Dopo esserci firmati i vari annuari, aver fatto dediche su dediche, la sera ci siamo dedicati a ripassare un po'...
Non è vero. Solo e soltanto dediche. Tutta la sera.
Rebecca e Anastasia sono riuscite a chiarire grazie alla dedica della prima.
Così adesso mi ritrovo all'alba, nella mia cameretta, già pronta a ripassare. Oggi abbiamo gli scritti.
Dopo la solita campanella e le mie compagne tutte sveglie e pronte, le raggiungo in camera.
Sono intente a fare i bigliettini di matematica.
<Raga se ci becca i bigliettini, mangiamoceli>
Dice Anastasia facendoci scoppiare a ridere.
<Te l'annulla lo stesso>
Le faccio notare scoppiando a ridere.
Non ho problemi, la matematica sono apposto come anche con il tema.
Ci dirigiamo in aula magna, dove il preside ci fa un suo solito discorso sugli esami e poi li dichiara aperti.
Così andiamo in classe, per l'ultima volta ora che ci penso.
<No son da sola!>
Commenta Rebecca mentre andiamo a sederci e con lei anche Davide che si lamenta di essere seduto con Rebecca.
Perciò Davide si ritrova al primo banco e successivamente diamo inizio all'esame di italiano.
La tematica è sui miglioramenti e i cambiamenti fatti all'interno del collegio.
Cominciamo a scrivere, tutti impegnati e per la prima volta tutti con la testa sul banco.
L'ora non sembra passare velocemente, ma il giusto e in poco tempo mi ritrovo già fuori con alcuni miei compagni.
Quando siamo tutti fuori, iniziamo a pensare a matematica.
<Ora arriva il momento più tragico>
Commenta Edoardo.
<Esagerato>
Rispondo guardandolo e ridendo.
<I miei problemi sono i calcoli>
<Stai zitto che tu passi il compito sicuro grazie a me>
Dico al ragazzo indicandolo e lui ride.
Cresta si sposta il banco e Cristiano inizia a dirigere il campo di battaglia:
<Voi del primo banco, chiedete qualche volta in modo tale che lei abbassi lo sguardo e possiamo passare il foglio a questo lato>
<Dobbiamo fare gioco di squadra: io ti do le formule, tu mi fai i calcoli>
Mi dice Edoardo quando siamo seduto tutti e due al banco mentre Cristiano vede la visuale della Peto.
In quel momento, entra la professoressa che in fretta riprende Davide di farlo tornare al banco davanti e inizia a fare casino, ma poi si sposta davanti.
Dopo un po' iniziamo questo dannato compito. Un'ora anche per questo.
Inizia il gioco del silenzio. C'è chi fa i calcoli, chi invece li aspetta.
Vincenzo inizia a chiamare sia me che Edo e poi, mentre parla con noi, parla ma facendosi i conti.
<Io non posso suggerire, perché sto messo peggio di tutti>
Annuncia alla professoressa quando gli chiede che sta contando.
Alcuni iniziano a copiare anche dai bigliettini. La prima a consegnare è Matilde seguita poi da Sara.
<Devi fare questo e questo>
Sussurro ad Edo mentre la professoressa chiede a Davide se parla da solo.
<Si ma questo com'è>
Mi risponde lui in sussurro mentre mi mostra l'esercizio.
In fretta gli porgo il mio così che lo copi mentre la Peto fa lo spelling a Davide.
Quando l'ora finisce, consegnamo ed usciamo dall'aula.
<Io e Sara a fare così>
Spiega Matilde ai nostri compagni facendo i gesti dell'alfabeto.
<E lui che non capiva un cazzo>
Indica Davide e ridacchio guardandoli.
<Ho calcolato il raggio e mi è uscito tipo 20>
Dice Mariasofia a Cristiano quando li raggiungo.
<Il raggio con l'apotema tramite il teorema di pitagora>
Mi aggiungo anche io e lei mi indica:
<Eh si con la formula inversa>
<E l'aria usciva 400 p greco>
Aggiunge Cristiano guardandoci.
<Si>
Rispondiamo insieme guardandolo.
<È uscito?!>
Urla lui guardandoci felice.
<Si!>
<È uscito!>
Urla ancora mentre iniziamo a festeggiare perché gli è uscito giusto il risultato.
Dopo un bel pranzo... diciamo, ci troviamo in aula magna in cui regna il silenzio.
Arrivano il preside e i professori e il primo ci comunica che ci sono state alcune conferme confortanti.
<La signorina Masserini, la signorina Cimbaro e la signorina Rizzo hanno fatto tre ottimi compiti di matematica. Eccellenti, brave>
Partono gli applausi mentre sorrido e ringraziamo il preside.
Per italiano invece fa i complimenti ad Edoardo e Anastasia.
Guardo Edo mentre ripartono gli applausi. Siamo dentro.
Ci comunica che le riconferme sono avvenute anche in negativo e sono Davide e Vincenzo con cui parlerà in privato. Tutti gli altri ammessi all'orale e andiamo in giardino.
Vado da Vincenzo e lo abbraccio, è più sicuro che torni lui che Davide. Poi abbraccio anche Davide.
Ci dirigiamo in giardino e ci confrontiamo mentre aspettiamo il ritorno di uno dei due o meglio, di tutti e due.
<Oh che è? Ti hanno ammesso o no?>
Chiede a qualcuno Edoardo dalla balconata e in fretta lo raggiungo. È Davide. Scuote la testa per poi mormorare:
<Mi hanno espulso>
<Ma che dici>
Mormoro guardandolo mentre ci raggiunge e scoppia a piangere tra le braccia di Cristiano.
Lo raggiungiamo noi e lo abbracciamo. Poi aspettiamo Vincenzo. Ho seriamente paura.
Quando finalmente arriva, annuncia che lo hanno ammesso.
In fretta anche a lui lo abbracciamo e poi il sorvegliante ci comunica che Davide se ne deve andare.
<Oh Davidì. Mi raccomando>
Sussurro al ragazzo prima di abbracciarlo. Mi lascia un bacio sulla guancia e poi ci abbracciamo.
Uscire un giorno prima però non è tanto bello...
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Il Collegio 6
FanfictionGreta ha 16 anni e viene da un piccolo paesino di Catania, Acireale, ed è una ragazza abbastanza dolce e si definisce spiritosa e frizzante, oltre ad essere una combina guai. Ama truccarsi e vestirsi bene. Segue la moda in poche parole. È molto estr...