"I do not have a sweet side."

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HO UNA PICCOLA SORPRESA PER VOI LETTORI, SE AUMENTERETE CON IVOTI E I COMMETTI, E ANCHE LE VISUALIZZAZIONI VI DIRÒ PASSO PASSO COS'É, PROMESSO.


MEGHAN'S POV:

La sera dopo ero lì, nella mia stanza, a prepararmi per uscire con Liam. Ero agitatissima, e per non mancare a tutto quello stress accumulato doveva pur mancare qualcosa. Il ciclo. Odiavo il ciclo, ogni volta che doveva venirmi, volevo essere solo un maschio, ma poi desidererei nuovamente essere una donna. Chi sá cos'hanno i maschi in quel posto chimatao testa..

Diciamo dopo circa una settimana dalla nostra discussione stavo per rivederlo per parlare faccia a faccia.
Sapevo che aveva preso una decisione - probabilmente definitiva - su di noi, e avevo piuttosto paura di scoprirla.
Tuttavia scacciai l'agitazione e, intorno alle 21:00, salutai mio padre ed uscii di casa.
Lui era già lì fuori, nel buio, con il volto illuminato soltanto dalla luce fioca dei lampioni nel viale. Mi avvicinai timidamente, e quando osservai il suo viso pacato cominciai a rilassarmi.
"Ehi" mormorò, con un braccio dietro la nuca, "come stai?"
"Adesso che ti vedo, meglio" sussurrai d'impulso, arrossendo visibilmente.
Liam sorrise, "mi sei mancata molto. Più di quanto avrei creduto fosse possibile."
Alzai un sopracciglio, "mi hai detto di aver pensato molto in questi giorni, giusto?"
"Giusto" ripeté, annuendo e cominciando a passeggiare al mio fianco, "ho pensato a noi due, a come ci siamo legati e conosciuti meglio nell'ultimo mese, e poi a quello che ho scoperto appena una settimana fa."
Deglutii, ancora imbarazzata per il fatto che ora altre persone sapessero del mio bacio con Harry.
"Non credo sia necessario che io ti ripeta quanto me ne vergogni" dissi, guardando altrove.
Liam scosse la testa, "infatti non è necessario. Perché voglio metterci una pietra sopra."
Sbarrai gli occhi e mi voltai di scatto verso di lui, "dici sul serio?"
Sorrise ancora, "dico sul serio. Non posso incolparti di nulla, non sei la mia ragazza e non ho diritto di rimproverarti. Voglio conoscerti meglio e, nonostante questa notizia mi abbia piuttosto sconvolto, non voglio rinunciare a te. Non così presto, ancor prima di averci provato."
Mi fermai nel bel mezzo della strada deserta e lo fissai con intensità negli occhi, "non hai idea di quanto mi faccia piacere sentirtelo dire. Ci ho sperato così tanto."
"Non farmene pentire, però" aggiunse, ridacchiando.
Annuii, ricambiando la risata. Mi sentivo stranamente sollevata.
"Non posso dire, però, di aver già dimenticato questa cosa. Avrei davvero preferito che fossi stata tu a confessarmi del tuo bacio con Harry, anziché scoprirlo da solo. Avrei voluto che me l'avessi detto subito, ma soprattutto avrei voluto che non fosse mai successo" fece una smorfia, "che voi non vi foste mai baciati."
Un velo d'imbarazzo mi coprì il volto, "lo vorrei anch'io."
Tuttavia la vocina tremolante e poco convinta con cui pronunciai quelle parole emerse e sperai vivamente che Liam non se ne fosse accorto. Per qualche assurdo motivo, e nonostante tutti i guai che quel bacio avesse portato con sé, non me ne pentivo.
Anzi, una parte di me - quella più profonda, nascosta e incapace di ammetterlo - desiderava che ce ne fossero altri, di baci. Volevo sentire di nuovo le labbra morbide del riccio sulle mie, sul mio collo, su ogni singola parte del corpo e sulla mia pelle.
Mi accorsi di essere andata troppo oltre con i pensieri soltanto qualche istante dopo, quando vidi Liam parlare ma io ero tutto fuorché concentrata su quello che stava dicendo.
"E da adesso dobbiamo andarci con calma" specificò, "vorrei che ci conoscessimo lentamente e accuratamente, senza segreti o bugie varie. D'accordo?"
"D'accordo" concordai, accennando un lieve sorriso.
"Voglio fidarmi di te, Meghan" disse, con gli occhi che gli brillavano letteralmente.
Mi morsi il labbro, "posso chiederti una cosa?"
Lui aggrottò la fronte, "spara."
Mi presi qualche secondo prima di aprir bocca, "adesso puoi dirmi chi è stato a dirti di me ed Harry? All'inizio ero convinta fosse stato lui, e l'ho anche attaccato per questo, ma adesso comincio ad avere dei dubbi perché.."
"Non è stato lui" ammise, "questo è tutto quello che posso dirti."
Una strana sensazione di colpa e sollievo m'invase lo stomaco dopo quello che avevo appena scoperto. Sollievo perché ero felice di sapere che non era così viscido e bastardo come avevo immaginato, e colpa perché lo avevo accusato duramente per qualcosa che non aveva commesso. Ero stata troppo dura, ma dopotutto lui sarebbe stato capace di un gesto del genere, quindi non poteva biasimarmi se avevo pensato subito che fosse colpevole.
"Perché non puoi dirmi chi è stato?" protestai, mettendo le braccia conserte.
Liam roteò gli occhi al cielo, "ho promesso che non l'avrei fatto."
"E questa persona, chiunque essa sia, non vuole che io sappia chi è?" domandai.
"Evidentemente no" ribatté, "scusa Meg, ma mi ha chiesto di non metterla in mezzo."
Aggrottai la fronte, sospettosa. A sapere di quel bacio eravamo davvero in pochi, e non poteva essere stata Vicki.
Di lei mi fidavo ciecamente, come fossimo sorelle.
La mia migliore amica non mi avrebbe mai tradita, doveva esserci lo zampino di qualcun altro sotto. Qualcuno di molto più perfido.

Un amabile disastro sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora