"It's all so beautiful with you!"

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A tarda serata, dopo che finalmente andarono tutti a dormire nelle rispettive stanze assegnate, potei finalmente godermi del tempo con Harry senza l'ansia costante di poter essere scoperti da un momento all'altro. Per sicurezza, il riccio chiuse comunque a chiave la porta della sua camera.
"Dovrei aver paura di essere chiusa in una stanza con te senza poter scappare?" scherzai, provocandolo.
Il riccio alzò un sopracciglio, "molta paura. Non immagini di cosa io sia capace."
E il fatto che avesse detto questa frase in tono totalmente serio e malizioso, mi fece rabbrividire. Arrossii quando lo vidi alzarsi dal letto e avvicinarsi a me, ancora seduta sul mio sacco a pelo, per poi tendermi una mano affinché balzassi in piedi.
Così feci, e a quel punto lui avvicinò il viso al mio senza però mai sfiorarlo.
Posò lo sguardo sulle mie labbra e rimase a guardarle a lungo, facendomi spazientire.
"E di cosa sei capace, sentiamo?" sussurrai a voce bassa, consapevole di provocarlo.
Il riccio curvò le labbra in un sorrisetto beffardo, e si intravidero anche le fossette.
Senza neanche darmi una risposta, portò le mani dietro le mie cosce e in mezzo secondo mi sollevò da terra, tenendomi sollevata affinché incastrassi le gambe intorno al suo bacino.
Sobbalzai per quel gesto inaspettato e mi aggrappai alle sue spalle, restandogli addosso come un koala. Sorrisi e lui fece lo stesso, per poi scaraventarmi sul suo letto.
Portò le labbra sul mio collo e cominciò a lasciarmi una serie di baci umidi e piacevoli, per poi sfilarmi finalmente quella fastidiosa sciarpa che indossavo solo per coprire il suo succhiotto. Mi tolse anche la felpa e mi baciò anche le spalle e le braccia, come se volesse assaporare ogni singolo centimetro della mia pelle. Deglutii, inarcando la schiena per farlo sistemare meglio sopra di me, mentre lui cercava la zip dei miei jeans per sfilare anche quelli. Percepii un brivido di freddo alle gambe quando rimasero nude, ed Harry non si fece problemi a gettare quei pantaloni sul pavimento. Provai a far lo stesso con i suoi, ma il riccio non mi lasciò finire. Aveva lui tutto il controllo, e il suo unico interesse sembrava quello di spogliare me. Provai a obiettare ma con lui non c'era verso o possibilità che io vincessi, così semplicemente mi arresi e lasciai che continuasse a baciarmi il collo.
"Dio, non immagini che ti farei" borbottò ad un tratto, teso, "ma non posso."
Aggrottai la fronte quando lo vidi allontanare il viso dal mio corpo e mordersi il labbro, come se si stesse duramente sforzando di trattenersi.
"Cosa? Che ti prende?" chiesi, non avendo del tutto capito cosa lo preoccupasse.
Lui si portò una mano davanti al viso e poi sospirò rumorosamente.
"Quando mi provochi così, io.." deglutì, facendo una pausa, "c'è una minima possibilità che io non riesca più a controllarmi, capisci? Tu mi fai questo effetto, Meg, e a volte ho paura di non essere in grado di fermarmi senza andare troppo oltre."
Portai una mano sulla sua guancia, ancora sdraiata sotto di lui, e gli sorrisi.
"E' molto dolce da parte tua" mormorai, "ma chi ti dice che io voglia fermarti?"
"Credimi, piccola, è meglio così" replicò, "non vorrei rovinare tutto a causa dei miei fottuti ormoni. E so che tu non sei ancora pronta per quel passo."
Sbuffai, "cosa ne sai? Ti ho mai detto di non essere pronta, forse?"
"Non offenderti, piccola" disse, "lo sto facendo per te. Io muoio dalla voglia di continuare, lo sai, ma non voglio rovinarti questo momento. E' la tua prima volta e deve essere speciale, come hai detto tu oggi potrebbe non durare tra noi, quindi non vorrei che ti pentissi."
A quel punto sollevai la testa dal cuscino e lo guardai in cagnesco.
"Ti ho spiegato cosa intendevo con quella frase" roteai gli occhi al cielo, "non intendevo dire che la nostra storia non durerà. Mi sembra che tu stia cercando scuse e basta."
Harry sbarrò gli occhi, "sei seria? Credi che non voglia fare l'amore con te? Oh, non sai quanto ti sbagli."
"E allora perché mi rifiuti così?" replicai, delusa.
"Dì la verità, non a me ma a te stessa" sussurrò, facendomi sdraiare di nuovo sotto di lui, "guardami negli occhi e rispondi onestamente. Faresti l'amore con me, adesso?"
Deglutii e posai i miei occhi sui suoi, come mi aveva detto: "io.. non lo so, cioè."
"Visto?" alzò le spalle.
"Ma non ho detto di no!" protestai, "dico solo che non mi piace il fatto che tu ti blocchi da un momento all'altro ogni volta che siamo a letto. Credimi, se avessi problemi te lo direi e ti fermerei io all'istante."
Harry sorrise e si bagnò le labbra, "ricevuto."
Rimasi in silenzio.
"Non voglio che tu pensi che io ti stia rifiutando" aggiunse poco dopo, "perché non vedo l'ora di averti tutta per me, di farti mia. Non ho mai avuto così tanta voglia con nessuna delle ragazze con cui sono stato prima.."
"Forse perché quelle ti aprivano le gambe dopo circa dieci minuti" sbottai, infastidita.
Harry rise.
"Già, forse è anche per quello" scherzò, "ma parlo sul serio, Meg. Con te voglio che sia speciale, non una semplice scopata. Anche se quando ero appena arrivato qui, non la pensavo allo stesso modo."
Spalancai la bocca, nel vederlo grattarsi la nuca con imbarazzo.
"Volevi portarmi a letto dal primo giorno che sei arrivato in casa mia?" esclamai.
Il riccio annuì, ridendo, "e che diamine, sono pur sempre un maschio! Cioè, guardati. Sei meravigliosa."
Arrossii, facendo una smorfia, e lui si sporse in basso per rubarmi un bacio a stampo.
"Non so se essere lusingata da questa tua confessione o ritenermi offesa perché pianificavi di portarmi a letto fin dall'inizio." Dissi, ironica.
"Assolutamente lusingata" rispose in fretta, "e comunque so che anche tu desideravi lo stesso. Scommetto di essere stato il protagonista di molti tuoi sogni erotici."
Sbarrai gli occhi, rossa in viso, e gli diedi una leggera spinta sul petto: "egocentrico!"
Non lo avrei mai confessato ma sì, ci aveva preso in pieno. Mi leggeva nella mente, forse.
Harry scoppiò a ridere e mi baciò ancora, "lo vedi? Ci desideriamo così tanto."
"Ma sì, hai ragione tu, aspettare non fa mai male" mormorai, decisa.
"Credimi, piccola, se tu andassi in giro a chiedere a qualche mio amico se io abbia mai chiesto a qualche ragazza di aspettare.." fece una pausa, "ti prenderebbero per pazza. O forse ti risponderebbero che hai sbagliato persona."
"E questo dovrebbe confortarmi, in qualche modo?" replicai, con aria di sfida.
Lui annuì, "assolutamente sì. Dovrebbe farti sentire speciale, perché lo sei per me."
"Mi sento già speciale ogni volta che sono con te" ammisi, abbassando lo sguardo.
Harry si distese finalmente sopra di me e mi baciò, con dolcezza.
Allungai le braccia dietro il suo collo e risposi al bacio, per poi cominciare a spogliarlo.
Nonostante era chiaro che non saremmo andati oltre, volevo comunque che fosse un po' meno vestito. Come me, dopotutto. Si tolse i jeans e anche la maglia.
Ebbi bisogno di molta lucidità per non perdere i sensi alla vista di Harry Styles mezzo nudo accanto a me, con solo dei boxer neri addosso. Arrossii.
"Forse è meglio se io dorma nel sacco a pelo.." proposi, timidamente.
Feci per alzarmi dal suo letto, ma Harry mi tirò a sé in mezzo secondo, impedendomi di sgattaiolare fuori dalle lenzuola. Scosse la testa, possessivo: "tu non vai da nessuna parte."
Deglutii, "Harry.."
"Shh, è la nostra prima notte insieme" disse, "voglio vederti dormire tra le mie braccia."
Sentii il battito del mio cuore accelerare a quell'affermazione e mi sistemai sotto le coperte insieme a lui, con la testa poggiata sul suo petto e le sue mani che mi accarezzavano i capelli. Chiusi gli occhi e mi parve di essere finita in paradiso.
"Potrei restare qui, con te, per sempre" sussurrai ad un tratto, col cuore in gola.
Non avevo mai provato sensazioni del genere per qualcuno, tanto meno con un ragazzo, ed ero così felice di provarle per lui. Harry mi baciò la fronte: "anch'io."
"Sei stanco?" gli chiesi ad un tratto, socchiudendo gli occhi.
"No, e tu?" rispose, accarezzandomi le gambe nude con la mano, sotto le coperte.
Rabbrividii, "no. Specialmente se continui a provocarmi così."
Harry ridacchiò, "scusa. Prometto di starmene buono e fermo, da ora in poi."
"Non volevo che smettessi.." ammisi, mordendomi il labbro.
Alzai lo sguardo per incrociare quello di Harry, che si illuminò all'istante.
"Forse non andremo oltre, ma qualcosa possiamo fare, tu che dici?" sussurrò ad un tratto contro il mio orecchio, per poi baciarne il lobo. Sentii un improvviso calore nel basso ventre e annuii timidamente, come se con lui non riuscissi a nascondere ciò che volevo.
Era una cosa totalmente nuova per me, non mi ero mai sentita tanto attratta da qualcuno.
Ed era bello che quella persona ricambiasse l'attrazione e provasse gli stessi sentimenti.
Mi sentivo così fortunata ad aver trovato Harry, ma soprattutto ero fiera di me per aver ceduto la corazza che mi ero creata all'inizio e averlo lasciato entrare nel mio cuore.
Harry si intrufolò sotto le coperte, in basso, e cominciò ad accarezzarmi le cosce.
Lì stavo già impazzendo. Il fatto che indossassi solo slip e maglietta, poi, non aiutava molto.
"Pensa se ci vedesse tua madre, in questo momento" ridacchiai, imbarazzata.
"O tuo padre" ribatté lui divertito, "ma c'è un motivo se ho chiuso la porta a chiave."
Risi e portai le mani tra i suoi capelli, la sua testa posizionata a livello della mia intimità non faceva altro che aumentare la sensazione paradisiaca che stavo provando.
Mi accarezzò il tessuto degli slip con le dita, facendomi rabbrividire.
Una parte di me mi diceva che stavo sbagliando, ma l'altra lo pregava di spogliarmi una volta per tutte. Era incredibile come fossi in grado di provare sensazioni così contrastanti tra loro, come se il mio animo di brava e cattiva ragazza si fosse spezzato in due.
Come se ci fossero due Meghan. Quando il riccio portò la lingua sulla pelle al di sotto dell'ombelico, interruppi ogni mia riflessione. Aprii la bocca dal piacere e strinsi forte le coperte tra le mani, aumentando sempre più la presa quando lui scendeva in basso.
Abbassò leggermente gli slip e andò giù con la lingua, facendomi morire.
Se ne accorse e sollevò lo sguardo nella mia direzione, bagnandosi le labbra con aria soddisfatto. Gemevo e sudavo come mai prima d'ora.
Harry si accorse delle mie condizioni e trovò la forza di fermarsi, rialzando gli slip e tornando a dedicare semplici carezze alle mie gambe. Ancora tremavo per la sensazione provata poco prima, e quando Harry tornò a sdraiarsi accanto a me sorrisi.
"Stai bene?" chiese, accarezzandomi una guancia. Annuii.
"S-sì."
Sorrise, "la tua faccia non aveva prezzo. Mi piace farti star bene."
"Ti piace farmi impazzire, che è diverso." Scherzai, facendolo ridere.
"Non posso farci nulla, adoro vederti in quello stato per me." Ammise, trionfante.
"E solo per te" aggiunsi, alimentando il suo ego già spropositato.
Harry sorrise e mi avvolse tra le sue braccia, possessivo: "sì. Solo per me."
Ci coccolammo ancora un po', parlando del più e del meno fino a tarda notte, per poi addormentarci insieme. Cademmo in un sonno profondo proprio lì, nel suo letto, quando in realtà avrei dovuto dormire in un sacco a pelo nella parte opposta della stanza.
Ma era la nostra prima notte insieme e, onestamente, fu meravigliosa.

Un amabile disastro sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora