Il Collegio 6

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Oggi come ci siamo svegliate? Sveglia traumatica. Il professore di ginnastica è venuto a svegliarci con il fischietto. Una tortura.
Dopo esserci messi la tenuta di educazione fisica e usciamo fuori.
Ci annuncia che faremo un risveglio muscolare per dare energia a tutti noi
<Una botta di vita ci darà questo allenamento, certo>
Risponde ironico Cristiano visibilmente stanco.
Iniziamo a fare degli esercizi, da non commentare. Corsette sul posto, di tutto.
Poi finalmente possiamo fare colazione.
<Tutti carichi dopo sto risveglio>
Dice Anastasia mentre facciamo colazione.
<Cristià, sta botta di vita?>
Domando guardando il ragazzo riccio.
<La botta di vita è arrivata solo quando ho visto il cibo>

La prima lezione è quella di arte che ci parla della fisionomica in cui si parla principalmente delle caratteristiche di ognuno di noi. Anche dei pregiudizi. Ad esprimere la sua opinione è Mariasofia che non pratica la depilazione e quindi spiega quello che gli è stato detto.
A rispondere è Simone che gli dice concretamente che il primo giorno lo ha detto a qualcuno che i peli gli facevano schifo ma non sarebbe andato a dirglielo in faccia.
<Le persone maleducate ci saranno sempre nella nostra vita>
Mormoro intromettendomi anch'io.
<Cosa ne pensa lei, Rizzo?>
Mi chiede il professore indicandomi.
<A me ne hanno dette di tutti i colori, non per peli ma per altro e mi ha fatto male, sono sincera. Però poi ho compreso che persone del genere ci saranno sempre, giudicheranno sempre>
Ci sono altre opinioni anche dagli altri, alcuni siamo tutti d'accordo, altri invece no.
<Per me le persone così non potranno mai essere mie amiche>
Dice Simone al professore.
<Così che vuol dire?>
<Che si offendono, ci sarà sempre qualcuno che ci giudicherà>
<Si ma a me, sinceramente parlando, mi devi giudicare per il comportamento, per il carattere, non per l'aspetto fisico. Anch'io ho sentito commenti per me da farmi rabbrividire qua dentro e che mi hanno fatta stare male>
Rispondo a Simone senza guardarlo e senza essere chiamata dal prof.
<Tipo?>
Mi chiede Simone e sento che mi sta guardando, così mi giro e ho la conferma.
<Magari davanti a te non lo mostro quando mi dici 'Sei troppo magra', ma quando resto da sola nel bagno a cercare di domandarmi il perché di questa cosa, mi sento offesa e ci sto male>
Rispondo facendogli capire che molte volte con me ha sbagliato, ma tanto non lo capirà mai.
Il prof ci assegna un compito: immedesimarsi nell'altro e capire la diversità della persona facendo un disegno.
La prima ad iniziare è Rebecca che si immedesima su Anastasia e poi Giovanni con Simone.
<Lo Faso>
Edoardo si alza ed io non vedo l'ora di sentire che cosa ha da dire. Il professore poi gli dice di leggere:
<Da quando l'ho conosciuta, Greta si è mostrata la persona che è. Dice cose giuste, è estroversa e sa ascoltare. Ha un po' di carattere intimidatorio all'inizio, ma tenero e dolce dopo.
Ha affrontato molto più di me nella vita, questo è sicuro, perciò vince a mani basse e l'apprezzo sempre di più>
Sorrido a quello che ha detto, contenta.
<Che dice?>
<Si è immedesimato benissimo>
<è stato difficile?>
Chiede il professore a Edoardo che mette subito le mani avanti:
<Io appena l'ho vista ho detto 'con questa o ci faccio amicizia o non la calcolo minimante'>
<Ma come>
Commento sconvolta e ridendo con i miei compagni.
Il professore lo guarda ridendo e subito Edoardo spiega:
<ma perché sembrava cattiva a prima vista, una di quelle che vuole solo far casino, che ti squadra dalla testa ai piedi. Poi anche l'aspetto con cui si era presentata: occhiali da sole, pantaloncini, una cattiva ragazza>
Scoppio a ridere. Nessuno mai mi aveva paragonato ad una cattiva ragazza.
<Però poi l'ho conosciuta, ho capito che ha un carattere forte e che comunque io le voglio bene anche così com'è. Magra, grossa, brutta o bella>
Ridacchio e sento di avere le lacrime agli occhi mentre i miei compagni applaudono e lui torna al posto vicino al mio.
Lo abbraccio subito e gli lascio tanti baci sulla guancia.