ero senza capelli, con due occhiaia che facevano invidia a quelle dello zio fester.
Riconobbi la strada "stiamo andando in baita" dissi con un sorriso nostalgico, Stephan annuii "baita?" Chiese Emi "è una baita in cui ci ho portato solo Alessia, volevo passare lì la nostra ultima notte insieme" ultima notte insieme, quanto mi facevano male quelle parole.
Arrivammo, entrai di corsa e accesi il camino, Stephan e Emiliano portarono dentro i borsoni.
"Carino qua" disse Emi guardandosi attorno.
Ci sedemmo tutti e tre per terra davanti al camino, respirai affondo cercando di trattenere le lacrime al pensiero di tutto quello che avevamo passato insieme "quindi finisce tutto?" Ruppe il silenzio Emi "già" rispose Stephan "il test?" Chiesi con ultima speranza "domani lo vado a prendere".
Ricalò il silenzio, mi faceva male sapere che finiva tutto, che Stephan avrebbe sposato una ragazza che non amava, che Io e Emiliano saremmo restati da soli di nuovo, era già successo una volta e faceva male, tanto.
Guardai Stephan che era imbambolato dal fuoco, poi guardai Emiliano anche lui concentrato sul fuoco. Mi alzai e accesi la radio mettendo un cd a caso, li presi per mano e cercai di farli alzare "è l ultima
Notte dobbiamo godercela" loro sorrisero e iniziarono a seguirmi nel ballare, nel ridere e nel scherzare.
Uscimmo dalla baita e iniziamo a correre sulla neve, facevo fatica ma stavo bene con me stessa, mi mancavano e mi sarebbero mancati.
Ci addormentammo abbracciati dVanti al camino sotto la stessa coperta."Sono le 7, svegliatevi se no facciamo tardi" urlò un Stephan in smoking, mezzi rincoglioniti io e Emiliano iniziamo a prepararci, rimasi in intimo prima di indossare il vestito, Stephan si imbambolò "non eravamo di corsa" lui scosse la testa e scoppiò a ridere "dovevo guardarti per l ultima volta" gli lanciai i vestiti addosso e lo sentivo ridere.
Mi vestii velocemente, mi andai a truccare, eravamo d avanti a uno specchio minuscolo io e Emi, io mi truccavo e lui si faceva i capelli.
Misi il mio solito berretto dello zen e andammo, il taxi sta era già fuori.Lasciamo Stephan in ospedale e andammo in chiesa, era pieno zeppo di gente, per fortuna fu fatto tutto di nascosto quindi non c erano paparazzi.
Emiliano mi prese la mano e la stringeva forte.
"Se vai avanti così non mi ritrovo la mano" mi misi davanti a lui prendendogli il viso.
"Come fai a stare così calma?" Chiuse gli occhi "non lo so, cerco di stare più calma possibile per non far star male ancora di più gli altri" alzai le spalle, lui mi abbracciò forte.
Ci staccammo e ci guardammo intorno "perché è pieno di militari?" Mi chiese Emi "ah boh" mi sentivo spaesata, guardavo in giro in cerca di qualcuno che conoscevo "oh grazie a dio la ci sono gli altri" ci avviamo e sentimmo urlare "lo sposo" mi fermai, Emiliano andò dagli altri, Stephan corse verso di me "perché è pieno di militari?" Chiesi "suo padre è un ex militare, comunque ho qua il test " tremava "allora? Cosa dice" iniziavo ad agitarmi, lui mi porse la busta "volevo aprirla con te" presi la busta e fummo interrotti "Stephan veloce devi venire dentro" era suo padre, respirai profondamente gli occhi mi si riempirono di lacrime, lui mi accarezzò e mi abbracciò "mi mancherai" le lacrime scendevano "ti ho amato e ti amerò per sempre" mi sussurò al orecchio. Rimasi immobile mentre lui se ne andava via con il padre.
Corsi dagli altri e abbracciai fortemente Martina "ho bisogno di te" dissi tra i singhiozzi lei mi strinse ancora di più e mi portò in disparte per sistemarmi il truccoEntrammo in chiesa era stra piena.
Mi sedetti sul esterno della panchina, di fianco a me c era Martina poi Fabio, Cosimo, Francesco, nella panchina dietro c era Luigi con la moglie, fede con la ragazza. I calciatori erano nelle panchine davanti.
Emiliano era sul altare con Manuel, Stephan continuava a mangiarsi le unghie.
"Sto da cani" sussurrai a Martina, lei appoggiò la sua mano sulla mia gamba "mi ha detto che mi ama" continuai, lei sgranò gli occhi "smettetela di fare le pettegole" ci rimproverò Mario che era davanti a me per poi scoppiare a ridere "non ne ho le forze di ridere" ammisi lui scrollò la testa e partí il motivetto nuZiale "ecco la fine" Stephan mi guardò per l ultima volta, accennai un sorriso, lui ricambiò e guardò davanti a sè, eccola che entrava, quell oca, tutti erano concentrati su di lei, tutti tranne me e Emiliano.
Mi sentivo a pezzi, stavo troppo male.
La messa andò avanti, a fine predica del prete mi venne in mente la busta con gli esiti, iniziai a frugare nella borsa, tirai fuori la lettera, tirai una gomitata a Martina, "non l ho ancora aperta" lei sgranò gli occhi "e che aspetti" l aprii, mi bloccai "allora?" Mi chiese Martina "non è incinta" dissi incredula facendomi tornare il sorriso "come no" mi rubò i fogli di mano, mi tornò il sorriso "non è incinta" disse a Fabio e Cosimo, che a loro volta lo dissero a fede, Luigi e Francesco.
" dobbiamo dirglielo, deve notarmi" iniziai con il tossire ma niente non mi calcolò "ci penso io" disse Martina, prese il cellulare e lo fece cadere facendo un rumore assordante, si girarono tutti tranne Stephan. Emiliano ci guardava male e si tratteneva dal ridere, lo guardai e lui fece una smorfia, gli indicai la mia pancia e gli feci di no con le testa, fece un sorriso enorme, vidi che anche Manuel mi notò e disse qualcosa all'orecchio a Emi.
Mi mimò un "ci penso io" cercò di catturare l attenzione di Stephan ma in mezzo c era Ester che faceva in modo che Stephan non se ne accorse.
Sembrava tutto inutile.
"Bene ora passiamo alle promesse" disse il prete, mi irrigidì "tutto inutile" dissi.
"Ester, vuoi prendere il qui presente Stephan El shaarawy nella cattiva e nella buona sorte, fino a quando morte non vi separi" "lo voglio" "Stephan tu vuoi prendere la qui presente Ester Giordano nella cattiva e nella buona sorte, fino a quando morte non vi separi" Stephan esitò un attimo, chiuse gli occhi "lo voglio" mormorò, basta è fatta. "Io esco non ce la faccio" dissi a Martina e mi alzai "se qualcuno ha qualcosa in contrario parli ora o taccia per sempre" sentii la voce del prete, le lacrime stavano uscendo, ero quasi alla porta. "Io mi oppongo" era la voce di Emiliano. Rimasi in mobile, sentii la chiesa riempirsi di mormorii.
"Anche io" era Manuel "anche noi" Martina e Fabio "anche noi" Cosimo e Francesco "vale anche per noi" Luigi e fede con le ragazze. Mi girai e guardai Stephan che guardava nella mia direzione, mi asciugai le lacrime e presi coraggio "anche io mi oppongo" lui sorrise come non mai.
Mi avviai al altare, Stephan lasciò le mani a Ester e corse giù dal altare, si mise a correre e mi abbracciò come non mai, mi prese in braccio "non è incinta" sussurrai "lo immaginavo" il prete rimase senza parole "tu, mi hai rovinato il matrimonio" Stephan mi mise giù "te lo sei rovinata da sola, non sei incinta" le lanciai i fogli del test" lei iniziò a urlare e si scagliò contro di me, la spinsi via e fu blocca dal padre che la guardava con disprezzo, Stephab mi stringeva il braccio "karma cara mia, karma" mi girai e me ne andai via felice.
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10 leoni e una leonessa
FanfictionÈ una storia d'amore all'inverosimile tra una ragazza come altre e il suo idolo. La musica e il calcio si uniranno e per la povera ragazza sarà una combinazione micidiale