Con la solita sveglia della sorvegliante, ci alziamo tutte stanche ovviamente.
Dopo esserci lavate e vestite, si va a fare colazione.
<Passami il vassoio di biscotti>
Dico a Sara mentre ce lo ha in mano e me lo passa in fretta. Lo prendo ovviamente con svogliatezza.
<Manco la voglia di vivere>
Commenta Edoardo seduto di fronte a me mentre poggio il vassoio davanti a noi.
<La mattina no, manco quella ciò>
Dopo aver fatto una bella colazione abbondante, si va in classe.
Riprendo il mio posto e alla cattedra arriva la professoressa che si presenta come quella di inglese.
Come prima lezione ci fa quella sui viaggi
<Rubino, venga alla lavagna>
<Ma io è già tanto che capisco l'italiano, figuriamoci l'inglese>
Commenta Vincenzo facendomi scoppiare a ridere mentre si avvicina alla lavagna.
La prof inizia a fargli delle domande.
<Do you have some luggage?>
Vincenzo annuisce e basta.
<Le valige! Le valige, ce le hai?>
Suggerisce Edoardo al mio fianco e Vincenzo risponde con un 'Yes'.
<How many?>
Chiede la prof e lui ripete quello che dice ma in realtà dovrebbe rispondere.
<Fra non devi ripetere, gli devi rispondere. Non devi ripetere!>
Continua a mormorare Edoardo guardandolo e ridendo.
<Che devo dire?>
Chiede Vincenzo guardandoci.
<Quante ne hai!>
Rispondo anch'io ridacchiando e Vincenzo risponde alla professoressa mentre mi accascio sul banco ridendo e mormorando un:
<Non ce la posso fare>
<Semu pessi. Ma pessi, pessi>*
Risponde il mio compagno di banco facendomi ridere ancora di più.
*Siamo persi. Ma persi, persi*
La lezione continua, ma anche il casino continua.
Appena finisce ci dirigiamo in fretta a fare la ricreazione.
Successivamente abbiamo la Petolicchio che ci spiega un nuovo argomento e poi ci lascia fare gli esercizi.
<Ma che c'hai? Sei in ansia?>
Sussurro a Edoardo guardandolo dopo i suoi comportamenti.
<Perché dovrei essere in ansia per qualcosa?>
Chiede anche lui girandosi a guardarmi sentendosi preso in causa.
<Stai toccando quel portacolori da tutta la lezione!>
Lo riprendo dando uno sguardo al portacolori davanti a lui.
Lui sembra esitare prima di rispondermi.
<Niente, lascia stare>
Torna al suo esercizio. Resto a guardarlo e resto confusa per poi tornare anch'io con lo sguardo nel mio quaderno.La giornata scolastica per oggi penso si sia conclusa, dopo pranzo ci ritroviamo in camerata e Anastasia ci da una brutta notizia.
<Han tolto le robe. Han fatto le perquisizioni>
Dice entrando in bagno mentre noi la seguiamo in fretta.
<Non c'è niente! non c'è niente!>
<I profumi no dai!>
Commento sconvolta guardando il posto dove avevamo nascosto tutto.
Ci ritroviamo in camerata maschile a dire tutto.
<Da voi hanno preso?>
Chiedo guardandoli mentre entro.
<Forse il mio telefono, ma non lo so>
Se è così, Simone è nei guai. Così mi dirigo nell'altra stanza per sapere se hanno trovato qualcosa anche a loro.
<A voi? Han preso qualcosa?>
<No no>
Mi risponde in fretta Cristiano seduto nel letto di Raffaele.
<A te?>
Chiedo a Edo che è sdraiato nel suo di letto.
<Niente di particolare>
<Telefono?>
<Consegnato all'inizio, ti preoccupi per me, Gre?>
Mi chiede mentre mi avvicino e mi siedo sul suo di letto.
<Se mandano via un mio compaesano, io ci resto male eh.>
Lui ridacchia e poi mi attira a se in un abbraccio e mi mormora un 'Ti voglio bene' ed io rispondo con un 'Ti voglio bene anch'io.
<Non pensavo al quarto giorno di ritrovarmi abbracciata a qualcuno>
Ammetto scoppiando a ridere e continuando a stare in quella posizione.
<O peggio a dire 'ti voglio bene anch'io'>
Aggiunge lui e insieme ridiamo. Poi ci stacchiamo sotto i commenti di Cristiano che dice 'Cariniii' e Fiorella che ride.
Successivamente raggiungiamo gli altri nell'altra stanza.
<Stasera andiamo a prendere tutto, te lo giuro>
Dice Alessandro mentre mi sdraio nel letto di Cristiano e li guardo.
<Oh andiamo adesso?>
Chiede Simone guardandolo.
<No questa notte>
Cerca di convincerlo Cristiano ma niente da fare.
I primi a partire sono Simone e Alessandro.
<Andiamo?>
Chiedo a Edoardo e agli altri guardandoli.
<Andiamo, susiti>
Dice Edoardo porgendomi la mano che in fretta afferro e raggiungiamo gli altri.
Siamo quasi tutti possiamo dire.
<Faccio il palo>
Dico non entrando minimamente nell'ufficio dei sorveglianti.
Guai si, ma non così tanti!
<Ci uniamo a lei, signorina>
Dice Raffaele indicando se stesso e Edoardo e scoppio a ridere.
<Io guardo verso la cucina, non si sa mai>
Dico dando le spalle a tutt'e due.
<Io di qua perché secondo me posso passare anche da qua>
<Esatto>
Rispose Raffaele e aspettammo che tutti prendessero le cose.
<Ci siete?>
Chiedo guardandoli uscire, ma nessuno mi risponde.
<Andiamo, andiamo>
Dice Edoardo iniziando a correre e quindi li seguo anch'io tornando in camerata.
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Il Collegio 6
FanfictionGreta ha 16 anni e viene da un piccolo paesino di Catania, Acireale, ed è una ragazza abbastanza dolce e si definisce spiritosa e frizzante, oltre ad essere una combina guai. Ama truccarsi e vestirsi bene. Segue la moda in poche parole. È molto estr...