Il mio piccolo mondo

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"È incredibile come vola il tempo" dissi guardando Martina stiracchiandomi sul banco guardando fuori dalla finestra. "Che hai combinato ieri sera che non mi hai risposto" chiese con un occhio chiuso e uno aperto, si era appena svegliata dopo la prima ora di matematica.
"Beh... Io .... Emi .... Fatto ... Amore" parlavo come una ritardata.
Martina sgranò gli occhi, lei non era più vergine dalla 2 superiore, ne ero un po' invidiosa.
Scoppiò a ridere e mi abbracciò.
Ah quanto le volevo bene, lei sapeva sempre come farmi stare bene.
Le ore passarono e all' uscita vidi una folla. Era sicuramente Emi, era spesso così. Mi feci spazio tra la folla e lo vidi lì appoggiato alla macchina con un enorme mazzo di fiori, le mie amate rose nere. Mi avvicinai lui mi baciò e salimmo in macchina.
Iniziammo a cantare, era primavera inoltrata e mancava poco agli esami, avevo la maturità, passavo le giornate a studiare e a lui non mancava molto per iniziare il tour. Eravamo molto impegnati e a parte ieri non riuscivamo mai a stare insieme.
"Andiamo al mare!" Esclamò ad un tratto. Lo guardai male. "Siamo a 3 ore dal mare e poi non ho il costume sono ancora con la divisa di scuola"
Lui mi sorrise e mi lancio uno zaino preso da dietro. "Cambiati" mi sussurò sorridendo. C'erano dentro dei miei costumi e i miei vestiti. Mi cambiai velocemente.
Finito di cambiarmi eravamo già in direzione per Genova sull'autostrada.
Dopo 2 ore passate a cantare arrivammo. Scesi correndo e andai a buttarmi sulla spiaggia, ridevo, ero rilassata e felice.
"Sembri una bambina" mi sussurò baciandomi. Corrugai la fronte e dei un finto broncio. "La mia bimba" disse per ribaciarmi.
Eravamo una coppia come le altre, niente di eccezionale per quanto fosse lui un cantante famoso. Lo amavo, morivo per il suo sorriso, morivo per le sue smorfie, morivo per i suoi piccoli gesti.
Passammo le nostre ore a giocare e a buttarci in acqua, non c'era il mondo esterno, eravamo io e lui, niente concerti, niente tesine, niente fan, niente problemi. Solo io e lui. Tutto qua, il mio piccolo mondo.
Verso le 11 eravamo in macchina direzione Como, stavamo tornando a casa, non volevo, non volevo tornare alla quotidianità, avevo paura per l'inizio del tour.

-2 settimane dopo-

Emi ha iniziato il tour e spesso durante la settimana era via per concerti e interstore. Domani avrei avuto il mio esame orale per la maturità. Ero più che nervosa, Emiliano aveva un concerto a Roma, quindi io e Martina passammo la sera a studiare insieme, come ai vecchi tempi. Per gli orali pescarono la N e lei doveva essere la prima e io la 3.
"Ci terrei ad avere Emi ma so che non verrà, chissà a che ora tornerà sta notte" dissi chiudendo l'ultimo libro.
Martina annuii quando faceva così sapevo che non mi stava ascoltando.
"Sono incinta di uno di colore che per vivere spaccia droga" lui annuii ancora, scoppiai a ridere ah quanto la conosco.
"Perché ridi?" Mi chiede alzando un soppracciglio.
"Niente niente tranquilla"
"Fabio mi ha scritto ieri sera" mi disse Martina chiudendo il libro.
Fabio era ormai il mio migliore amico e notai un certo interesse verso Martina così le diedi il suo numero.
"Mi ha chiesto di uscire" disse prendendo il cellulare.
"Domani c'è anche lui" dissi sdraiandomi di fianco a lei sul letto.
"È illegale fare l'orale della maturità in pieno luglio soprattutto il sabato!" Disse sbuffando.
"Domani sera ci divertiamo mandando a fanculo questi 5 anni di merda" dissi guardandola per bene. Mi sorrise."io, te, Emiliano e Fabio in discoteca" disse sistemandosi il cuscino. "Domani sera festeggiamo con tutti tranquilla ora ci conviene dormire"
Ci addormentammo dopo poco piene di ansia.

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