Arrivati sotto casa scendemmo dalla macchina. La casa era buia, me ne ero dimenticata che i miei se me sarebbero andati via per 5 giorni. Mi appoggiai alla macchina di Stephan e lui si avvicinò a me. "Dai dimmi tutto"dissi cercando di non guardarlo in faccia. "Beh non ne abbiamo più parlato dopo quella notte, Ale non fraintendere ma dio è stata una delle cose migliori della mia vita, non era solo sesso per me, non so se capisci" disse giocando con i cordini della felpa. "Ste te lo dico sinceramente non so cosa provo, dio amo quando mi dai attenzioni, quando mi fai ridere, quando mi abbracci e mi coccoli ma dio, era tutto così chiaro prima, c'eri te e mi Facevi impazzire" "ma poi hai scoperto la storia di Emi" disse interomppendomi. Io annui e lui alzò lo sguardo per guardare le stelle. "Tranquilla capisco, cercherò di conquistarti" disse con un mezzo sorriso. Mi avvicinai e lo abbracciai, abbassò la testa e mi guardò dritto negli occhi, quanto li amavo quei occhioni verdi. Mi sorrise. "Se sorridi così non ci metterai tanto a conquistarmi" farfugliai. Lui inarcò le sopracciglia e io scoppiai a ridere. "Che hai da ridere smorfiosa" disse mordendosi il labbro. Presi il suo viso tra le mie mani e lo avvicinai al mio. "Oh io niente" dissi prima di baciarlo. Lui continuò a baciarmi e piano piano ci avvicinammo alla porta di casa, cercai le chiavi in borsa e aprii, buttai tutto all entrata e continuando a baciarci arrivammo al piano di sopra. Mi fermai e lui si staccò, eravamo in piedi davanti al letto, mi morsi il labbro e lui sorrise, lo spinsi e cadde sul mio letto. Mi misi a cavalcioni su di lui, iniziai a baciargli il collo, gli tolsi la maglia e continuai a baciarlo fino ad arrivare ai pantaloni, li sbottonai e gli è lì tolsi, tornai su e iniziai a ribaciarlo con passione, lui mi prese per i fianchi, iniziò a percorrere tutta la mia spina dorsale con un tocco delicato fino ad arrivare al reggiseno dove lo sganciò. Mi tolse la maglia e poi il reggiseno buttando tutto per terra. Mi prese i polsi e mi girò, ora era lui a stare sopra. Si sfilò la maglietta e iniziò a baciarmi i seni, con una mano raggiunse l elastico dei pantaloni, me li tolse e poi sfilò anche gli slip. Con un svelto gesto levai anche i suoi boxer. Si avvicinò piano piano al mio corpo quando il suo membro entrò in meno. Iniziò a spingere con forza, godevo e godeva anche lui.
Uscí da me è venne sulla mia pancia. Ci addormentammo sfiniti mano nella mano.- ore 7-
mi svegliai, Stephan dormiva ancora come un bambino così lo coprii e andai a lavarmi, il getto della doccia non fu mai così caldo e calmante. Uscii dalla doccia e andai in camera, Stephan non c era più. Mi vestii velocemente e scesi al piano di sotto. Lo trovai con addosso solo i boxer davanti ai fornelli. Arrivai silenziosamente e lo abbracciai da dietro. "Buongiorno bellissimo" lui si girò e mi prese per i fianchi alzandomi e mettendo i seduta sul tavolo. Si avvicinò a me e mi baciò "buongiorno principessa" .
Sentii il rumore della porta di casa aprirsi e la Voce di Martina iniziare a urlare "Alessia dove sei??? È tutto ieri che ti chiamo e non rispondi" sgranai gli occhi e scesi dal tavolo. "Tata sono qui " dissi correndogli incontro. Stephan uscí dopo poco di me in boxer, Martina lo guardò male. "Ehm ciao Forse è meglio che vado a lavarmi" farfugliò il calciatore che scappò in camera mia. Martina mi guardava male. "L avete fatto?" Chiese scioccata. Diventai rossa "non è neanche la prima volta" ammisi. Sorrise e mi abbracciò "lo dicevo io che eravate fatto per stare insieme, dai racconta" disse prendendomi e facendomi sedere di fianco a lei
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10 leoni e una leonessa
Fiksi PenggemarÈ una storia d'amore all'inverosimile tra una ragazza come altre e il suo idolo. La musica e il calcio si uniranno e per la povera ragazza sarà una combinazione micidiale