Forse tutto passa

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Riuscii a mordere la mano a Emiliano, lui di scatto dal dolore si staccò da me, scappai e andai in cucina a prendere un coltello. Caddi sfinita in un angolo con il coltello tra le mani, non facevo che piangere e tremare. Lui entrò in cucina, si avvicinò a me e si inginocchiò di fronte, si coprì la faccia con le mani e iniziò a piangere.
Ero sorpresa di questa reazione, non me lo aspettavo "scusami, non so che mi è preso, non l'avrei mai fatto, scusami veramente, ti prego" continuava a ripetere tra i singhiozzi.
Stringevo ancora tra le mani il coltello, avevo paura che sarebbe ritornato addosso a me.

Con una mano cercai di alzargli il viso, i suoi occhi erano tornati del loro colore ma erano tristi, tanto tristi.
"Perché mi hai fatto del male?" Lui chiuse gli occhi e si picchio la testa "sono uno stupido, la gelosia mista ad alcol ha preso il sopravvento, ti prego perdonami ho sbagliato" continuava a piangere.
"No, non ti perdono" urlai alzandomi.
Sentii dei colpi sulla porta e poi vidi entrare di corsa Fabio seguito da Mattia, mi gettai tra le braccia di Fabio, non so bene perché ma penso che la motivazione sia che lui, come Cosimo, erano come due fratelli maggiori che qualunque cosa avrei combinato ci sarebbero stati.

MATTIA'S POV
Arrivai a casa di Alessia la sentivo urlare, cercai di buttare giù la porta ma era inutile, sentii chiamarmi e vidi Fabio arrivare con Martina. "Che ci fai qua?" Mi chiese tutto preoccupato "non so cosa sta succedendo ma mi ha chiamato Alessia e urlava aiuto e piangeva" Fabio tirò subito fuori le chiavi e aprii la porta.
Come entrammo trovai Alessia con un coltello in mano e la maglia tutta rotta, con Giorgio andammo nella stanza da cui arrivava e vidi Emiliano a terra.
Lo prendemmo di peso e iniziai a prenderlo a pugni, lui ricambiò e iniziammo a picchiarci come se non ci fosse un domani.

ALESSIA'S POV
Sentii dei forti colpi, andammo in cucina e vidimo Mattia e Emiliano litigare. Fabio intervenne subito a dividerli, Giorgio era rimasto a bocca aperta. Fabio teneva Emiliano ma Mattia si scaraventò ancora contro di lui. "Basta ti prego basta" urlai mettendomi in mezzo. Mattia perdeva sangue dal naso ma la peggio c'è l aveva Emiliano che dopo poco svenne. Entrò Martina in cucina e iniziò a sbraitare come una pazza; era più agitata di me.

Fabio mise Emiliano sdraiato sul divano sollevandogli i piedi, io invece medicavo Mattia che non distoglieva lo sguardo da Killa.
"Sto brutto figlio di puttana la pagherà" ringhiò Giorgio.
Scrollai la testa "lasciatelo perdere" mi guardarono male "ti ha fatto del male e lo dobbiamo lasciar perdere" alzò il tono di voce Mattia "sta già soffrendo abbastanza da solo" dissi ferma è convinta. Andai in cucina a lavarmi la mani sporche di sangue, mi si avvicinò Fabio "cos ha fatto?" Gli raccontai tutto e lui a stento ci credeva "Emi non ne sarebbe capace" "lo so, infatti ci sono rimasta male, mi ha fatto sia male fisicamente che mentalmente " alzai le spalle, Fabio mi prese e mi abbracciò, le lacrime scorrevano da sole, sentii una persona bestemmiare, mi staccai da Fabio e andai in salotto, c era Martina che stava medicando una ferita a Emi che nel frattempo si era risvegliato. Rimasi sulla porta, vedevo lo sguardo di Mattia infuocarsi.
"Qualcuno mi spiega cosa cazzo è successo?" Urlò Emiliano. Mattia si alzò nervoso io andai a bloccarlo. "Alessia, perché hai la maglia rotta?" Mi chiese il rapper. Lo guardai male, non capivo se era serio o scherzava.
Mi avvicinai e gli tirai uno schiaffo "e questo perché ?" Chiese spaesato "perché sei un figlio di puttana" ringhiai. Lui si alzò di scatto facendo rovesciare il disinfettante a Martian che a sua volta gli cristonò dietro. Mattia si avvicinò e si mise in mezzo "lasciala stare" lo minacciò "voglio parlare con lei" disse a tono Emiliano. "Non ti è bastato tutto il male che le hai fatto, dovevi arrivare anche alle mani?" Iniziò a urlare Mattia, lo presi per un braccio e lo portai via "fammi parlare con lui, te stai tranquillo" e anche se controvoglia rimase a guardarci.
"Mi puoi spiegare di cosa sta parlando?" Mi chiese Emiliano.
"Di questo" indicai la maglia, lui scosse la testa e chiuse gli occhi "sono stato io?" Annuii e strinse i pugni; si sedette e appoggio i gomiti sulle ginocchia e si coprì la faccia con le mani. "Non me lo ricordo giuro, non ne sarei capace, sopratutto con te"
Scrollai la testa, e chiusi gli occhi, mi alzai e corsi in camera.
Mi buttai sul letto e iniziai a piangere, stavo trattenendo troppe emoZioni, sarei esplosa prima o poi, facevo finta di nulla ma ero triste per il tumore, ero triste perché anche se dicevo che non me ne fotteva niente sentivo la mancanza di Stephan ed Emiliano, cercavo di odiarli solo perché non erano con me, perché non potevo fare nulla.
Tirai fuori una scatola sotto il letto e iniziai a guardare le nostre foto, ne trovai una in cui eravamo tutti e tre addormentati su un dondolo, io appoggiata a Stephan ed Emi appoggiato a me.
Sentii le porta aprirsi e buttai tutto sotto il letto.
Nascosi il viso nel cuscino. "Tutto ok?" Era Mattia con Giorgio, mi alzai e mi misi seduta. "Si si tranquillo ora mi passa" mentii, non può passarmi, non può passare quello che c era tra di noi, non passa mai l'amore per una persona, ne troverai altre 100 con cui stai bene ma se quella persona l'hai amata, in fondo non smetterai mai di farlo.

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