35

5 2 0
                                    

ZAIRA

Sto percorrendo tutta la nave e ad ogni membro dello staff che incontro lo fermo per chiedo dove è il capitano. Quando so finalmente dove potrebbe essere ecco che mi raggiungono prima Emily affiancata da Achille.
:Che ci fate voi qui? Vi avevo detto di rimanere vicino alle scialuppe in caso di emergenza!: li rimprovero mentre con lo sguardo attento cerco il comandante.
:Ho litigato con Giacomo...quindi non avevo voglia di stargli vicino: ammette con non chalance.
:tu che scusa hai?: chiedo al biondo.
:Quando lei se ne è andata mi hanno detto di seguirla in caso sarebbe successo qualcosa: si difende Achille.
:Emily tu non dovevi metterti a litigare in una situazione del genere! Achille tu dovevi dire a Giacomo, perché sono sicura che i due cugini si sono messi a litigare tra loro come al solito, di smetterla di fare il cretino e la discussione di rimandarla a più tardi...magari quando saremo sicuri di essere salvi!: li rimprovero.
Loro rimangono zitti e mi seguono con la testa china capendo di aver fatto una gran cazzata.
Finalmente dopo quella che mi sembrava un'eternità trovo il capitano.
:Buonasera Capitano...sono Zaira e ho visto che la nave si sta abbassando rispetto agli altri giorni e continua a farlo. Penso ci sia una falla in una parete della crociera e che da lì entri tutta l'acqua. Bisognerebbe far evacuare la nave per sicurezza, in caso possa succedere che non riusciamo ad aggiustare il punto rotto: dico d'un fiato mentre il capitano ascolta attentamente.
Guarda il livello del mare a contrasto con le pareti, notando così che ho detto la verità.
:Bene...allora Zaira mi pare t'intenda di navi, quindi mi darai una mano. I tuoi amici possono andare vicino alle scialuppe. Nel frattempo avviso i miei colleghi che faranno scattare l'allarme.: ordina il capo. Io lo seguo mentre i ragazzi con lo sguardo preoccupato tornano dagli altri.
:Grazie di avermi avvisato ragazza!: mi ringrazia conducendomi verso il luogo di comando.
:vado ad avvisare anche gli altri colleghi che cercheranno la falla e l'aggiusteranno. Tu cerca di trovare il porto più vicino per poter dar scendere i passeggeri e delle navi vicine per poterci prestare soccorso.: annuisco e mi metto alla ricerca.
In poco tempo trovo ciò che cercavo e invio tutti i segnali e le richieste di soccorso.
Nel mentre di tutto ciò sento e vedo le persone che corrono e urlano spaventate con la paura di poter dormire. Bambini che si affiancano ai loro genitori e anziani che fanno fatica ad andare avanti.
Con il pensiero prego che i ragazzi si siano messi in salvo e con la coda dell'occhio noto delle scartoffie, dove ci sono scritti il numero dei passeggeri assime alle scialuppe con i posti disponibili.
A mente faccio due calcoli e se riusciamo a fare tutto in tempo potremmo salvarci tutti.

Finiti ciò avviso il comandante del successo dell'operazione, riferendogli attraverso un auricolare che mi aveva dato precedentemente che il porto più vicino si sta preparando ad ospitare la nave e una crociera a qualche kilometro di distanza sta arrivando per prestare soccorso.

Avvisato sento i piedi che iniziano a bagnarsi ed in velocità mi dirigo verso la porta dell'ufficio, che si trova nel penultimo piano più in basso della nave, ma non si apre e dopo svariati tentativi finalmente si apre anche se scassinata.
Percorro tutti i corridoi di corsa mentre il capitano mi avvisa dall'auricolare che non sono riusciti a sistemare la falla e quindi, stanno cercando di tornare sul ponte della nave per potersi salvare anche loro.
Arrivata alla scale, le salgo arrivando sempre più vicina al piano dove c'è il ponte.
Quando finalmente arrivo al piano prima della "zona esterna" noto che l'acqua mi sta raggiungendo e le voci delle persone al di sopra diminuiscono, segno che si stanno salvando le ultime persone.
Percorro tutto il corridoio.
:Zaira...noi siamo fuori stiamo evacuando le ultime persone. Tu a che punto sei?: sento il capitano parlarmi dall'auricolare.
:Sono quasi fuori, sto svoltando l'angolo per prendere le scale poi prendo le scale e sono fuori capitano.: lo avviso mentre continuò a correre.
:va bene fa presto, in teoria si stanno bloccando automaticamente per rallentare l'affondamento della nave:
:Va bene:
E quando mi ci ritrovo davanti riesco a percorrere tutte le scale, ma quando sono quasi arrivata al punto che m'interessava sento un rumore provenire dall'ultima porta e come se non bastasse l'auricolare inizia a fischiare...segno che è rotto.
Arrivo fino all'ultimo gradino ma quando cerco di aprire la porta non si apre.
:Aiuto!!!!: grido con la speranza che ci sia ancora qualcuno che possa venire in mio soccorso. Continuo ad urlare ma nulla.
Senza più alcuna speranza mi siedo a prendere fiato mentre l'acqua continua a salire.
:So bene che morirò...è impossibile riuscire ad uscirne vivi. Spero con tutto il cuore che gli altri siano in salvo.
Devono salvarsi!: ammetto tra me e me accettando quella che sarebbe stata la mia morte imminente.

L'acqua ormai è a un passo da me, mi metto in piedi per riuscire a prendere gli ultimi respiri prima di esalarne l'ultimo.
Ad un tratto succede una cosa che non ho previsto...arriva un'ondata potente che mi fa sbattere contro la parete della porta e poi buio...mentre sento i capelli muoversi e il corpo essere cullato dall'acqua prima di non sentire più nulla.

Anime gemelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora