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Resto imbambolata per un po' a guardare quello stronzo mentre si allena. "Ah Madison, sei qui." È mia zia e spero non ci sia mia madre con lei. Per fortuna è da sola e quando vede cosa sto guardando mi fa l'occhiolino. "È un bel ragazzo non ti do torto, ma è anche molto pericoloso Madison. Lui non si legherà mai ad una ragazza." Mi spiega e io abbasso lo sguardo. "Si, lui è il classico don giovanni che spezza cuori e basta." Rammento più a me stessa, mi spiace che lupo se ne sia andato, ma quel bacio è stato inaspettato. E ancor più inaspettato è come mi sono sentita dentro, ero agitata e calma allo stesso tempo, mi sono sentita la persona più importante del mondo in quei momenti.
"Però posso sempre sfruttarlo come cugino." Mento a mia zia che mi sorride debole.
"C'è qualche spettacolo?" Domanda Asher e cazzo ci ha beccate a guardarlo, spero non si veda la bava alla bocca.
"Dai spaccone, a fare la doccia e poi scendi a mangiare." Per fortuna mia zia mi ha salvato. "Ciao Mad. Va bene vedrò di fare veloce." Sbuffa, mi oltrepassa guardandomi, mi incatena al suo sguardo e mi sento frizzante.
Prendo posto a tavola, mio padre parla con zio Tobias, mi piace come uomo, mia zia mi racconta sempre qualità belle di lui. Ha il vizietto di andare a qualche bisca di tanto in tanto, ma alcune volte vince quindi mia zia chiude un occhio.
"Buongiorno." Afferma Asher, è sempre vestito sportivo, pantaloncino e canotta, ha i calori questi ragazzo. Si siede proprio accanto a me, sogghigna e io alzo gli occhi al cielo, ma cosa faccio, lo studio a fondo. Capelli neri, sembrano folti e morbidi, mascella non troppo pronunciata e poco squadrata. Pomo d'adamo pronunciato, voce roca e calda. Piercing al labbro. È l'unico che mi chiama Mad, non lo permetto a nessuno, ma detto da lui suona bene quindi mi piace.
Mangio in silenzio il pollo, è succoso ed è strano perché molto difficile mantenere così il pollo.
Asher beve tranquillamente il vino, sembra a suo agio. Gli poso una mano sul avambraccio e lui si ritrae alla velocità della luce.
Mi guarda spaventato, strano per uno spaccone come lui mostrare questo lato di se, chissà cosa gli sarà successo da non voler essere toccato così.
"Vi ho mai raccontato di quando mio padre, il duca ha ucciso il lupo di Londra?" Mio padre racconta questa macabra storia ogni volta, vedo Asher contrarre la mascella e sembra diventato un pezzo di ghiaccio. "Era il lord Evans il lupo di Londra e mio padre lo ha fatto fuori col suo fucile in una grigia notte londinese. Quella bestia era riuscita a sopravvivere oltre i quarant'anni, il figlio è scappato in America ed è sicuramente sotto falso nome, ma continua a gestire le proprietà da lontano. Lo stiamo  ancora cercando." Afferma mio padre e Asher è ancora più freddo, vedo che tra lui e suo zio intercorrono diverse occhiate furtive.
Appena finita la cena Asher si dilegua da tavola alla velocità della luce, sembra quasi arrabbiato, ma non capisco cosa gli abbia fatto cambiare umore così velocemente.

Asher

Mi chiudo in camera a chiave, quel coglione del padre di Madison è un cacciatore anche se non so dove possa andare con quella pancia enorme.
Bussano alla porta e sento che è Tobias, lo lascio entrare e lui richiude la porta dietro di se.
"Madison mi ha visto sotto forma di lupo, ma non sa che sono io." Affermo prima che lui dica qualsiasi cosa. "Il lord Evans era tuo nonno, Aaron tuo padre è suo figlio. È scappato in America quando erano sulle sue tracce così da non far la fine di suo padre. Tu saresti l'erede Evans, ma portare quel cognome vorrebbe dire diventare un bersaglio. Io aiuto Aaron a gestire le sue proprietà qui in Inghilterra mentre lui è lontano." Mi spiega calmo, come se si togliesse finalmente un peso. "Per fortuna non hai mai avuto a che fare coi cacciatori." Sbuffa sollevato. "Ti sbagli. Avevo sette anni quando mi presero, mi piaceva correre tra i tetti della città. Mi hanno rotto tutte le ossa non so mai quante volte nella settimana che sono stato loro prigioniero. Prima che mi ammazzassero sono riuscito a scappare e a tornare da mamma. Da quella volta non riesco a farmi toccare da nessuno, mi tornano sempre in mente." Mio zio mi guarda accigliato e ora capisce perché guardo tutti storti quando mi toccano. "Ho fatto delle sedute con uno psicoterapeuta per desensibilizzare almeno le spalle, dove tutti mi toccano. Ricordo ancora il rumore del tubo in ferro contro le mie ossa." Spiego e lui si siede accanto a me nel letto.
"Secondo me a Madison piaci in versione lupo, mentre quando sei umano ti sopporta a mala pena." Ridacchia per sdrammatizzare. "Mi ha dato da mangiare quella sera che mi ha visto lupo, mi ha chiesto di rimanere con lei perché non le piace dormire da sola. Quando ci siamo svegliati la mattina eravamo avvinghiati e lei mi ha pure baciato. Ovviamente dopo poco lo stronzo che sono ha preso il comando e ho approfondito il bacio, quello che mi ha sorpreso è stato che non si è tirata indietro." Spiego a mio zio che mi ascolta tranquillo. "Madison è una brava ragazza, non ti denuncerà di certo ai cacciatori, ma dovrai stare molto attento se le vuoi far visita sulle zampe. In più insomma Adele vuole che tu stia lontano da sua nipote, non perché tu non possa andare bene per lei. Ma perché ha paura che tu ferisca lei, che tu la illuda e poi che lei diventi come tutte le altre per te." Spiega cercando il mio sguardo. "Da umano le starò distante, non voglio di certo litigare con tua moglie. Ma da lupo la andrò a trovare. È un momento di evasione per entrambi e resterà solo lo svago del momento per tutti e due." Gli dico serio e lui mi batte piano la spalla.

Sono io quello giustoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora