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Mad esce dal camerino con un vestito color vinaccia che la fascia alla perfezione, la osservo ossessivo, è bellissima.
"Secondo te?" Domanda. "Questo è perfetto Mad, te lo strapperei via anche adesso." Le dico sincero, lei arrossisce.
"Meglio questo di quello argento?" Domanda per sicurezza. "Si, questo è molto meglio." Lei si guarda allo specchio e volteggia qualche volta. La scoperei veramente qui adesso togliendogli quel pezzo di stoffa di dosso.
"Allora come va?" Chiede la commessa raggiungendoci. "Direi che il vestito vinaccia è perfetto." Affermo e Mad conferma.
"Ok, vi serve altro ragazzi?" Domanda la tipa del negozio. "Ci servirebbe un completo elegante per il mio ragazzo." Afferma la mia ragazza, sembra quasi che stia marcando il territorio con la commessa. Non che ne abbia bisogno perché non vedo nessuna altra donna accanto a me, solo Mad.
"Certo, di qua ragazzi." Afferma. "Taglio classico o sportivo?" La commessa sembra preparata. "Sportivo." Affermo.
Provo qualche completo, poi finalmente ne provo uno blu scuro, camicia bianca e niente papillon o cravatta.
"Direi che è lui." Afferma Mad e io annuisco.
Pago gli acquisti, continuiamo a fare un giro al centro commerciale, tengo Mad per la mano e la vedo spensierata come non mai.
Mi sarebbe piaciuto che anche mia madre fosse così, spensierata e che non si fosse innamorata della persona sbagliata. Io invece sono quello giusto per Mad, me lo sento dentro come mai mi era successo prima.
"Ho preso appuntamento con un dottore del posto, mi ci puoi accompagnare tu?" Mi domanda in leggero imbarazzo. Ahhh quindi si è decisa per prendere la pillola.
"Certo che ti accompagno io. Non ti devi vergognare." La rassicuro. "È che di solito solo certi tipi di ragazze prendono la pillola." Afferma. "Mad, a parte che solo io e te sappiamo che prendi la pillola e nessuno si deve permettere di giudicare. È una precauzione come il preservativo, ma la usi perché fai sesso sempre solo con me e io con te." La rassicuro, è più tranquilla dopo la mia spiegazione.

Aaron parcheggia davanti ad una bella villa, presumo sia ancora più grande della sua, certo che qui non stanno male a soldi le persone.
Aiuto Mad a scendere, è bellissima e io devo davvero darmi un contegno per non mangiarla con gli occhi ogni volta.
La tengo salda per il fianco, entriamo a casa Roger, scopro solo adesso che è il compleanno di un bambino di nome Dave e purtroppo il bambino ha qualche problema.
"Ah Robert, voglio presentarti Asher, mio figlio con la sua ragazza Madison." Aaron mi presenta al padrone di casa, quando vedo la moglie resto interdetto, a lei casca il bicchiere di mano.
La cosa non passa inosservata, non pensavo l'avrei mai rivista.
"Mamma quando posso aprire i regali?" È la voce di un bambino, mi volto e vedo la fotocopia di Jack il mio amico di New York. Cazzo aveva detto di aver abortito, ma è evidente che era una bugia, la faccia di lei conferma la mia teoria.
'Chi è Asher?' Mad è curiosa. 'È la professoressa che si scopava gli studenti. Quel bambino è il figlio di Jack è identico.' Spiego veloce e Mad è tesa.
"Tesoro, tra un po' apriremo i tuoi regali. Visto che è sono venuti Aaron e Vincent?" Afferma lei, il marito ha chiamato uno dei camerieri per pulire il bicchiere.
Raggiungo il bancone e ordino qualcosa di forte, Mad non dice nulla perché nemmeno io so cosa dire.
"Chi è per te lei Asher?" Aaron ci ha raggiunti. "L'ho scopata un paio di volte e quattordici anni. Lei faceva sesso con i suoi studenti. È rimasta incinta di un ragazzo che era a scuola con me e aveva detto di aver abortito, ma quel bambino è identico a Jack." Spiego e Aaron sospira.
'Provavi qualcosa per lei?' Domanda Mad. 'No, non ci pensare nemmeno lontanamente. Non ho mai provato nulla per nessuno prima di te Mad.' Le dico serio, la guardo e lei affonda verso il mio petto. Bevo il mio drink velocemente.

Il piccolo Dave apre i regali finalmente, quel bambino ha qualcosa di strano, lo sento dal suo odore, ma non capisco cosa.
È la mia ex professoressa ad avvicinarsi a me, tengo Mad stretta a me, ho bisogno di lei e della sua calma.
"Grazie per non aver detto nulla prima Asher." Si ricorda anche il mio nome, mentre io non ricordo nemmeno il suo cognome. "È figlio di Jack." Le dico serio. "Non potevo abortire, da anni io e mio marito cercavamo un bambino." Spiega e io stringo i pugni. "Si, ma Jack pensa che tu abbia abortito. Non immagini quanto fosse andato giù di testa quando aveva saputo della gravidanza." Le dico serio. "Non ho più avuto notizie di Jack e non sono più riuscita a rintracciarlo." Spiega. "Perché lo cercavi?" Domando. "Perché Dave è malato, lo avrai visto. Io sono troppo vecchia per potergli donare il midollo, ma probabilmente Jack potrebbe." Afferma seria, io sospiro pesantemente. "Non sento Jack da un paio di mesi. Ma sappi che quando saprà di Dave lui vorrà far parte della vita del bambino." Le dico e la prof sospira. "Nel caso tu lo riesca a trovare va bene qualsiasi cosa, se può far stare meglio Dave. Non sono più riuscita ad avere bambini dopo di lui e mi spiace vederlo così." Annuisco e così lei torna alla festa mentre io abbraccio Mad.
"Troverai Jack?" Domanda. "Lo troveremo. Dovrò tornare un po' nel mio passato, ma tu verrai con me. Non voglio avere segreti Mad." Le dico e lei annuisce.
"Tu sei il figlio di Aaron?" Domanda la piccola pulce malaticcia. "Si, perché?" Domando, lui sorride, mi prende per mano e mi porta nella sua cameretta. Ci sono disegni sui lupi ovunque. "Quando Aaron viene a trovare papà mi racconta sempre delle favole sui lupi." Afferma, Mad rimane sorpresa. "Aaron ogni tanto mi legge qualche storia, ma papà dice che sono tutte frottole." Dave sembra dispiaciuto. "Tu ci credi ai lupi?" Domanda, per fortuna ho messo una lente a contatto per coprire l'occhio da lupo. "Penso che sarebbe bello se le storie di Aaron fossero vere." Dave è triste, ma non posso espormi.

Sono io quello giustoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora