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"È la via delle prostitute?" Domanda Mad e io annuisco. "Ehi ragazzi, cercate per fare qualcosa a tre?" Domanda una donna di mezza età. "No, cerco Jack." Le dico e lei mi indica il lato più buio della strada.
Mi di ci dirigo piano, ho quasi il terrore di beccare Jack, Mad sta esattamente accanto a me.
Entriamo nel edificio usato come camere da intrattenimento, in teoria questo palazzo sarebbe inagibile.
"Ehi tesoro, vuoi accontentare una donna vogliosa?" Domanda un travestito, Mad si stringe a me. "No, cerco Jack." Gli dico e lei fa le labbrucce scontenta. "Tre porte più avanti sulla destra. Ma se cambi idea sono liberissima." Afferma, la ringrazio per poi dirigermi alla porta che mi ha indicato.
"Stai dietro di me Mad." Le dico serio, non ribatte ed esegue silenziosa, sento che è leggermente spaventata.
Apro la porta e vedo quello che non avrei mai voluto vedere, sono tra lo schifato e il dispiaciuto.
Jack è chino su un tavolino con i pantaloni abbassati mentre un uomo che non conosco lo sta scopando. Richiudo la porta, ma ormai quello che ho visto ho visto.
L'uomo esce trafelato dalla camera, ci guarda e poi se la fila veloce. Un altro uomo compare e viene verso la nostra camera. "Sei il prossimo per Jack?" Domando e lui annuisce. "Sta sera allora vai a farti il giro con qualcun altro." Gli dico e questo se la fila spaventato.
Entro nella camera dove Jack si sta riallacciando i pantaloni, Mad sguscia dentro e resta in silenzio. "Asher, quello che hai." Lo fermo. "Avrai le tue buone ragioni. Il corpo è il tuo non giudico." Gli dico. "Hai presente Susy, la figlia del negoziante al angolo?" Mi chiede e io annuisco, me la ricordo vagamente. "È incinta e il padre sono io. Insomma mi piace e suo padre l'ha cacciata così sta da me. Lei sa che ho trovato un lavoro come magazziniere, non sa che pago così la spesa." Mi spiega, si siede a fatica sulla poltrona che è nella stanza. "C'è un'altra cosa che mi devi dire prima che io ti dica perché ti cerco." Gli dico e lui scuote la testa, mi guarda sospettoso. Mi trasformo davanti a lui, gli ringhio contro e lui non può far altro che trasformarsi, ha gli occhi nocciola e il pelo di un marrone rossiccio. Ringhiamo uno contro l'altro mentre Mad si nasconde dietro di me.

"Ti sei sempre nascosto bene, ma perché non hai mai detto nulla?" Domando a Jack, siamo tornati umani e abbiamo addosso solo degli asciugamani. "Per lo stesso motivo per cui non hai detto nulla nemmeno tu." Afferma. "Per paura." Dico e lui annuisce. "Sapevo che ci stavi attento dopo la professoressa." Gli faccio e lui ghigna. "Ero lupo quando ho combinato il casino, andavo a trovare Susy da diverse notti e pensavo di essere uscito per tempo, invece ho fatto la frittata.
Solo Susy sa della mia licantropia e vabbè ora anche voi. Ti prego, lei non deve sapere cosa faccio qui." Dice e io annuisco.
"A proposito della professoressa. L'ho rivista." Lui si irrigidisce. "Ho visto tuo figlio Jack." Gli dico serio. "Impossibile, lei ha abortito." Ribatte. "È quello che ha detto a te, ma a me ieri sera ha confermato che invece lo ha tenuto. Ti somiglia molto il piccolo Dave ed è un bel lupacchiotto dal manto bianco." Gli racconto e lui si copre il volto con le mani. "Che cazzo di padre posso essere se non so nemmeno se ho figli in giro." Si sta autocommiserando. "Cosa posso fare? A mala pena riesco a far mangiare Susy come si deve e ora mi dici che ho già un figlio di cinque anni." Non gli ho portato buone notizie. 'Potrebbero stare con noi da Aaron e Vinc? Insomma come branco.' Propone Mad e io la guardo titubante.
"Sai già cosa fare Jack." Gli dico serio. "Allora dovrai farlo come si deve alpha." Torna lupo davanti a noi e così faccio anche io. Ci ringhiano contro, lo devo sottomettere perché anche se sono un'alpha devo comunque impormi. Mi avvicino e gli ringhio sempre più vicino al muso. Lui si china lentamente e quando espone il collo lo mordo.
'Alpha.' Afferma per poi sottomettersi completamente a me, Mad resta leggermente distante.
'Andiamo a prendere Susy e poi andremo a Los Angeles. Staremo tutti assieme come un branco.' Gli dico e lui annuisce. Aaron o Vinc potrebbero aiutarlo a trovare un lavoro vero, insomma mi ricordo che se la cavava con la meccanica.
'Vi faccio strada, ma la ragazza come fa?' Domanda e io faccio salire Mad sulla mia schiena. 'Tieniti scimmietta.' Dico alla mia ragazza e lei si regge salda. 'Andiamo Jack.' Lui si butta dalla finestra e io lo seguo, una bella sgranchita tra i tetti. È la prima volta che Mad si fa un giretto sulla mia schiena per una passeggiata sui tetti delle case.
Si tiene avvinghiata a me, ma penso che ogni tanto sbirci per osservare la città.
Arriviamo nella vecchia casa abbandonata che Jack ha occupato da un paio di anni, ricordo bene quando si sentisse orgoglioso di aver trovato e occupato questa vecchia casa che se non altro almeno ripara dalla pioggia.
Entriamo, l'odore di gravidanza è forte e mi scuote da dentro, non posso fare cazzate con Mad quindi meglio non pensarci.
"Jack, sei già tornato?" La voce di Susy arriva da una delle camere, seguiamo Jack che entra in una delle camere.
Susy è a letto, ha il viso un po' troppo magro per essere incinta, appena ci vede sgrana gli occhi spaventata così lui la raggiunge e probabilmente cerca di tranquillizzarla.
Susy si alza dal letto, è troppo magra come sospettavo, mi osserva attentamente poi scorge dietro di me Madison, la mia ragazza seppur un po' titubante si fa avanti e si presenta alla ragazza di Jack.
'Avete una cucina qui?' Domando a Jack. 'No, non abbiamo nulla qui, quello che prendo a fare quello che faccio cerco di pagarle da mangiare, ma temo che sia poco in ogni caso.' Abbassa le orecchie e aspetta la mia decisione. 'Prendiamo due panni e poi andremo da un'altra parte.' Ordino e Jack mi segue.

Sono io quello giustoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora