" I have your mouth shut, you know. "

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Io mi diverto a fare la stronzetta a pubblicare di notte i miei capitoli, gne gne gne gne!! HAHAHAHAHAHA!!❤

MA IO VI ANO!

MEGHAN'S POV:

"Non ci posso credere, Liam ti ha baciata?" esclamò incredula la mia migliore amica, quando terminai di raccontarle tutto la mattina dopo a scuola.
Eravamo chiuse nel bagno delle ragazze, in pieno intervallo, e la sua reazione era stata esattamente come la immaginavo.
Sorrisi e annuii, vedendola saltare di gioia.
"Ripetilo e dimmi che non sto sognando" disse, chiudendo gli occhi e incrociando le dita.
"Liam Payne mi ha baciata, e tutto è vero" ripetei ridendo, e lei finalmente riaprì gli occhi.
Sorrise, "finalmente, era ora, diamine! E com'è stato?"
"In che senso?" arrossii.
"Hai provato qualcosa?" chiese, "oh che domanda idiota, certo che hai provato qualcosa. Aspettavi quel momento da anni."
Mi morsi il labbro, poco convinta, ed annuii di nuovo.
"E lui com'è? Bacia bene?" ridacchiò, prendendomi in giro.
Ridacchiai e annuii per la terza volta.
"Beh, allora perché non ti vedo così entusiasta come pensavo saresti stata?" aggrottò la fronte, sospettosa.
Mise le braccia conserte e aspettò che parlassi; mi conosceva troppo bene.
"Umh, ieri sera ho discusso con Harry, niente di importante" scossi la testa, girando lo sguardo altrove.
"Cioè, fammi capire, tu lasci che una delle tante discussioni con Harry ti rovini questo momento?" chiese sconvolta, "voglio dire, tu e lui litigate di continuo, chi se ne frega! Non capita spesso di baciare il ragazzo per cui si ha una cotta dalla terza media!"
Mi lasciai scappare un sorriso e la abbracciai, "hai proprio ragione."
"E visto che ci siamo, sputa il rospo" aggiunse poco dopo, "cos'è successo con Styles?"
Deglutii e feci una smorfia.
"Diciamo che, per sbaglio, gli ho confessato di aver baciato Liam" roteai gli occhi al cielo vedendo l'espressione furibonda di Vicki, "e Harry ha fatto allusioni strane al fatto che abbia baciato anche lui, quindi ho paura che possa fare qualcosa di stupido per dispetto."
La mia amica sbuffò, "non avresti dovuto dirgli di Liam. Meno segreti dici a quel ragazzo e meglio è, non mi sembra molto affidabile."
"Ho sbagliato, ho decisamente sbagliato" sospirai, camminando nervosamente avanti e indietro per la stanza mentre gesticolavo con i capelli, "giuro che se va a raccontare in giro quello che è successo tra noi lo castro."
Vicki trattenne una risatina, "chissà che farebbe se sapesse i sogni che fai su di lui."
Sbarrai gli occhi e le tappai la bocca con la mano, "non dirlo neanche per scherzo, non voglio pensarci. Sei l'unica a sapere questi sogni, e sei l'unica che sa del bacio con Harry. A parte lui, ovviamente."
Lei annuì, "io ho la bocca chiusa, lo sai, non dirò nulla. Ma non saprei dire lo stesso di lui."

Tornai a casa, quel pomeriggio, con uno strano presentimento.
Dopo cinque ore di lezione, un compito in classe di matematica e tanta ansia accumulata, avevo decisamente perso l'appetito.
Il che era strano, specialmente per una come me che ha una bizzarra dipendenza dal cibo.
Mio padre, infatti, mi lanciò un'occhiataccia sospetta e preoccupata quando gli dissi che volevo saltare il pranzo.
Tuttavia non fece domande, e lo ringraziai per questo.
Avevo un papà molto comprensivo.
Salii in camera mia, ma appena svoltai nel corridoio incrociai proprio colui che cercavo di evitare fin da quando mi ero svegliata quella mattina.
Eravamo di fronte alle porte delle nostre reciproche stanze, a fissarci negli occhi con imbarazzo.
Per lo meno io ero imbarazzata, lui era spavaldo e sicuro di sé come suo solito.
"Non mangi?" chiese, anche lui piuttosto sorpreso.
"No" risposi freddamente.
"Capito, io vado a fare una doccia" alzò le spalle e prima di andarsene si voltò nuovamente verso di me, "quasi dimenticavo, la prossima volta potresti farmi il favore di non lasciare i tuoi assorbenti sparsi per il bagno? Non mi interessa molto sapere quando hai le tue cose."
Disse tutto ciò ridendo, ed il mio viso si fece di un vivo color rosso pomodoro.
Mi avvicinai con aria minacciosa e lo guardai truce, "non li ho lasciati sparsi, probabilmente sei tu ad aver guardato nel cassetto sbagliato! E se permetti questa è casa mia!"
"E' anche mia, dal momento in cui viviamo insieme e io sono diventato a tutti gli effetti tuo cugino!" mi fece un occhiolino, mettendo a dura prova la mia pazienza.
"Contaci" alzai gli occhi al cielo, "stammi alla larga, non è giornata."
Mi voltai di scatto e sgattaiolai in camera mia, sbattendo rumorosamente la porta.
Eppure sapevo che non era finita così.
Cercai di sfogarmi e distrarmi, così telefonai a Liam.
Peccato che non rispose né a quella, né alle successive tre chiamate.

Un amabile disastro sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora