I want to wait for that..

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HARRY'S POV:

"Meg, aspetta!" la chiamai almeno una decina di volte, dopo essere uscito a mia volta dall'aula detenzione per seguire l'unica ragazza che mi interessava realmente.
Finalmente la raggiunsi mentre camminava a passo svelto in uno degli infiniti corridoi del nostro liceo, poi la spinsi contro un armadietto e portai le braccia ai lati del suo corpo per impedirle di scappare via ancora.
La mora abbassò lo sguardo per non incrociare il mio.
"Parlami, dì qualcosa" quasi la supplicai, ancora in stato di shock per quello che Allie mi aveva detto qualche minuto prima. Ma Meghan scosse la testa, esasperata.
"Cosa vuoi che ti dica?" sbottò, coprendosi il viso con le mani, "hai messo incinta una ragazza e adesso non ti resta che affrontarne le conseguenze."
Scossi la testa, infastidito, "non è incinta, cazzo. Sono sicuro che si tratta di un altro dei suoi sporchi trucchi per manipolarci e separarci."
"Ma hai visto la sua faccia, Harry?" esclamò lei, alzando la voce, "non stava mentendo. È realmente spaventata e, per quanto io la detesti, stavolta ha bisogno del tuo aiuto."
"Non puoi dire sul serio, Meg.." farfugliai.
Se avessi perso anche il suo sostegno, probabilmente sarei crollato alla sola idea che quella gravidanza esistesse davvero.
"Forse è successo come ha detto lei" aggiunse, chiudendo gli occhi con riluttanza, "magari non hai prestato attenzione alle precauzioni perché troppo concentrato sul registratore, in ogni modo non voglio neanche pensarci perché la sola idea di te e lei.."
Nonostante la situazione drammatica, questa sua ultima frase mi fece sorridere.
"Io e lei cosa?" la incitai a continuare, "sei gelosa?"
A quel punto lei portò le mani sul mio petto e mi spinse via da sé, "sei un vero idiota, lo sai? Forse stai per diventare padre e ti preoccupi di verificare se io sono gelosa o meno?"
Annuii, "sì. Perché sono certo che Allie non è incinta, sono stato attento con il preservativo, o mi avete forse scambiato per un novellino alle prime armi?"
Meghan fece una smorfia, "giusto. Dimenticavo quanto tu sia esperto in quel campo."
Sorrisi sghembo, di nuovo, "come non detto. Adoro la tua gelosia."
Ma lei sbuffò e mi superò, ancora frustrata, "dobbiamo trascorrere un'altra ora in quell'aula detenzione quindi torniamo da Allie, anche se preferirei non dover rivolgere la parola a nessuno dei due."
Cercai di prenderla per mano, ma lei la ritirò prima che potessi afferrarla.
"Devi accompagnarla a fare quel controllo, Harry. La faccenda è seria, molto seria."

Al termine dell'ora di punizione uscii in tutta fretta da scuola, così come Meghan.
Le feci promettere di non parlare con nessuno di questa storia fino a quando non ne avremmo avuto la conferma ufficiale. Cosa che io non volevo assolutamente ottenere.
Non tornai a casa per pranzo, troppo scosso per la notizia bomba che mi era stata rifilata e preoccupato all'idea di dover parlarne con lo zio James. Era assurdo anche solo pensarci.
Così, dopo aver mangiato qualcosa al volo in un bar, andai da Zayn.
Dovevo sfogarmi con il mio migliore amico.
"Tu cosa?!" esclamò quest'ultimo, come previsto, quando terminai di raccontargli tutto.
"Io niente. Sono sicuro che si tratta di un'altra delle sue stronzate." Risposi.
Zayn si portò una mano dietro la nuca, fissandomi ancora con occhi sbarrati, "amico, devi realizzare la gravità della cosa. Se l'hai messa incinta sul serio.."
"Oggi pomeriggio andremo all'ospedale e proveremo che non è altro che un falso allarme" replicai, cercando di autoconvincermi, "mi rifiuto di credere che diventerò padre a vent'anni, cazzo. Per di più da una ragazza con cui non voglio avere niente a che fare."
"Ci penserai due volte, la prossima volta, prima di non usare quei fottuti preservativi!" mi rimproverò lui, scuotendo la testa.
"L'ho usato, cazzo!" sbottai, nervoso al massimo, "credi sia stupido? Ho fatto sesso talmente tante volte che mi è impossibile non conoscerne ogni rischio."
Zayn aggrottò la fronte, confuso, "allora qualcosa dev'essere andato storto comunque.."
E proprio in quel momento ad interromperci fu la suoneria del mio cellulare.
"E' lei, è Allie" dissi tutto d'un fiato, non avendo mai pensato di trovare il suo numero sullo schermo del mio telefono, "pronto?"
"Harry." Disse soltanto la bionda, dall'altra parte del mezzo.
"Che c'è? Ci sono novità?" chiesi subito, già preoccupato.
"No, no" rispose, "volevo soltanto informarti che dovremo rimandare il controllo in ospedale a domani. Purtroppo oggi ho un impegno e.."
"Non se ne parla" la anticipai subito, frustrato, "non voglio passare un altro minuto senza sapere la verità riguardo questa storia. Mi sta mandando fuori di testa."
"Mi dispiace, Harry" si giustificò, "ma questo pomeriggio sono impegnata con mia madre. E se scoprisse che vado in ospedale a fare un test di gravidanza, mi ucciderebbe."
"Non puoi lasciarmi sulle spine, porca miseria!" imprecai al telefono, "non riesco a pensare ad altro. Ti giuro che se è un'altra delle tue prese in giro, io.."
"E io ti giuro che non lo è" replicò, "te l'ho detto, Styles. Non scherzerei su una cosa tanto seria. Anch'io ho dei limiti, sai?"
"Lo spero" sibilai, "allora andremo domani a fare questo maledetto controllo. Ciao."
E agganciai il telefono, per poi dare un pugno contro il muro della stanza di Zayn.
Il sottoscritto mi guardò confuso, "che è successo ora?"
"Dovrò trascorrere altre ventiquattro ore senza sapere se diventerò padre o meno" borbottai, serrando la mascella, "che situazione di merda."
"Cazzo, mi dispiace tanto."
"Se questa storia si rivelasse vera, se Allie aspettasse davvero un bambino.." deglutii, spaventato, "come farò? Voglio dire, con quale coraggio lo dirò a mia madre? Non ha i soldi per mantenere me, figuriamoci per il mio futuro e inaspettato figlio."
"Un figlio ti cambia la vita" commentò lui, ancora incredulo, "a meno che Allie non voglia.. beh, hai capito."
Alzai un sopracciglio, "cosa? Abortire? Oddio, no, non lo permetterei."
"Sicuro?" ribatté lui, "perché credo che una parte di te lo vorrebbe."
"Invece no" precisai, "non vorrei mai la morte di un bambino innocente. Nessuno deve pagare per i miei sbagli, sono io l'idiota che ha pensato di fare sesso con una ragazza per registrare l'accaduto e vendicarsi, quindi devo essere io a pagarne le conseguenze."
Zayn mi guardò con lo sguardo di chi era piacevolmente sorpreso.
"Questa sì che è una risposta matura, amico" e portò un braccio sulla mia spalla, "qualsiasi cosa accada ci sarò io a darti una mano."

Un amabile disastro sei tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora