"Non è una cattiva idea, si aspettano qualcuno che li guidi." Afferma lei con la bocca mezza piena.
"Allora meglio di no, io non sono un capo, non so guidare nessuno. Odio soddisfare le aspettative quindi è un idea pessima." Affermo, Vinc abbassa lo sguardo e Madison riprende la sua colazione senza aggiungere nulla.
Non credo di poter essere ciò che si aspettano e questo mi fa innervosire non poco.
Mi siedo sul prato, un bel giardino curato non c'è che dire.
"Vuoi fare un po' di meditazione ragazzo?" Domanda Vinc, è con un tappetino fa yoga e Mad lo segue con un tappetino in tinta con la maglietta gialla.
Non fa per me la meditazione. "Dai vieni, Vinc è maestro di meditazione orientale." Afferma Mad e fa cenno di andare con loro.
Mi spoglio intanto che non mi vedono e mi trasformo, Vinc non mi ha mai visto lupo, ma di sicuro avrà visto suo marito.
Vinc mi osserva curioso, Mad è sorpresa di vedermi seduto accanto a lei per meditare. Non riesco a mettermi a zampe incrociate quindi si accontenteranno, la polvere comincia a scorrermi attorno leggera e sinuosa, riesco a fargli fare ciò che voglio, sollevo Mad da terra mentre lei medita. È davvero carina, la mia ragazza. Vinc apre gli occhi e osserva stupito, sollevo anche lui lentamente, mi impegna abbastanza però riesco a gestirli in due. Madison apre gli occhi e si muove spaventata finché non si rende conto che sono io a tenerla su in aria.
Ride e si gode la sensazione di volare, mi piace vederla ridere.
"Direi che la meditazione di stamattina è la migliore di sempre." Afferma Vinc, mi sollevo a mia volta raggiungendoli, per fortuna i vicini sono molto lontani e nessuno gli crederebbe.
'Chissà quante cose incredibili potresti fare.' Mad è davvero convinta.
'Non so Mad, non sono bravo con le aspettative degli altri. Lo hai visto come sono fatto.' Le ricordo e lei mi posa una mano sulla spalla.Mi butto esausto sul letto, è da un po' che non stavo lupo per così tanto tempo senza tornare umano. 'Parlerai con tuo padre del progetto di richiamare i lupi qui?' Domanda Mad, emetto un lieve sibilo. 'Ash.' È imbarazzata. 'È normale che io abbia voglia di fare l'amore? Insomma con te lupo intendo.' Ammette più che imbarazzata. 'È normale Mad, anche io muoio dalla voglia di fare l'amore con te mentre sono così, ma ho anche molta paura. Primo perché con le zampe non riesco a mettere il preservativo e secondo temo di farti male nel impeto.' Le dico e lei mi accarezza piano le orecchie. 'Te lo metto io il preservativo.' Afferma e io la osservo a lungo, è davvero convinta.
Prendo un preservativo e glielo porgo. 'Ma se ti faccio male dillo. Smetteremo subito. Non sopporterei di farti del male.' Le dico e lei annuisce.
Comincio a spogliarla lentamente, il suo respiro si fa corto, adoro i suoi ormoni e come mi dicono chiaramente che è pronta per me.
Prendo il suo capezzolo tra le fauci, la mia lingua la venera.
Mi inginocchio e la faccio sedere, lei srotola piano il preservativo sulla mia erezione. È tesa, ma tra poco la farò stare bene.
Sono proprio davanti alla sua intimità, mi spingo dentro a Mad, lei inarca la schiena venendomi incontro. 'Cazzo Mad, è la mia prima volta da lupo.' Le dico iniziando a muovermi piano, le scende una lacrima. 'Perché piangi?' Le domando allarmato. 'Sono felice. Sono la tua prima in qualcosa.' Afferma per poi tenersi salda al mio pelo. 'Mad, tu sei la prima e l'unica che amo.' Le confesso e potrei giurare di sentire il suo cuore esultare di gioia.
Mi muovo sempre più veloce finché non veniamo assieme, non avrei resistito di più. Avevo troppa voglia e sentirle mugolare il mio nome è sempre bello.
'È stato fantastico Mad, sei sempre bravissima a letto.' Le dico stringendola a me. 'Tu stai diventando più bravo con i sentimenti.' Dice sorridente, le accarezzo la guancia arrossata, non riesco a tenere a freno la coda e lei ridacchia perché è un segno fin troppo evidente che sono contento.
'Sei mia Mad, non ti deluderò. Mi sto impegnando anche se ho paura di non essere all'altezza delle tue aspettative.' Le dico serio. 'Tu sei mio, tutto mio. Non ti devi preoccupare, le mie aspettative sono solo mie, lo vedo che ci stai provando davvero e ne sono orgogliosa.' Affonda il viso nel mio pelo e poi si mette a dormire.Mi sveglio nel cuore della notte, fatico a riprendere sonno così mi avventuro per la casa, vedo Aaron nel giardino che guarda il cielo. Lo raggiungo con una tazza di latte, non è stupito di vedermi lì.
'Anche tu non prendi sonno?' Domanda. 'No, sono teso anche se non lo lascio vedere a Madison.
'Anche io, è stata quasi una fortuna che non fossi in casa quando siete arrivati. Vinc mi ha detto che gli sei cascato davanti privo di sensi, avevi perso davvero molto sangue e non avevi detto nulla.' Mi stringo nelle spalle.
'Come è nata tra te e Vinc?' Domando sedendomi accanto a lui.
'È stato strano, andavo spesso in un bar e anche lui, ci incrociavamo spesso. Io però facevo sempre il cascamorto con le ragazze, una sera è venuto lui da me. Abbiamo parlato per ore senza stancarci. Io non sapevo lui fosse gay, eravamo diventati buoni amici, anche se lui ancora non sapeva della licantropia.
Un giorno siamo rimasti chiusi in ascensore, lui mi ha baciato e io ne ero attratto, non capivo che cosa mi stesse succedendo, ma senza rendermene conto ci stavamo spogliando a vicenda.
Dopo quel giorno non ho sentito ne visto Vinc per un po', ho seguito in percorso psicologico perché non capivo come potessi essere così attratto da un uomo.
Quando l'ho rincontrato gli ho detto la verità su di me, mi ha visto lupo e non è scappato via così abbiamo iniziato a frequentarci davvero e siamo arrivati a sposarci perché ci amiamo davvero.' Mi spiega, resto in silenzio ad ascoltarlo.
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Sono io quello giusto
ChickLitAsher è il tipico ragazzo che dalla vita agiata ha dovuto imparare a cavarmela da solo, la malattia di sua madre lo ha costretto ad imparare l'arte di arrangiarsi. È un ragazzo speciale, la notte il suo corpo si copre di un folto pelo nero come la n...