La casa di Mattia, Giulio e Giorgio era modesta, aveva un salotto con cucina annessa, tre camere da letto con bagno in camera per ognuna è un balcone in salotto. Entrati Mattia mi portò in camera sua, aprii l'armadio "tieni questa ti dovrebbe andare bene come pigiama " disse porgendomi una sua maglia enorme, tirò fuori delle coperte pesanti "vado a preparami il letto" disse caricandosi le coperte "no no fermo dormo io sul divano, sono io l ospite, tu dormi nel tuo letto" dissi prendendo le coperte,lui si piazzò davanti la porta "tu non ci dormi sul divano" aveva la faccia poco distante dalla mia "allora o dormiamo tutti e due qua o io dormo sul divano" dissi puntando i piedi " per me possiamo dormire tutti e due qua non ho problemi" disse leccandosi le labbra. Appoggiai le coperte e mi tolsi i pantaloni e poi la maglia, rimasi in intimo e lui chiuse la porta. "Ei cameriera sexy" disse prendendomi i fianchi e avvicinandomi a lui "la cameriera sexy è rimasta al lavoro qua c'è solo Alessia" mi morsi il labbro feci per avvicinarmi e poi mi allontanai scoppiando a ridere e mettendomi la sua maglia. Lui nel frattempo si spogliò rimanendo in boxer, si buttò sul letto da una piazza e mezza. Lui era sdraiato e mi guardava ridendo "cazzo ridi?" Dissi buttandomi di fianco a lui "sembri una gnoma" mise il suo braccio sotto il mio collo. Sul Soffitto aveva un lucernario da cui si il cielo, stranamente era limpido.
Appoggiai la mia testa sul suo petto e sentivo il cuore battergli all'impazzata. Sentivo le sue labbra appoggiate sulla mia testa.
Inizio a canticchiare solo lui sapeva cosa, lo vedevo felice e questo mi rasserenava.
Sentivo le sue mani salire piano piano sotto la maglia e poi iniziò a farmi il solletico.
Iniziai a urlare, ridere e dimenarmi.
Lui scoppiò a ridere, aveva un sorriso che farebbe morire chiunque.
Sentimmo la porta aprirsi e tutti preoccupati entrarono Giorgio e Giulio "è successo qualcosa?" Mattia mi lasciò andare e io mi sistemai la maglia cercando di coprirmi più che potevo "no no tutto ok" dissi guardando Mattia e scoppiando a ridere "ok ok ho capito, abbiamo interrotto qualcosa, vedete di non fare bebè che sono troppo giovane per diventare zio" disse Giulio lanciando un preservativo a Mattia. Diventai rossa come poche volte. Uscirono e rimanemmo da soli "non ci pensare neanche io con te a letto non ci vengo " dissi convinta, lui fece il finto broncio e iniziò ad avvicinarsi a me, le nostre facce erano a pochi centimetri "piccola non voglio finire a letto con te, voglio solo farti capire quanto mi piaci" sussurrò prima di baciarmi.
Quella notte non facemmo niente, eravamo solo accoccolati uno all' altro tra baci e carezze.Mi svegliai verso le 6 del mattino, vidi Mattia seduto alla scrivania che continuava a scrivere su fogli sparsi.
Stetti un po' a guardarlo ma la curiosità di sapere cosa stesse scrivendo era troppa.
Mi alzai e piano piano mi avvicinai a lui, lo abbracciai da dietro e gli stampai un bacio sul collo, lui dallo spavento coprii tutti i foglio. "Che stavi scrivendo?" Chiesi sedendomi sulle sue gambe "niente di importante, cosa del lavoro" disse cercando di non guardarmi in faccia. Feci finta di niente e appoggiai la mia fronte alla sua "dai torniamo a dormire che poi devi dare al lavoro fino a sta sera" lui mi sorrise mi prese in braccio e mi lanciò sul letto e poi si buttò sopra di me e iniziò a coccolarmi.
Senza rendercene conto si fecero le 8, Giulio e Giorgio erano già andati al bar per aprire da un paio di orette.
Noi ci preparammo e lui mi riportò a casa.Lo salutai e corsi dentro, la casa era vuota, c era un biglietto di Fabio che diceva che erano usciti a fare la spesa.
Io mi misi seduta sulla sedi della cucina con le gambe sopra il tavolo e iniziai a mangiare dei biscotti mentre facevo zapping.
Sentii la porta aprirsi "siete già tornati? Siete stati veloci" mi alzai per andarli ad aiutare a portare dentro le buste ma al loro posto trovai Emiliano.
Aveva gli occhi spenti, era triste e puzza di alcol.
"Cosa ci fai qua?" Chiesi alterandomi "dove sei stata sta notte ?" I suoi occhi erano ancora più spenti e vuoti, mi facevano paura, tanta. "Non sono affari tuoi, te l ho detto anche ieri che devi farti i cazzi tuoi e ora fammi il piacere di andartene" ringhiai. Lui non mi rispose allora mi avvicinai alla porta, cercai di aprirla ma era chiusa a chiave, stavo entrando in panico "fammi il piacere di aprire e andartene" lui si voltò di scatto e mi prese i polsi iniziando a stringere "Emi mi fai male" iniziai a urlare, sembrava che le sue orecchie erano immuni ai miei lamenti. Cercai di liberarmi e presi in cellulare, cliccai sull contatto di Mattia, Emiliano iniziava a farmi male e mi gettò sul divano, iniziai a urlare e a dimenarmi, vidi che Mattia aveva risposto e iniziai a chiedere aiuto ma Emi se ne accorse e mi gettò il cellulare contro il muro dopo di che mi tirò uno schiaffo.
Iniziai a piangere, mi dimenavo più che potevo ma era quasi inutile. Lui si mise sopra di me a cavalcioni e inizio ad attapparmi la bocca. Mi dimenano e lui mi stringeva di più, inizio a cercare di strapparmi la maglia. Avevo paura e tanta, temevo il peggio.MATTIA'S POV
Mi arrivò una chiamata di Alessia, risposi e la sentii piangere e chiedere aiuto poi più nulla.
Lo dissi a Giulio e Giorgio.
Giorgio si propose per venire con me da lei, in macchina stavo andando più veloce che riuscivo, ero nervoso, preoccupato e triste, chissà cosa le stava succedendo.
STAI LEGGENDO
10 leoni e una leonessa
FanfictionÈ una storia d'amore all'inverosimile tra una ragazza come altre e il suo idolo. La musica e il calcio si uniranno e per la povera ragazza sarà una combinazione micidiale