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EMILY
Appena arriviamo a casa notiamo io e Zaira un biglietto sotto la porta...

Hey ragazze,
Vi do la conferma, io e Luke ci saremo sta sera per cena. Arriviamo per le 20.00.
Saluti
Il vostro vicino Neil

:Bene, quindi cosa prepariamo per cena?: chiede Zaira dopo aver letto il biglietto.
:Bhe posso fare delle scaloppine di vitello con le patate al forno, che ne dici?: le propongo. Voglio provare la nuova cucina per metterla alla prova.
:Perfetto, se mi lasci preparare un dolce...: mi chiede facendo gli occhioni dolci.
:E va bene, quale vuoi fare?: l'accontento alzando gli occhi al cielo
:Una torta al pistacchio: mi rivela felice.
Detto ciò mettiamo in frigo il cibo, mangiamo un panino al volo e cominciamo a cucinare, in modo che poi avremo tempo per prepararci e farci belle.

:Allora...mi chiedo da stamattina perché gli hai invitati a cena, insomma, gli abbiamo appena conosciuti!?: le chiedo mentre taglio le patate.
:Bhe, ho visto il modo in cui vi eravate incantati, più tu che lui, anche se Neil non ti perdeva di vista...Quindi si, per conoscerli meglio. E chissà, magari avremo dei nuovi amici, non credi?: mi risponde mentre mescola ognuna ciotola l'impasto del dolce con un'aria ansiosa, tanto da aumentare la forza mentre mescola da fa volare la farina.
Ora con il viso infarinato scoppia a ridere, tanto buffa da far ridere pure me.

Dopo quasi due ora abbiamo terminato di preparare la cena assieme alla tavola.
Tutto è in ordine e pulito, nell'aria aleggia il profumino delle pietanze preparate da noi.
:Bene, vado a farmi una doccia...sono ancora piena di farina: ammette Zaira grattandosi la testa impacciata.
:Va bene, fa presto così poi mi lavo anch'io!: le dico e lei annuisce a corre in bagno per sbrigarsi.
Stanca mi siedo sul divano, ma prima ancora di poter accendere il telefono qualcuno bussa alla porta.
D'istinto guardo l'ora e noto che sono solo le 19.00.
Così mi alzo e quando apro alla porta vedo una signorina sui venticinque anni con un sorriso tirato stampato sul volto.
:Voi siete quelle nuove del condominio?:
Chiede agitata la rossa. È vestita con una semplice tuta, in alcuni punti sudata, i capelli rossi legati in una coda alta e un po' scompigliati.
Le guance assieme al naso arrossato ed il fiatone mi fanno capire che avrà da poco terminato di correre.
:Si...perché? Le serve qualcosa?: le chiedo facendo una smorfia di disgusto.
:State bene attente ai ragazzi che vivono in questo appartamento, si portano a casa tante ragazze e potrebbero essere dei delinquenti. Non fatevi incantare dalla loro bellezza o dal loro modo di fare.!: mi sussurra per non essere sentita dai vicini.
Senza il tempo di lasciarmi dire qualcosa se ne va, lasciandomi imbambolata sul ciglio della porta.
:Bene ora ci mancava pure una pazza come vicina!: ammetto esasperata.
Mi risiedo sul divano, ma sta volta a rompermi le scatole è Tom. Proprio quando sono stanca tutti mi rompono le scatole?!
:Pronto?: rispondo dopo qualche squillo.
:Hey Emily tesoro, come stai?: sento la sua voce dall'altro capo del telefono.
:Tutto bene, te:
:non è male, però mi manchi tanto. Appena avrò terminato l'ultimo esame a fine mese prendo il primo aereo a vengo a trovarti!: mi annuncia entusiasto.
:Non vedo l'ora di vederti all'ora!: ed è vero...Tom mi manca tantissimo e scoprire di essere anime gemelle è stata una cosa stupenda!
:Allora Amore, cosa avete fatto di bello oggi? Avete già sistemato tutto?: chiede incuriosito.
:abbiamo sistemato tutto appena arrivate, non credere che siamo così pigre sai! In oltre abbiamo già fatto amicizia con dei vicini e vengono a cenare tra un po': lo avverto.
:Va bene, divertitevi...ora però devo andare. A domani amore!: e così dopo averlo salutato chiudo la chiamata.

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