Questa è la settimana peggiore qui dentro. Tutti i professori hanno deciso di fare qualche interrogazione/verifica per via delle pagelle che usciranno a fine settimana.
So già che la mia pagella sarà buona, ma allo stesso tempo non lo so.
Inglese ha interrogato la maggior parte quelli che non aveva mai sentito.
Matematica ha fatto compito, sgamando Alessandro con un bigliettino che stava copiando, il problema era che la calligrafia del compito di Ale non era uguale a quello del bigliettino, così gli ha strappato il compito.
È riuscita a sgamare anche Filippo.
Dopo la lunga giornata di compiti e interrogazioni, arriva l'ora di Musica che ci comunica che oggi faremo una gara di canto a coppia che questa sera si concederà una pizza per cena.
Ci dovremmo esibire sull'esibizione del Tuca Tuca della Carrà. Io sono finita con Vincenzo.
Così ci sfidiamo e poi diamo a turni le votazioni.
Fin ora siamo in parimerito io e Rubino contro Edoardo e Anastasia.
A vincere è però Filippo con Matilde.
Così a cena, tutti mangiamo il risotto all'ortica e loro la pizza margherita.
<No vi prego sto soffrendo>
Mormoro guardandoli che si strafogano.
Poi arriva il secondo e alla fine di questo gli animi a tavola iniziano a surriscaldarsi.
<Mi sparli dietro con Valentina>
Dice Elisa a Mariasofia al suo fianco mentre io, dall'altro lato di Elisa, guardo Edoardo di fronte a me e con le orecchie sento la discussione. Stessa cosa fa lui.
<Sparlo dietro?>
<Si. Stavi parlando con Valentina di me>
<Assolutamente no, ti ho sempre difesa>
<Valentina! Qua stanno parlando male di te!>
Gli urla Giovanni facendo atterrare tutta l'attenzione sulle due ragazze.
<Stanno dicendo che fai le frecciatine tu e la signora Federico>
<Mette inciuci! Ha detto a Sofia 'Tu parli male di me con Valentina!>
Racconta Federica, dopo essersi alzata e aver raggiunto Ana, a chi era infondo al tavolo.
Quando ci ritroviamo tutti nei corridoi per tornare in camerata, sento Sara parlare con Elisa.
<Mi sa che loro hanno capito che tu hai sparlato di loro con Sofia ma non è vero>
<Eh ma io non posso prendermi le incazzature di tutti perché la gente capisce male eh!>
Risponde Elisa. Finalmente arriviamo in camera ed io mi sdraio nel mio letto, ma in fretta ricomincia la discussione di prima.
<Continui a parlar di me, hai sempre il mio nome in bocca!>
Dice Valentina a Elisa guardandola.
<Non parlo mai di te>
Risponde Elisa guardandola.
<Okay allora a cena? Quattro persone mi sono venute a dire che stavi dicendo il mio nome a tavola>
La discussione continua ancora e ancora.
<Non tutte qua mi stanno simpatiche>
Ammette poi Elisa tornando al suo letto.
<Perché non dici le cose in faccia. Davanti a tutti, davanti a chi ti guarda>
Dice Anastasia alla ragazza guardandola.
<Va bene da oggi tutto quello che vi devo dire ve lo dico in faccia>
<Okay, inizia>
Le dice Valentina guardandola.
<Non ho niente da dire adesso>
E la discussione continua e continua.
<Dì quello che pensi>
Disse dopo un po' Anastasia quando le acque sembrano essersi calmate.
<Ogni amicizia che creo la distruggete>
Dice la ragazza mentre io dal mio letto la guardo e anche le altre lo fanno, ma sono sconvolte.
Matilde le porge un fazzoletto e Mariasofia prende la parola:
<Io ho cercato di essere amica con te fin dal primo momento->
<Perché è insicura di se stessa per questo quando le parlate non dovete attaccarla tutte quante>
La interrompe Rebecca dicendo la sua. Allora un cervello ce l'ha.
<Ma infatti non la stiamo attaccando>
<No vabbè avete esagerato in alcuni momenti>
Aggiungo anch'io guardandole e facendo puntare gli occhi su di me.
<Non è che con me siete gentili>
Dice Elisa facendo tornare l'attenzione su di lei.
E alla fine la ragazza si chiude in camera sua, raggiunta poi da Raffaele.
Noi altri invece ripassiamo, oggi per la prima volta forse, non c'è stato casino.
STAI LEGGENDO
Il Collegio 6
FanfictionGreta ha 16 anni e viene da un piccolo paesino di Catania, Acireale, ed è una ragazza abbastanza dolce e si definisce spiritosa e frizzante, oltre ad essere una combina guai. Ama truccarsi e vestirsi bene. Segue la moda in poche parole. È molto estr...