Con gli animi calmati, arriviamo nel posto dove staremo stanotte e ci ritroviamo la Petolicchio.
<Che visione!>
Urla Edoardo facendomi ridere mentre ci sistemiamo poi tutti sui tronchi. In alcuni ci sono anche dei binocoli.
Così la Petolicchio ci spiega che siamo nel lago di Canterno e inizia a spiegare la tipologia del lago e tutto.
Così poi ci dirigiamo a vedere gli uccelli.
<Russo, dunque, è tutto bianco il piumaggio?>
Chiede la Peto richiamandolo.
<Tutto!>
Si sbraccica lui guardandola.
<E allora è un'airone bianco!>
<È un'airone bianco!>
Informa tutti quanti urlando Cristiano facendomi scoppiare a ridere mentre iniziamo ad applaudire.
<Vogliamo vedere se compare pure un'airone cinerino?>
<Subito!>
<Cosa?!>
Dicono insieme Cristiano e Edoardo. Uno obbedisce e l'altro più confuso di prima.
Poi la Petolicchio decide di concludere la sua lezione sull'ornitologia.
Successivamente è il momento di visitare le tende per la notte.
Sono belle grandi e ci entriamo tutte.
Poi ci dirigiamo alle panchine e fa la sua comparsa Enzo che ci porta al biliardino.
Torneo chupa-chups.
Iniziamo a fare le squadre e i primi a partire sono Elisa e Raffaele contro Sara e Vincenzo, vincono i primi e si prendono il lecca lecca.
Il problema è che iniziamo a prenderli anche chi non vince.
<Dammi quello alla coca cola>
Sussurro a Cristiano che in fretta me ne da uno.
Lo apro in fretta e me lo ficco in bocca.
<Siciliani contro siciliani?>
Propone Edoardo guardando me, Matteo e Davide.
<Magari, dobbiamo prendere una ragazza>
Rispondo togliendo il lecca lecca dalla mia bocca e guardandolo.
<Io e Greta contro te e... Kim>
Propone ancora a Davide per poi indicare Kim.
<Vai, ci sto>
Risponde il ragazzo mentre si danno il cinque.
L'ultimo gruppo finisce e tocca a noi.
<Oh ma che è, avete già er lecca lecca voi. Com'è possibile>
Chiede Enzo guardando me e Kim mentre i ragazzi ridacchiano.
<Ho giocato prima Enzo>
Rispondo guardandolo e mettendomi in posizione con Edo al mio fianco.
<No no bella mia, tu è la prima volta che te avvicini a sto biliardino.>
<Certo che si. Che dici. Non te lo ricordi?>
<È la vecchiaia Enzo!>
Mi asseconda Edoardo facendomi ridacchiare. Torno seria in fretta e iniziamo a giocare e a divertirci, fino a quando non cala la sera e dopo la cena, il professor Maggi ci riunisce tutti intorno al fuoco.
<Vi avevo detto di scrivere delle lettere. Le avete scritte?>
Chiede guardandoci e tutti rispondiamo di si.
La prima ad iniziare è Matilde che la dedica ai suoi fratelli.
Poi è il turno di Raffaele che la dedica a suo nonno e piano piano tocca un po' a tutti.
<Sentiamo... Rizzo>
Il professore mi indica ed io annuisco aprendo la busta e uscendone la lettera.
<Caro Mattia,
Ti ricordi quando la sera mi aspettavi in piedi in salone per farmi il cazziatone di essere tornata troppo tardi?
Io puntualmente ti mandavo a quel paese e non ti parlavo più per il resto della serata.
Eppure ti dirò che tutto questo mi manca>
Tiro su col naso e Edo, al mio fianco, mi mette la mano sulla gamba.
<Mi manca stare nel tuo letto a parlare delle nostre giornate.
Mi manca venire da te a sfogarmi, consapevole che tu saresti stato lì a consolarmi con i tuoi abbracci che mi mancano tanto.
Il fatto di non sentirti più al mio fianco, si sente ancora nonostante sia passato un anno.
Ti penso sempre, sei il primo pensiero che faccio quando mi alzo la mattina e guardo la nostra fotografia nel quadro che rappresenta noi due ai tuoi diciotto anni.
Mi manca passare le ore nella tua macchina a mangiare cibo spazzatura e a chiacchierare di ragazze e ragazzi.
Ricorderò tutto con dispiacere e tanto amore perché so che tu, nonostante tutto sei sempre con me.
Mi dispiace non averti detto più spesso che ti volevo bene...>
Finisco che sono in lacrime e i miei compagni non parlano, mi guardano. Alcuni sono anche in lacrime.
<Chi è questa persona, signorina?>
<Mio fratello. Se n'è andato un anno fa ed io soffro ancora perché mi sono isolata da tutti per questa cosa perché lui era una parte fondamentale di me>
Il professore non ribatte. Decide di passare avanti e Edo mi abbraccia facendomi poggiare sulla sua spalla.
<Lui lo sa>
Mi sussurra mentre strizzo gli occhi e mi asciugo le lacrime.
Poi è il turno di Sofia che legge la sua e parla della sua solitudine con il prof che poi chiede a noi 'chi è Sofia'.
Quando finiamo, siamo un po' più uniti rispetto alle settimane precedenti.
Ci abbracciamo, consapevoli che questo momento ci ha rafforzato un po'.
Chissà, capendo l'uno il dolore dell'altro magari riusciremo ad andare tutti d'accordo.
Ci sistemiamo di nuovo, io sono finita stavolta seduta sul prato, tra le gambe di Edo.
Successivamente sbuca quella di musica.
<Mariaa!>
Mormora Edo mentre tutti iniziamo ad applaudire.
<Io l'avevo vistaa!>
Urla invece Cristiano.
<Buonasera a tutti>
<Un'angelo è arrivato>
Dice ancora Edo mentre lo guardo e lo indico:
<Ma vattene a fanculo>
Kim al mio fianco scoppia a ridere.
<Eeh un'angelo>
Risponde anche la professoressa facendomi scoppiare a ridere.
<Che razza di gita è senza un po' di musica?>
Dice lei ricevendo approvazioni e facendoci poi alzare.
Così parte la musica e iniziamo a ballare prima seguendo la professoressa, poi ci raggiunge Maggi e iniziamo a ballare tra di noi.
Riesco a ballare persino con Maggi.
<Ho ballato con Maggi raga, ma chi me lo doveva dire>
Mi vanto mentre ci dirigiamo alle tende e i miei compagni scoppiano a ridere.
<Mia mamma m'invidierà>
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Il Collegio 6
FanfictionGreta ha 16 anni e viene da un piccolo paesino di Catania, Acireale, ed è una ragazza abbastanza dolce e si definisce spiritosa e frizzante, oltre ad essere una combina guai. Ama truccarsi e vestirsi bene. Segue la moda in poche parole. È molto estr...