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Sento che Mad sta aspettando che Tobias la accompagni al ballo, ma lui è con me e mi sta aiutando a mettermi un vestito adatto, lucido e con taglio classico. Odioso, ma sarà solo per sta sera.
Scendo le scale prima che lo faccia Mad e sento che mio zio le urla di scendere. Ha un vestito turchese, che le fascia benissimo, è meravigliosa, quando mi vede ben vestito si mette una mano davanti alla bocca e le vedo gli occhi lucidi. Le porgo la mano così da aiutarla a finire di scendere le scale, mio zio mi passa le chiavi della vecchia Aston Martin che è nel garage, mi fa l'occhiolino.
"Per sta sera sarò tutto tuo e solo tuo." Le dico e lei sorride entusiasta, mi sporgo e trovo le sue labbra, probabilmente le sbaverò il rossetto, ma non mi importa, mi è mancata questa Mad.

Entriamo nel grande salone del campus, tutti ci guardano, sta sera Mad non ha le stampelle e si regge a me, sento quando preme di più sul mio braccio per reggersi meglio. Tutti ci stanno fissando, ma sta sera mi sono promesso di regalare a Mad la più bella sera della sua vita, come mi ha chiesto sua madre. Lily ci guarda a bocca aperta, anche Theo è sorpreso, ovviamente puntiamo nella loro direzione, probabilmente le ragazze vorranno parlare.
"Ma guardati, stai bene anche con il vestito elegante. Io mi sento un pinguino infiocchettato." Commenta Theo. "Andiamo a prendere due birre." Faccio e così andiamo al bancone.
Tornati dalle ragazze Mad mi chiede di ballare e così la porto sulla pista, la faccio addossare e la muovo lenta, un lento dondolio.
"Grazie." Dice piano. "Per cosa?" Le domando. "Per la serata perfetta." Afferma e vedo un sorriso timido sul suo volto. "Sei incantevole Mad e non nego che mi piacerebbe toglierti questo pezzo di stoffa di dosso." Mi da una leggera pacca così continuo a farla dondolare.
Le canzoni si susseguono e io continuo a far ballare Mad, è davvero stupenda sta sera.

Sono ormai le due di notte quando decidiamo dintornare verso casa, Theo e Lily se ne sono andati un'oretta fa, probabilmente ora si staranno divertendo a letto. Mad è agitata, lo sento da quanto batte forte il suo cuore in questo momento, ma non mi parla, non mi dice perché.
Saliamo in macchina, l'aria è pesante così mi allento il fiocco al collo. Guido in silenzio per le strade deserte, sento che lei è ancora agitata, ma non mi parla dannazione. Ho paura di chiederle perché è così agitata, temo di essere io il motivo.

Madison

Asher sta guidando come sempre, sguardo fisso sulla strada. Non immagina quanto vorrei un bacio come quello di quando siamo partiti da casa, non immagina quanto vorrei sentire di nuovo il suo corpo contro il mio. Ogni tanto mi lascia qualche occhiata e sto cercando il coraggio per ammettere quello che voglio davanti a lui.
Siamo quasi arrivati a casa di mia zia e non so veramente come fare, mi vergogno, ma so che non avrò più un momento come questo.
Asher spegne la macchina dentro al garage e apre la sua portiera, poso la mia mano sopra la sua che è ancora sul pomello del cambio. "Asher io..." Mi blocco, ma lui attende e delicatamente con la mano libera mi accarezza la guancia. "Voglio farlo Asher." Non riesco ad essere esplicita e dire che voglio scopare mi sembra volgare. "Davvero vuoi scopare Mad?" Domanda e io annuisco sicura. "Dillo, devi dirmelo perché devo esserne sicuro che tu lo voglia." Dice serio, per fortuna l'atmosfera tra noi è cambiata. "Lo voglio." Affermo e senza che ne abbia il tempo per elaborare mi trovo la labbra si Asher sulle mie, è deciso e prepotente come piace a me.
Con un movimento deciso mi fa salire a cavalcioni su di lui, affondo le dita nei suoi capelli, mentre lui mi tiene salda contro il suo corpo, le nostre lingue danzano fameliche.
"Vuoi farlo in macchina la prima volta?" Mi chiede e io scuoto la testa, penso che non sarebbe male, ma vorrei un luogo più romantico. "Vieni." Esce dalla macchina tenendomi in braccio, chiude la macchina e si avvia dentro casa. Richiude anche la porta del garage, poi mi ci pianta contro, la sua mano scorre sulla mia coscia mentre l'altra mi regge, riprende a baciarmi. Il suo corpo è marmoreo contro il mio, riprendo fiato e inizio a togliergli il papillon, sbottono lentamente la camicia.
Asher mi regge in braccio mentre ci avventuriamo per la casa, arriviamo in sala e mi deposita sul divano. Apre il mobiletto e prende un vino oltre che al cavatappi, apre veloce la bottiglia e poi ne beve un sorso. Mi allunga la bottiglia mentre torna da me, bevo un sorso del vino e poso la bottiglia sul tavolino.
Asher slaccia la lampo del mio vestito, mi alzo in piedi e questo scivola veloce ai miei piedi, lui mi guarda come mai aveva fatto prima. Si lecca il piercing al labbro, mi sento avvampare dentro mentre lui si toglie la camicia e la lancia via. Si inginocchia davanti a me, mi bacia la pancia poco sotto l'ombelico e delicatamente fa scendere le mutandine. Mi sento così esposta, mi fa distendere sul divano, mi copre con la coperta che Adele tiene per quando legge davanti al camino e poi lentamente si toglie le scarpe, poi i pantaloni e infine i boxer. Prende il portafoglio dalla giacca del vestito, apre la coperta e si stende sopra di me, ho caldo tremendamente caldo. "Senti come sei bagnata, non ci sarà nemmeno bisogno dei preliminari Mad. Probabilmente ti farà un po' male all'inizio, ma poi passerà." Mi rassicura, lo vedo prendere un preservativo dal portafoglio. Oddio ci siamo. Lo osservo attenta mentre srotola il dischetto sulla sua erezione, lui invece guarda me, mi bacia delicato la fronte. "Non si torna più indietro Mad." Mi avvisa, sento del fresco vicino alla mia intimità. "Sei bellissima." Mi dice per poi spingersi dentro di me, sento dolore e così mi aggrappo alle sue spalle, lui resta immobile finché non allento la presa. "Mi muovo Mad, vedrai che poi starai benissimo come quando usavo le dita." Annuisco e lui comincia a muoversi ritmicamente dentro e fuori di me.
"Cazzo sei stretta." Afferma mentre lo vedo godersi a pieno il momento, lentamente il dolore sta diminuendo. Mi ero sempre persa qualcosa di bellissimo e ora grazie ad Asher invece so quanto mi stessi perdendo. Prego in silenzio che l'aver fatto sesso assieme lo possa in qualche modo avvicinare all'idea di avere una relazione.
Le sue spinte sono delle stoccate nette, il ritmo è più frenetico e lo sento emettere dei versi gutturali che mi eccitano ancora di più. "Brava vieni Mad, vieni con me." Afferma e dopo non molto mi sento pervasa dal piacere, lo sento grugnire e poco dopo si accascia accanto e me.

Sono io quello giustoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora