1

20 4 0
                                    

:Forsa Zaira! È ora di alzarsi!: sento mi fratello chiamarmi dallo stipite della porta.
:Cosa vuoi?! È sabato! Il sabato niente scuola!: gli urlo con gli occhi chiusi e la voce impregnata dal sonno, mentre sono ancora sotto le coperte del mio comodo letto.
:Oggi c'è il trasloco!: mi fa notare.
:Oh merda! Me ne ero scordata!: dico alzandomi in velocità.
Mentre mi alzo mi cade l'occhio sul telefono che segna le 7.00 del mattino.
Mi vesto con i vestiti che avevo lasciato fuori dalla valigia, mentre noto la mia stanza ormai vuota.
Indosso una tuta celeste con alcune sfumature nere che vanno verso il basso, le mie solite scarpe celesti e raccolgo i capelli in una crocchia disordinata.
:Sembri un puffo.: commenta Jake, mio fratello, appena varco la porta della cucina.
Ancora con la testa nel mondo dei sogni lo ignoro con una semplice alzata di spalle. Bevo dell'acqua, essendo l'unica cosa rimasta in questa casa e poi vado in bagno a sciacquarmi la faccia e a lavarmi i denti.
:Ora sei pronta Puffetta?: chiede Jake.
Come risposta ottiene solo un mio "si" fatto col capo prima di entrare in macchina dove alla guida c'è mio papà.
:Pronti ragazzi? Si parte verso la nostra nuova casa!: dice mio papà con occhi sognanti, mentre Jake prende il comando della radio essendo nel posto del passeggero.
Io invece mi prendo entrambi i posti dietro, accendo il telefono e ascolto le mie canzoni; perché a essere sinceri non mi piacciono per niente le canzoni di mio fratello.
Visto che il viaggio dura circa tre ore, da Flowlet a Los Angeles, vi racconto alcune cose su di me e la mia famiglia. 
Jake è più grande di me di tre anni, quindi ne ha venti, quasi ventuno. È single da due anni ed è molto intelligente quanto rompiballe. È altro circa un metro e ottantacinque, capelli castani e mossi. I suoi occhi sono marroni.
La sottoscritta ha al momento diciassette anni, ma tra un mese ne compio diciotto. Alta un metro e un tappo, con un fisico giusto e capelli lunghi, castani e mossi e sulle punte sono celesti. I miei occhi sono celesti e porto gli occhiali.
Quando avevo tre anni e ho iniziato ad avere i capelli un po' più lunghi, s'iniziarono a tingere di celeste da soli.
Nessuno ne ha mai compreso il motivo e da piccola tutti mi hanno sempre guardata storcendo il naso.
Mi piace truccarmi, a volte anche in modo pesante, adori i vestiti sfarzosi e farmi le unghie.
Nella mia vecchia scuola sono stata la reginetta ed ero abbasta popolare. La cosa mi è sempre piaciuta anche se ero consapevole di non aver mai avuto dei veri amici.

Appena arriviamo in città s'iniziano ad intravedere i palazzi e finalmente la macchina si ferma davanti una casa un po' fuori città al confine con un boschetto.
Papà parcheggia l'auto nel vialetto e mentre scende dall'auto, dall'abitazione  escono la mia matrigna, Cloe assieme al mio nuovo fratellastro Tom.
Cloe ha i capelli lisci, lunghi e biondi e gli occhi verdi; mentre il figlio ha capelli corti biondi ma gli occhi celesti.

Jake scende e saluta Cloe con una stretta di mano, mentre Tom con un abbraccio, come se fosse un vecchio amico. In realtà loro due si sono conosciuti su instagram appena hanno scoperto che i nostri genitori si frequentavano ed ora convivono.
:Ciao...tu devi essere Zaira! È un piacere conoscerti!: Mi sorride Cloe porgendomi la mano che subito stringo.
:Ciao...è un piacere conoscerti Cloe. Mio padre ci ha parlato tanto di te!: dico con un sorriso stampato in faccia.
:Piacere, Tom. Tom Blaike.:
Mi sorride contento.
:Zaira, Zaira Smith.:

Anime gemelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora