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Entriamo nel grande cortile interno dove ci sono anche i nostri genitori seduti.
<Cercate il vostro posto>
Disse la sorvegliante e in fretta ci dirigiamo a cercare sti dannati posti.
<Oh ca nanz mann mis!>
Si lamenta Federica ridendo e indicando il posto in prima fila.
<Gre! Stai qua>
Mi richiama Sara quando vede che cerco il posto e indica il posto al suo fianco.
Mi vado a sedere al suo fianco facendole un sorriso. Sono seduta proprio tra lei e Valentina.
<Il posto proprio al sole!>
Si lamenta anche Alessandro dalla parte dei maschi.
Mi giro a destra e noto i professori serissimi.
<Raga io voglio il taglio come la Peto>
Dice Anastasia seduta accanto a Elisa che è vicina a Valentina. La guardo e ridacchio.
<Non commento>
Dico guardandola ridendo e anche lei scoppia a ridere.
Poi il preside prende parola:
<Ho parlato con i vostri genitori che hanno accettato di affidarci un mandato pieno per guidarvi, plasmarvi, imporvi regole ferree. Signorina, la vedo già sorridente>
<Certo>
Risponde Mariasofia mentre noi la guardiamo.
<La diverte?>
<No non sono divertita, sono entusiasta, mi scusi se sembrava una mancanza di rispetto>
<No no, ero lieto di vederla felice ma non ne comprendevo la ragione, dato che stavo dicendo che vogliamo togliervi dalla testa ogni idea rivoluzionaria>
<Ah>
Rispondiamo alcuni guardandolo, tra cui Mariasofia.
<Vedremo>
Aggiunge quest'ultima facendomi ridacchiare e poi continua a parlare:
<Io sono d'accordo con le sue regole però sarebbe bello magari avere un confronto diplomatico in cui anche noi studenti possiamo dire come la pensiamo e poi arrivare a un finale compromesso, sempre se però avremo i modi>
<Ma che ha detto?>
Chiede Gaia al suo fianco col suo accento romanaccio e facendoci scoppiare a ridere.
Il preside continua comunque a parlare e ci avverte di quello che si fa in questo collegio.
Poi ci da una domanda di ammissione da compilare con i nostri genitori e in seguito faranno dei colloqui, alla fine di questi decideranno chi entra in collegio e chi no.
Mentre se ne va, seguito dai prof, Simone e Alessandro fischiano mentre applaudiamo.
Il preside torna in fretta.
<Vorrei sapere chi di voi ha fischiato>
Chiede guardandoci tutti ma nessuno parla.
<Vedo che siete tutti coraggiosi>
<Io ho fischiato>
Dice Alessandro alzando la mano e poi anche la madre di qualcuno, penso Simone, ha alzato la mano mentre rimaniamo sconvolti e cerchiamo di trattenere le risate.
I sorveglianti ci spiegano come compilare la domanda di ammissione.
<Nascita della repubblica italiana>
Leggo guardando mia madre e scoppiamo a ridere tutt'e due.
<1942, siete due bestie>
Ci prende in giro mio padre facendoci scoppiare a ridere e in fretta scrivo la risposta continuando a ridere.
Dopo aver finito, i sorveglianti passano a prendere i fogli e noi ragazzi iniziamo a parlare tra di noi.
I primi ad andare al colloquio sono Valentina e sua madre.
Piano piano tutti veniamo chiamati.
<I signori Rizzo>
In fretta mi alzo mentre Mariasofia mi fa un'imbocca al lupo.
Io e i miei genitori, scortati dalla sorvegliante, veniamo portati in aula magna.
<Buongiorno signori, signorina. Prego>
Il preside. Perfetto. Perché proprio il preside dovevo beccare io?
Mi siedo davanti alla cattedra, al centro tra i miei genitori.
Iniziamo quindi a fare questo dannato colloquio. A qualche domanda ho risposto bene, ad altre ho detto cazzate su cazzate.
<Alla domanda: da quali abitudini sbagliate secondo lei dovrebbe emanciparsi sua figlia?
I suoi genitori rispondono: non rispondere con prepotenza ed imparare a rispettare le regole e soprattutto le persone più grandi di lei.
Che cosa ne pensa, signorina?>
Mi chiede il preside guardandomi attentamente
<Hanno ragione. Ne sono consapevole del mio comportamento, quindi non so>
Ridacchio imbarazzata.
<Io posso assicurare ai suoi genitori che lei uscirà di qui cambiata>
<Se lo dice lei>

Dopo averci fatto risedere, genitori e alunni, nelle sedie di prima, finalmente entra il preside con i professori.
<Devo essere sincero, abbiamo individuato molte criticità ci sono alcuni ragazzi che hanno una preparazione di base carente, si alzino il signor Rubino, il signor D'Ambrosio, il signor Giglio, la signorina Cascino, la signorina Cangiano e il signor Romano>
Quindi Vincenzo, Giovanni, Alessandro, Gaia, Federica e Filippo si alzano.
<Tutti voi ci siete sembrati proprio privi di una preparazione di fondo>
Poi li fa risedere e chiama Elisa e Valentina dicendo che pensano che il collegio le metta in difficoltà.
Infine chiama Simone e Davide e poi li fa risedere dopo aver detto che c'è un piccolo spiraglio di luce per loro.
<Signori genitori, abbiamo deciso che ci prendiamo carico delle criticità e che quindi accettiamo il mandato pieno che ci avete dato per tutti coloro che hanno fatto domanda. Siete tutti ammessi in collegio>

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