Because I love you even in your DNA.

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MEGHAN'S POV:

Camminavo avanti e indietro per la mia stanza da circa mezzora.
Era successo sul serio?
Avevo una gran voglia di strapparmi tutti i capelli.
Non avrei dovuto cedere così, ma mostrarmi decisa e respingerlo con un bello schiaffo. Ma, purtroppo, lo desideravo.
E lui desiderava me. Lo avevo intuito dalla gonfia erezione che Harry aveva premuto contro la mia coscia nel momento in cui si era spalmato contro il mio corpo per baciarmi. Vederlo così preso da quel bacio, mentre nella stanza riecheggiavano soltanto i nostri respiri affannati, fu decisamente troppo.
Scossi la testa con riluttanza, cercando di non pensarci più.
Ma era stato tutto così dannatamente eccitante ed io avevo voglia di rifarlo ancora e ancora. Sentire le sue labbra morbide sulle mie per la seconda volta. Ma non poteva e non doveva succedere.
Dopo quello che era successo, infatti, avevo salutato mio padre in tutta fretta e senza neanche degnare Harry di uno sguardo, ero tornata nella mia camera e ci ero rimasta per quei trenta minuti in cui avevo cominciato a torturarmi le mani.
Sentivo il bisogno di confidarmi con qualcuno, volevo dirlo a Vicki ma ero certa che non avrebbe capito. Dopotutto, come avrebbe potuto? Sapeva che detestavo Harry, e non era affatto a conoscenza dei sogni che ultimamente facevo su di lui.
Tuttavia la chiamai e le dissi di venire da me il prima possibile; non riuscivo a tenere per me ciò che era appena successo.
"Cosa?!" strillò lei non appena le raccontai tutto, quando fu arrivata.
Ovviamente mi aspettavo una reazione del genere da parte della mia migliore amica. Mi guardava perplessa e con occhi sbarrati, mentre io mi mordicchiavo nervosamente il labbro.
"Ecco, ora lo sai. E' tutto così imbarazzante, Vik" sospirai, esasperata.
"Okay, è logico che io sia sorpresa, ma non ti giudico. Non posso negare di aver fatto anch'io pensieri poco casti su Harry, il giorno in cui è arrivato."
Restai in silenzio, cercando di autoconvincermiche fosse normale aver baciato il proprio cugino.
"E poi non è il tuo vero cugino, l'hai detto tu, no? Non c'è niente di male!" continuò Vicki.
Ogni volta che parlavo con lei era come se mi leggesse nel pensiero. Sorrisi.
"Sì, hai ragione, ma non è questo il punto" brontolai, "odio il fatto che mi sia piaciuto baciarlo. E detesto sapere che vorrei ci fosse un secondo bacio. E un terzo, e magari un quarto."
"Lui ti piace, è semplice" constatò la mia amica, alzando le spalle con tranquillità.
La guardai come se avesse appena detto la più grande stronzata del secolo.
"Scherzi, vero?" alzai un sopracciglio, "ha un caratteraccio che non sopporto, gioca con le ragazze e si ubriaca di continuo. E' strafottente, arrogante, presuntuoso e non prende mai niente e nessuno sul serio."
"Sei arrivata a questa conclusione su quali basi?" mi rimproverò lei, "lo conosci da appena due settimane, Meg. Non ti sembra esagerato giungere a conclusioni affrettate in questo modo?"
"Non sono conclusioni affrettate, io vivo con lui, okay? Lo vedo ogni santo giorno e noto come si comporta."
"Però ti piace, se così non fosse non faresti questi sogni erotici su di lui, andiamo!" alzò le braccia in aria, spingendomi ad ammettere ciò che provavo.
"Mi piace Liam, non Harry. E' ben diverso" puntualizzai, mettendo le braccia conserte.
Vicki fece un respiro profondo, dopodiché disse: "okay, lascia che io esamini la situazione. Di Liam ti piace il modo di fare, e come biasimarti, è un ragazzo d'oro: dolce, carino, gentile e premuroso. Harry è l'esatto opposto, un bastardo giocherellone, ma ti attrae anche lui, soprattutto fisicamente."
"Da quando sei diventata una psicologa?" roteai gli occhi al cielo, facendola ridere.
"Sono semplicemente un'esperta in materia di Meghan Allen" replicò, sorridente.
Mi lasciai scappare un leggero sorriso anch'io.
"E' vero, hai ragione" ammisi, "ogni singola parola che hai detto, è vera. Ma io non voglio che sia così, capisci? Questa folle attrazione per Harry mi sta mandando fuori di testa e non voglio sentirmi così anche in casa mia."
"Beh, in effetti dev'essere difficile vivere con il ragazzo che ti piace, vederlo ogni minuto e magari trovarlo anche mezzo nudo nel bagno" scherzò lei, "io pagherei per ospitare Zayn a casa mia."
"A proposito, signorina" ridacchiai, facendole spazio sul letto accanto a me, "non mi hai raccontato cos'è successo tra te e il miglior amico di Styles."
"Ci siamo baciati, ieri sera, tutto qui" minimizzò lei, "Zayn mi ha chiesto il numero ma non si è ancora fatto sentire, per adesso."
"Dagli tempo, vedrai che ti chiamerà presto" mormorai, "ma sta' attenta, c'è un motivo se quei due sono diventati migliori amici in così poco tempo. Sono molto simili, e.."
"Ed entrambi dei puttanieri, okay, ho afferrato il concetto. Starò attenta" ribatté Vicki, facendo una smorfia.
Sorrisi, portando una mano sulla sua spalla e stringendola in un abbraccio.

Un amabile disastro sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora