EPILOGO

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"Marti respiraaa" continuavo a ripetere "dov è quel coglione di mio marito?" Urlò Martina.
"Lo sto chiamando, vaffanculo segreteria" attaccai, composi il numero di Stephan "pronto" una voce assonnata "amore Martina sta per partorire stiamo correndo in ospedale ma Fabio non mi risponde" "vado a prenderlo io, sai che ha il sonno pesante" "grazie amore" attaccai la chiamata.
Ecco l'ospedale, arriviamo davanti alle barriere del pronto soccorso "quAl è il problema?" Ci chiese il guardiano "sto partorendo, ci può aprire? Non voglio partorire in macchina" ringhiò Martina.
Il guardiano ci apri e andammo a tutta velocità nel pronto soccorso, presi il borsone e chiamai un infermiera che arrivo con una sedia a rotelle "chi vuole in sala parto?" Chiese l ostetrica "il padre quando arriva lo faccia entrare" cercava di non urlare Martina "andrà tutto bene" le lasciai la mano prima che spariva dietro una porta.
Mi sedetti su una sedia in sala d attesa, era la stessa sala d attesa dove era stato male Emi, quanti ricordi.
"Emi! Sono Alessia, scusa per l orario so che sono le 3 di notte ma siamo in ospedale che Martina sta per partorire" "oh adesso arrivo, hai già avvisato gli altri?" "No ci pensi tu?" "Si si tranquilla "grazie sei il migliore a dopo" chiusi la chiamata.
Vidi entrare Stephan e Fabio di corsa.
Fabio si precipitò in sala parto, invece Stephan si sedette con me.
"Forse farle passare la notte dai miei non era il massimo" appoggiai la testa sulla spalla
Di Ste.
"L importante è che siamo arrivati in tempo" mi baciò la testa.
"Chi è Alessia?" Uscì agitata un infermiera "io" mi alzai preoccupata Ste guardava male "venga" mi portò in sala parto senza che potessi dire/ fare qualcosa "che succede?" Chiesi allarmata a Martina "quel deficiente é svenuto mentre io sto partorendo suo figlio" mi indicò Fabio sdraiato su una barella, scoppiai a ridere.
Mi misero un camice verde e dopo 30 minuti arrivò il momento "spinga è l ultima spinta" le disse il dottore, io tirai fuori il cellulare e mi misi a riprendere "stai diventando mamma" le stringevo la mano, ripresi Fabio svenuto e poi tornai su Martina e finalmente sentimmo un pianto, Martina scoppiò a piangere, le misero il bambino in braccio "è un maschio auguri" disse l infermiera, io li riprendevo erano stupendi "quello stupido svenuto è tuo padre" indicò Marra mentre parlava con il bimbo "si e io sono quella figa di tua zia" "che è successo?" Era la voce di Fabio "vi lascio soli " uscii dalla stanza togliendomi il camice.
La sala d attesa era piena "allora che è successo?" Si alzarono allarmati, scoppiai a ridere "Fabio è svenuto mentre Martina partoriva" tutti scoppiarono a ridere.
Mi sedetti sulle gambe di Ste, lui mi sorrise "dobbiamo dirvi una cosa anche noi" disse Ste, tutti si girarono a guardarci "beh aspettiamo anche noi un bimbo o bimba ancora non si sa" continuai.
Tutti ci sorrisero e ci fecero gli auguri abbracciandoci.

"Mamma seriamente papà è svenuto in sala parto?" Chiese Marco, il figlio di Martina e Fabio.
"E si tuo padre è sempre stato debole per Ste cose" scoppiamo tutti a ridere.
"Mamma anche papà è svenuto?" Mi chiese Sofia, quanto era bella, aveva gli stessi occhioni del padre, ormai erano passati 18 anni, dio erano due adulti.
"No amore, papà si è solo commosso" lo guardavo mentre beveva una birra con Emi davanti al barbecue.
Erano passati 18 anni si ma non era cambiato nulla.
Martina e Fabio stavano ancora insieme e dopo Marco ebbero una figlia di nome Giorgia.
Io e Stephan avevamo solo Sofia ma ci amavamo come non mai.
Emi stava con Clarissa, erano una bella coppia avevano una bimba di 4 anni, era mora con gli occhi azzurri, era tutta suo padre, Erika l avevano chiamata.
Fede e Giulia si erano sposati ma non avevano in progetto bambini.
Cosimo era ancora single si dava ancora alla pazza gioia con donne diverse.
Francesco Trovò l'amore in una ragazza, bassa e cicciotella, erano stupendi insieme, avevano le stesse passioni ed erano Felici, però niente bambini.
Luigi e la moglie si diedero alla pazza gioia arrivando a 4 figlio, Luca, Mattia, Simone e Giulia.

Eravamo rimasti la grossa famiglia come 20 anni prima, ci volevamo ancora bene come al inizio.
Non mi sarei mai stancata della mia famiglia scelta.
Li amavo e li amo tutt ora.

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