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<Buongiorno signorine! Il sole è alto e vi sta aspettando!>
Urla la sorvegliante per poi iniziare a muovere la campana.
Mi alzo controvoglia e guardo le mie compagne alzarsi e mettersi di fronte al letto.
<Avete 10 minuti di tempo per preparare: stanza ordinata, letti rifatti, divise messe a modo. È chiaro?>
Tutte rispondiamo di si.
<Come?!>
Chiede sbattendo la campanella su una sbarra del letto e la campana si rompe cadendo a terra. Soffoco le risate.
<Come?>
Chiede ancora guardandoci.
<Si, signora sorvegliante>
La sorvegliante se ne va ed io, dopo essere entrata in bagno ed essermi lavata, mi cambio e metto al divisa.
<Fatemi sto cazz de foulard che sennò lo strappo>
Dissi rientrando in camerata con il foulard in mano.
<Amò viè qua, to faccio io>
Disse Gaia facendomi segno di avvicinarmi e così la ragazza mi mette apposto il foulard.
Quando è ora dell'ispezione, la sorvegliante se la prende con lei togliendole le lenzuola del letto e facendo iniziare una discussione che si interrompe quando Gaia rifà il letto.
Mentre siamo in camera, Mariasofia inizia a parlare con Gaia di quello che ha fatto con la sorvegliante.
<Regà me state a fa venì il vomito>
Parla Kim guardandole.
<Mi sento di parlarle e lo faccio, mi scusi>
Disse Mariasofia guardandola.
<Devi tagliare corto, secondo me>
Dice la sua Rebecca. Io mi godo tutto dal mio letto, non ho voglia di entrarci in queste discussioni.
<E allora parlale tu scusami>
Risponde Mariasofia a Rebecca.
<Lo sta a fa a me è il discorso, non lo sta a fa a voi>
Disse invece Gaia.
<Ignoratemi allora>
Continua Mariasofia iniziando una discussione con Rebecca.
<Se vuoi darle dei consigli, ti chiudi nella tua stanza e le dai consigli perché è la ventesima volta in un giorno che sentiamo i tuoi benedetti consigli>
<Eh vabbè questo si chiama 'essere persone a modo' comunque->
<Non è essere persone a modo>
<Tesoro te sei venuta qua per fare la collegiale, non la professoressa>
S'intromette anche Anastasia guardandola.
<Ma io non voglio fare la superiore!>
<È quello che dimostri cara, con i tuoi aggettivi, tutte le tue cazzate lì>
Rispose Rebecca guardandola.
<Ma non posso parlare come cavolo mi pare?! Lei non si è lamentata e voi siete quelle che si sono intromesse>
<Si perché ti sentiam la tua voce andare avanti da due giorni!>
Sbotta anche Kim guardandola.
<Ed io devo sentire il vostro casino del cavolo? Almeno io dico cose sensate!>
<Questo lo dici tu>
Mormora Rebecca guardando Mariasofia che controbatte:
<Allora prova a smentirmi, dimostramelo con un sillogismo che dico delle cavolate! Sai che cos'è un sillogismo? E allora stai zitta, perfavore!>
<Stai zitta per cosa, scusa?>
<Stai dalla parte del torto, facendo così, te lo dico>
M'intrometto anch'io guardandola e alzandomi dal mio letto.
<Sto passando dalla parte del torto dove sono una contro tutte perché sto aiutando una mia compagnia?>
Mi risponde la ragazza mentre Kim si allontana e Mariasofia continua a parlare, per fortuna la discussione poi si chiude là. E menomale.
Scendiamo in cortile e troviamo i due parrucchieri.
Ci andiamo a sedere sulle due panchine, divisi maschi e femmine.
La prima ad essere chiamata è Sveva che inizia a piangere ancora prima di sedersi sulla sedia.
Accompagnata da Federica e Gaia, si va a sedere. Mentre dai maschi il primo ad iniziare è Raffaele.
Intanto Sveva continua a piangere e quando le taglia i capelli sono belli corti. La ragazza in fretta si alza e continua a piangere mentre le mie compagne la consolano ma lei, dopo essersi riseduta e la parrucchiera sta per farle la frangetta, si ritrae in fretta. La sorvegliante stanca se la porta via.
<È una scelta stupida>
Mormoro seduta dalla panchina ma non vengo ascoltata. Intanto Raffaele ha finito ed è il turno di Simone. Il ciuffo praticamente gli sparisce.
<Ammazza che figurino!>
Commenta Gaia facendomi ridere.
Poi tocca appunto alla ragazza che si siede e mormora un:
<Rasa! Rasa tutto!>
<Anche pelata staresti bene>
Le urlo ridendo.
<Sicuramente>
Risponde lei mentre dai maschi arriva Filippo.
Poi toccò a Valentina mentre invece Davide resta con quei capelli.
<Io voglio la frangetta, la prego>
Supplico la parrucchiera mentre mi bagna i capelli.
<Lei vuole la frangetta?>
Chiede la sorvegliante guardandomi.
<Si! Voglio rischiare, non l'ho mai fatto con i capelli>
Rispondo entusiasta. Così finisco con l'avere un caschetto con tanto di frangetta.
<Saluti pure il suo ciuffo>
Dice il sorvegliante ad Alessandro mentre io torno a sedermi dopo essermi specchiata ad una finestra.
<Tanto so cosa mangiare per farli ricrescere velocemente>
Risponde Ale restando fermo mentre il parrucchiere finisce di tagliare.
<Che cosa?>
<Mandorle e noci>
<Dovremmo dirlo al preside>
Disse Kim alludendo al fatto che è pelato e facendoci scoppiare a ridere.
Mentre Rebecca sta seduta e le tagliano i capelli corti, lei si ribella, dai maschi va Vincenzo e tutto il suo ciuffo sparisce in un battibaleno.
<Marò Vincè, sei n'altra persona>
Commento guardandolo e ridacchiando.
Rebecca alla fine si fa sto benedetto taglio.
Successivamente appare Sveva con la valigia e i suoi vestiti quotidiani.
La salutiamo tutti con un abbraccio. Andarsene per sta cosa secondo me non è normale, era meglio restare che andarsene per questo.

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